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Download del file - Gruppo Archeologico Salernitano

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stucco modanato e dipinto (Figg. 24-25).<br />

Un ultimo tipo di crollo si può definire<br />

“misto”: si tratta di vani che hanno restituito<br />

macerie dei muri in cui sono mescolati frammenti<br />

di intonaco dipinto (vano AQ e AO).<br />

Conclusioni<br />

Sin dal primo anno di scavo si è resa necessaria<br />

una scheda analitica che potesse riassumere,<br />

in maniera il più possibile sintetica, tali differenti<br />

situazioni di rinvenimento. La scheda è stata elaborata<br />

dall’équipe che opera a Suasa. Questa<br />

scheda è stata messa a punto considerando e<br />

ampliando – in base alle mutate esigenze – alcune<br />

proposte precedenti e già utilizzate (Fig. 26).<br />

La scheda è stata concepita in modo tale da<br />

permetterne l’uso in una casistica il più possibile<br />

ampia: essa è composta di otto sezioni distinte,<br />

disposte in ordine “cronologico”, così che la<br />

scheda possa accompagnare la pittura durante<br />

tutte le fasi di lavorazione, dal recupero al<br />

Fig. 19.<br />

Fig. 20 - Crollo omogeneo esteso.<br />

SALTERNUM<br />

- 46 -<br />

restauro. La prima sezione riguarda le generalità<br />

e permette l’identificazione <strong>del</strong> frammento<br />

(località, anno, unità stratigrafica, etc.).<br />

La seconda riguarda la situazione di rinvenimento:<br />

sono riportati almeno tre casi: “crollo”,<br />

“parete” e “isolato”. Per ognuna di queste situazioni<br />

sono suggerite diverse condizioni conservative<br />

(“difetti di coesione”, “di adesione”, “fratture”,<br />

“incrostazioni”, etc.). Si prosegue poi coi<br />

primi interventi, effettuati direttamente sullo<br />

scavo (“pulitura”, “consolidamento”, “velatura”,<br />

etc.). La sezione successiva riguarda la stratigrafia:<br />

in primo luogo si riportano i dati generali<br />

<strong>del</strong>l’intero frammento (spessore e numero degli<br />

strati, misure), poi si procede ad una descrizione<br />

analitica dei singoli strati, a partire dall’intonachino.<br />

Una sezione a parte è dedicata alla pellicola<br />

pittorica, con un ampio spazio riservato<br />

alla descrizione verbale, da sostituire eventualmente<br />

con il disegno oppure con la fotografia<br />

<strong>del</strong>la decorazione dipinta.<br />

Fig. 21 - Crollo omogeneo composto.<br />

Fig. 22 - Crollo omogeneo frammentato.

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