Download del file - Gruppo Archeologico Salernitano

More documents

Recommendations

Info

iguardi del Beni Culturali, cercammo di fare le nostre battaglie e di dimostrare, per quanto potesse servire, il nostro dissenso. Ora, non so ancora se questo periodo sia passato; ma noi siamo sempre pronti ad espri- SALTERNUM - 2 - mere chiaramente il nostro pensiero ed a collaborare, da volontari, alla tutela e valorizzazione dei nostri Beni Culturali.
CHIARA LAMBERT Testimonianze di vita dalle iscrizioni funerarie infantili della Campania (secoli IV-VIII d.C.) Il quotidiano manifestarsi della morte ne rende il tema eternamente attuale e costituisce parte integrante del bagaglio emotivo, affettivo e culturale di tutti e di ciascuno. Il momento esiziale, comunque lo si intenda, è infatti ‘l’unica certezza che si ha nella vita’ ed il modo di affrontarlo rappresenta un elemento unificante nel sentire di un consesso umano e di una civiltà, in tutte le epoche. Toccandoci più o meno da vicino, la morte accompagna e scandisce molti momenti dell’esistenza individuale e familiare, a tal punto che, negazione della vita e sua contrapposizione e contraddizione in termini, paradossalmente, essa ne è complementare. Con questa realtà si instaura pertanto un rapporto personale e soggettivo: la scomparsa delle persone care induce a riflettere sulla caducità della vita, traducendosi in scelte o mutamenti comportamentali, condizionati dai convincimenti religiosi di ognuno e della collettività di cui è parte, ma in cui la sfera dell’individualità dei sentimenti e delle azioni è molto più salvaguardata di quanto non si creda comunemente 1 . Il trattamento riservato ai propri defunti dalla comunità dei vivi - vale a dire ciò di cui resta segno più tangibile attraverso i riti di inumazione, le tipologie tombali e gli eventuali oggetti deposti accanto ai corpi 2 – rappresenta la traduzione materiale dei rapporti socio-economici che regolano la collettività al suo interno; al contempo, la pietas che impone il rispetto e la cura nei confronti dei defunti è elemento primario di distinzione dell’uomo dagli altri esseri animati. Considerando il passato storico, le citazioni letterarie potrebbero essere numerose, ma per limitarsi a due estremi temporali e - 3 - culturali, basti pensare, nell’Iliade omerica, alle umiliazioni che Priamo è pronto a subire pur di riavere il corpo del figlio Ettore, non solo per piangerlo, ma per assicurargli degna sepoltura, e a quale livello di condivisione giunse infine il vincitore Achille 3 ; a circa dodici secoli di distanza, nell’Occidente tardoantico, Agostino di Ippona (354-430 d.C.) compone una sorta di trattato sulle attenzioni che si devono prestare ai corpi dei propri defunti, in cui viene negata l’importanza delle modalità e del luogo di seppellimento ai fini della salvezza dell’anima, esplicitando il significato del tutto nuovo che i cristiani conferiscono alla morte 4 . Inteso come trapasso ad una condizione migliore, di riposo eterno e di raggiungimento della pienezza della vera vita in Cristo, il momento del distacco diventa dies natalis, compleanno alla vita 5 . Ne risulta evidente la fondamentale differenza dall’atteggiamento di sconforto o di generica speranza in un aldilà indistinto che aveva caratterizzato parte del paganesimo e ancor più dalle posizioni di quanti, sulla scia dell’epicureismo, filtrato nel mondo romano da Lucrezio, guardavano alla fine dell’esistenza come ad un inevitabile accadimento biologico: ‘la morte non ci riguarda in nulla e non è un male’, essendo l’anima, come tutti gli elementi dell’universo, formata di atomi, solo più leggeri e sottili della materia corporea e, in quanto tale, destinata a disgregarsi, per poi raggiungere un diverso stato 6 . L’individualità del ‘sentire’ di fronte alla morte, se si eccettuano le non infrequenti citazioni nella letteratura poetica od epistolare, è tuttavia un fatto che raramente lascia testimonianze documentarie, al di là dei manufatti
Page 1: Sono dieci anni che si stampa, a cu
Page 5 and 6: ini ed i giovani, calcolata sul ran
Page 7 and 8: Fig.7. Iscrizione di Theodenanda. 5
Page 9 and 10: *Il testo, con alcuni ampliamenti e
Page 11 and 12: ai Carolingi, in Il futuro dei Long
Page 13 and 14: VINCENZA IORIO La gens Fadena nell
Page 15 and 16: La lettera infatti sembra rappresen
Page 17 and 18: 2.2) CIL IX 4594 (Fig. 6). Si tratt
Page 19 and 20: In tal caso ci troveremmo di fronte
Page 21 and 22: che potrebbe essere relativo alla p
Page 23 and 24: quindi probabilmente era anch’ess
Page 25 and 26: 2.5) L. Fadenus Sordini 1893, pp. 3
Page 27 and 28: Lacutulanius, Maetilianus, Navicula
Page 29 and 30: Quella del titolo è un’espressio
Page 31 and 32: no esservi dubbi perciò che gli in
Page 33 and 34: li che, sia per dignitas, sia per i
Page 35 and 36: que anni avveniva il censimento: tu
Page 37 and 38: so era giustificata da alcuni episo
Page 39 and 40: secessione da parte della plebe, ri
Page 41 and 42: WALTER FALAPPA La città romana di
Page 43 and 44: tricliniare (G), pavimentato in opu
Page 45 and 46: Fig. 14. distruttrice di alcune fos
Page 47 and 48: Fig. 23 - Esempio di un’altra sit
Page 49 and 50: VINCENZO INTORCIA L’Arco del Sacr
Page 51 and 52: Quel che è probabile, comunque, in
Page 53 and 54:
neo fino ad un pontile. All’epoca
Page 55 and 56:
gava l’ambiente sotto il secondo
Page 57 and 58:
stato oggetto di una frettolosa rip
Page 59 and 60:
NOTE 1 R. GARRUCCI, 1875, pp. 78-79
Page 61 and 62:
BIBLIOGRAFIA P. SARNELLI, Memorie c
Page 63 and 64:
CARLO EBANISTA La cristianizzazione
Page 65 and 66:
Paolino di Nola nel carme 18, compo
Page 67 and 68:
La sistemazione della tomba di S. F
Page 69 and 70:
BIBLIOGRAFIA ALBORE LIVADIE - MASTR
Page 71 and 72:
STEFANIA DE MAJO Il commercio dell
Page 73 and 74:
certo essere l’amministratore di
Page 75 and 76:
in pochi fortunati casi, intatte o
Page 77 and 78:
SOFIA LOVERDOU Il Diolco antico: sp
Page 79 and 80:
no Oscar Broneer, ai lati della via
Page 81 and 82:
Fig. 9 - La piattaforma, unica part
Page 83 and 84:
Tu sì sei santa, tu sei in ogni te
Page 85 and 86:
I materiali I reperti egizi present
Page 87 and 88:
I Santuari Hans Wolfgang Müller, l
Page 89 and 90:
li a Pompei e dinanzi ad ognuna del
Page 91 and 92:
venuta all’interno della chiesa d
Page 93 and 94:
BIBLIOGRAFIA BRUNEAU 1974 - Ph. Bru
Page 95 and 96:
STEFANIA FIORE La Valle del Sabato
Page 97 and 98:
gici rinvenuti in sepolture di epoc
Page 99 and 100:
*Questo articolo sintetizza i risul
Page 101 and 102:
ROSANNA BARONE Iconografia e scritt
Page 103 and 104:
Finalità principalmente dedicatori
Page 105 and 106:
Fig. 5a. Fig. 5c. ROSANNA BARONE -
Page 107 and 108:
La chiesa di Sant’Ilario (fig.1),
Page 109 and 110:
DANIELA VISCONTI Fig. 4 - Pianta e
Page 111 and 112:
l’edificio beneventano, sorge neg
Page 113 and 114:
*Articolo tratto dalla tesi di Laur
Page 115 and 116:
MARCO AMBROGI Monachesimo, fondazio
Page 117 and 118:
In effetti l’abbazia di Grottafer
Page 119 and 120:
ducente alla porta della Pietà, ex
Page 121 and 122:
probabilità l’istituzione rientr
Page 123 and 124:
parrocchie, possiamo con molta prob
Page 125 and 126:
figura appunto San Francesco 57 . E
Page 127 and 128:
città scelta dai religiosi: il cen
Page 129 and 130:
14 Ivi, p. 332. 15 A. DIDIER, Reges
Page 131 and 132:
LAURA MAGGIO Archeosud: notizie dag
Page 133 and 134:
O. Bounegrou, Traffiquants et navig
Page 135 and 136:
nizzativi romani erano prevalenti,
Page 137 and 138:
lettere dalla pergamena e come sbia
Page 139 and 140:
CORINNA FUMO L’enigma degli avori
Page 141 and 142:
Presenti alla mostra sono anche alt
Page 143 and 144:
CORINNA FUMO La presentazione del r
Page 145 and 146:
ROSA ALBA TRUONO IANNONE Appunti di
Page 147 and 148:
La nuova sede del Museo Archeologic
Page 149 and 150:
LAURA IBISCO Pesci, barche, pescato
Page 151 and 152:
MONICA VISCIONE In ricordo di Anton
show all

Download del file - Gruppo Archeologico Salernitano

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?