Download del file - Gruppo Archeologico Salernitano
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2a Trascrizione:<br />
D(iis) M(anibus)<br />
C(aio) VEDINACO<br />
DEXTRO MIL(iti) CHOR(tis)<br />
II PRAETOR(iae) OPTIONI<br />
CARCARIS MIL(itavit) A(nnis) XIIII<br />
V(ixit) A(nnis) XXXVII M(ensibus) II (iebus) II<br />
M(arcus) IULIUS SECUNDUS<br />
PATER FIL(io) PIENTISSIMO<br />
EQUITI AUGUSTOR(um) ET<br />
FADENAE SEMELINI MA(tri) SUIS B(ene) M(erenti) F(ecit)<br />
ET SIBI<br />
2a Traduzione<br />
Agli Dei Mani. A Caio Vedinaco Destro, soldato <strong>del</strong>la<br />
seconda coorte pretoria, soldato scelto <strong>del</strong> carcere.<br />
Militò per quattordici anni, visse trentasette anni, due<br />
mesi e due giorni, Marco Iulio Secondo, padre, al figlio<br />
pietosissimo, cavaliere degli Augusti ed a Fadena<br />
Semelinis, sua madre, ben meritevole, fece e per i suoi.<br />
Le parole nell’epigrafe sono divise da un<br />
punto di forma rotonda, molto usuale nell’epigrafia<br />
latina 50 .<br />
Il senso <strong>del</strong>l’epigrafe, di carattere sepolcrale, è<br />
molto chiaro ma, oltre ai problemi di lettura, c’è<br />
un errore grammaticale (suius al posto di eius). Si<br />
tratta di un’epigrafe sepolcrale relativa ad una<br />
tomba che M. Iulius Secundus fece costruire per<br />
C. Vedinacus Dexter, morto all’età di trentasette<br />
anni durante il suo quattordicesimo anno di servizio<br />
militare, e per Fadena Semelinis.<br />
Nell’iscrizione M. Iulius Secundus indica C.<br />
Vedinacus Dexter come suo figlio, ma probabilmente<br />
doveva trattarsi di un figlio che la moglie<br />
doveva aver avuto da un precedente matrimonio,<br />
poiché se i due personaggi fossero stati padre e<br />
figlio naturali avrebbero dovuto avere lo stesso<br />
gentilizio, mentre hanno due gentilizi differenti:<br />
quello <strong>del</strong> primo è Iulius e quello <strong>del</strong> secondo<br />
Vedinacus. Quindi, quando M. Iulius Secundus<br />
sposò sua moglie questa doveva essere vedova<br />
ed avere almeno un figlio, e cioè C. Vedinacus<br />
Dexter, al quale M. Iulius Secundus si affezionò<br />
moltissimo, tanto da considerarlo come figlio proprio,<br />
così come lo indica nell’epigrafe.<br />
Dalla lettura <strong>del</strong>l’epigrafe inoltre non è possi-<br />
SALTERNUM<br />
- 20 -<br />
bile stabilire bene quale età Caius Vedinacus<br />
Dexter avesse quando morì e per questo motivo<br />
si propongono due trascrizioni e due traduzioni.<br />
L’unico dato certo sono gli anni, cioè trentasette,<br />
leggibili in entrambe le trascrizioni, mentre<br />
non è possibile stabilire bene i mesi che<br />
potrebbero essere quattro 51 o due 52 , a seconda<br />
<strong>del</strong>l’interpretazione che si dà all’ultima parte<br />
<strong>del</strong>la sesta riga <strong>del</strong>l’epigrafe.<br />
Il problema nasce in particolare dai quattro<br />
segni che seguono la lettera “M”, cioè mensibus;<br />
tali segni infatti possono essere intesi come il<br />
numerale quattro e quindi leggeremmo “mesi<br />
quattro” 53 oppure i primi due, come il numerale<br />
due e gli ultimi due come un altro numerale<br />
due, ma questa volta riferito ai giorni e quindi<br />
leggeremmo “mesi due e giorni due” 54 .<br />
Nel primo caso lo spazio lasciato tra le prime<br />
due asticelle e le seconde due asticelle <strong>del</strong><br />
numerale sarebbe puramente casuale 55 , nel<br />
secondo caso invece dopo le prime due asticelle,<br />
nello spazio che segue, il lapicida avrebbe<br />
dimenticato di apporre la lettera D(iebus) 56 .<br />
Un altro problema riguarda Fadena<br />
Semelinis, poiché nell’epigrafe è indicata come<br />
madre, ma non è possibile stabilire se essa fosse<br />
la madre di C. Vedinacus Dexter, e quindi la<br />
moglie di M. Iulius Secundus, oppure fosse la<br />
madre di M. Iulius Secundus, e quindi la nonna<br />
di C. Vedinacus Dexter.<br />
Infine, dalla lettura <strong>del</strong>l’epigrafe, apprendiamo<br />
che C.Vedinacus Dexter aveva ricoperto<br />
alcune cariche durante il suo servizio militare ed<br />
in particolare era stato un soldato <strong>del</strong>la seconda<br />
coorte pretoria, cioè la guardia <strong>del</strong> corpo dei<br />
generali 57 , un optio carcaris, cioè un soldato<br />
scelto, aiutante dei centurioni, 58 preposto alla<br />
sorveglianza <strong>del</strong> carcere 59 ed eques singularis<br />
Augusti, appartenente quindi al corpo di guardia<br />
a cavallo personale <strong>del</strong>l’imperatore, istituito probabilmente<br />
già durante l’impero di Nerva e rimasto<br />
attivo forse fino a Costantino 60 .<br />
Per quanto riguarda l’onomastica dei personaggi<br />
citati nell’epigrafe, Vedinacus è un gentilizio<br />
poco attestato nell’onomastica romana 61 ,<br />
mentre non lo è Iulius 62 .<br />
Ben attestati sono anche i cognomina dei<br />
personaggi maschili <strong>del</strong>l’epigrafe e cioè Dexter