Panorama Impos - Prima - Ultima.indd - Edit
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Mare nostrum<br />
Rendo conto al tempo<br />
spento dal mio sentire<br />
in queste terre sfi brate<br />
i fi gli dei gabbiani<br />
sorvolano le ali degli arcobaleni<br />
reggono a stento il mare<br />
cessano i battiti del cielo<br />
tinte imbrattate<br />
e pattumiere di lame affi late.<br />
Io che non credevo nello scontro<br />
ho rotto il naso al vicino<br />
solo per rendermi utile al branco.<br />
Croci difformi di infi niti<br />
futuri possibili.<br />
Isola felice<br />
Ho sempre rischiato<br />
con preamboli<br />
di sconvolgente naturalezza,<br />
opere di esordio<br />
che si attorcigliano<br />
in perversioni meccaniche<br />
di classico scontro fi nale.<br />
Ho perdonato coraggiosamente<br />
dopo aver strozzato e impiccato<br />
sparato e mangiato<br />
dal piatto del viavai<br />
e come tutti i sorti da poco<br />
di pregevole fattura alla sorgente<br />
con mani rimpiazzate da un velo<br />
mi sono rimesso a giocare.<br />
Perché dietro a queste grate<br />
è assolutamente inspiegabile<br />
questa estremità pietrosa,<br />
pesante e scomoda<br />
cinta da strettoie<br />
di una baia isolata<br />
in un tentativo di intesa.<br />
Le carte dell’amore<br />
Le labbra pioventi si avvicinarono<br />
al suono del mio corpo<br />
allora trovai normale<br />
arrampicarmi sui suoi capelli<br />
il cammino si fece complice<br />
della nostra quiete<br />
e senza guardare<br />
posai la luce dei miei occhi<br />
sul suo cuore<br />
il velo del destino mormorò<br />
rimescolando le carte<br />
e vincemmo la nostra partita.<br />
Letture<br />
Così importante sei<br />
quando aggiusti il mio pensiero<br />
il desidero galleggia<br />
scordandosi di muoversi<br />
come modelle di cera<br />
come nastri colorati<br />
che sciolgono le mani<br />
e stringono il piacere<br />
scalzo sollevo l’alito<br />
come il potere del cioccolato caldo<br />
prefi guro un santo dell’amore<br />
gli occhi brillanti lanciano scintille<br />
inciampo mi rialzo<br />
corro e grido<br />
così importante sei<br />
tu per me.<br />
Arrivato al numero 3<br />
Odore e aroma di caffè<br />
poi, il solito invito alla cameriera<br />
a portarmi anche un mig,<br />
il ghiaccio si scioglie nel whisky.<br />
Gli occhi galleggiano nel portacenere<br />
le labbra camminano senza domande<br />
un sorriso si specchia nel vetro.<br />
Che sensazione di solitudine<br />
frammista a vanità.<br />
Gli occhiali nella mano sinistra<br />
con la destra sorreggo l’anima<br />
sta per concludersi la disfatta.<br />
Scelgo Te.<br />
Ripercussione<br />
Ricerca di un sentire<br />
come l’amore<br />
atmosfera un po’ retrò<br />
come la morte<br />
pretesto in cui<br />
la fortuna e il tempo<br />
si nascondono<br />
e con raffi nato intreccio<br />
frammentano distratti<br />
dense immagini ingentilite<br />
dove si arriva a guardare<br />
al di là della fi nestra<br />
per trasformare ancora una volta<br />
un’esperienza in un’attentato<br />
la creazione stessa<br />
come l’amore<br />
viene nutrita e stravolta<br />
come la morte<br />
come la fortuna e il tempo<br />
dei caduti dei caduchi<br />
dei mille volti delle mille volte<br />
degli onori e delle rivalse.<br />
<strong>Panorama</strong> 37