10.06.2013 Views

Panorama Impos - Prima - Ultima.indd - Edit

Panorama Impos - Prima - Ultima.indd - Edit

Panorama Impos - Prima - Ultima.indd - Edit

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Slovenia sui confi ni<br />

e indietro<br />

ha chiesto di creare un gruppo di intermediazione<br />

che decida sulla situazione<br />

del confi ne con riferimento alle<br />

mappe esistenti il 25 giugno 1991. ●<br />

Attualità<br />

I segni lasciati da Venezia in Istria e in Dalmazia<br />

Un patrimonio da tutelare<br />

Olli Rehn resenze di cultura veneta in Istria, Quarnero e Dalmazia. Questo<br />

Pil titolo dell’incontro promosso a Venezia dal Comitato Scientifi co<br />

della Collana di Studi e Ricerche sulle Culture Popolari Venete, impegnato<br />

a far rivivere gli strati e substrati della cultura popolare veneta<br />

declinata al plurale. È intervenuto l’assessore alle relazioni internazionali<br />

del Veneto, Isi Coppola, che ha sottolineato il ruolo della Regione<br />

in questa attività di approfondimento degli aspetti della cultura veneta<br />

nell’ampia area adriatica che va dall’Istria alla Dalmazia, passando per<br />

le isole del Quarnero, attraverso la legge n. 15/1994 che compie dieci<br />

anni. Sono stati numerosi gli interventi fi nanziati dalla Regione e fi nalizzati<br />

da un lato a favorire gli studi e le ricerche sul patrimonio architettonico<br />

e culturale veneto presente in queste aree e dall’altro a promuovere<br />

le tante attività di carattere didattico e culturale curate dalle comunità degli<br />

italiani della penisola istriana, ma anche della costa dalmata e recentemente<br />

anche di quella montenegrina.<br />

L’assessore Coppola ha evidenziato anche come la Regione sia fortemente<br />

impegnata sul fronte della questione identitaria. “La salvaguardia<br />

delle identità culturali - ha detto - è una delle priorità indicate anche<br />

dall’Unione Europea, perché la conservazione della memoria storica è<br />

fondamentale per vivere il presente e progettare il futuro”. L’assessore ha<br />

ribadito la volontà della Regione di mantenere desta l’attenzione nei confronti<br />

di quest’area e di proseguire il rapporto di fraterna collaborazione<br />

con le associazioni degli esuli e con le comunità italiane per portare avanti<br />

il programma di salvaguardia del patrimonio di cultura veneta. ●<br />

una rinnovata azione dell’Unione Europea<br />

Apertura già manifestata durante<br />

la Giornata del ricordo, celebrata lo<br />

scorso 10 febbraio dallo stesso Presidente<br />

della Repubblica italiana, Giorgio<br />

Napolitano, che ha espresso “la<br />

vicinanza affettuosa e solidale” delle<br />

istituzioni a quanti “vissero personalmente<br />

o attraverso loro familiari<br />

le tragiche vicende della persecuzione,<br />

dell’orrore delle foibe, dell’esodo<br />

massiccio degli italiani dalle terre in<br />

cui erano profondamente radicati. Si<br />

tratta - aggiunse Napolitano - di un riconoscimento<br />

umano e istituzionale<br />

già per troppo tempo mancato e giustamente<br />

sollecitato che non ha nulla<br />

a che vedere col revisionismo storico,<br />

col revanscismo e col nazionalismo”.<br />

Il capo dello Stato si è anche<br />

detto “lieto” dei chiarimenti arrivati lo<br />

scorso 31 gennaio dal presidente della<br />

Slovenia, Danilo Turk, che in una<br />

precedente intervista aveva detto che<br />

l’Italia ha “un defi cit etico” circa le<br />

responsabilità storiche del fascismo.<br />

“Non hanno alcuna ragione d’essere<br />

polemiche dall’esterno nei nostri confronti<br />

- proseguì Napolitano -. Con gli<br />

Stati di nuova democrazia e indipendenza<br />

sorti ai confi ni dell’Italia vogliamo<br />

vivere in pace e in collaborazione<br />

nella prospettiva della più larga<br />

unità europea”.<br />

“È in una prospettiva di allargamento<br />

europeo, con la Slovenia che fa<br />

già parte dell’Ue e la Croazia tra gli<br />

stati candidati, che è nata l’idea di mettere<br />

su questo seminario”, ha spiegato<br />

il professor De Leonardis. Un incontro<br />

al quale hanno, aderito, tra gli altri,<br />

Rossana Mondoni, autrice del volume<br />

“Sopravvissuto alle foibe”, Massimiliano<br />

Lacota, presidente dell’Unione<br />

degli Istriani e della Libera Provincia<br />

dell’Istria in esilio, il professor Maurizio<br />

Maresca, Ordinario di Diritto internazionale<br />

ed europeo all’Università<br />

di Udine e intervento sul tema “La po-<br />

sizione dell’Unione europea nella riaffermazione<br />

dei diritti umani, con particolare<br />

riguardo ai diritti degli esuli”.<br />

”Occorre una riconciliazione, e un’Europa<br />

che non sia balbuziente e miope,<br />

che sappia guardare alla dignità e alla<br />

conoscenza dei popoli. L’Europa non<br />

può dimenticare - chiosa Lacota - un<br />

problema che assume valenze di natura<br />

economica oltre che naturalmente<br />

culturale e sociale”. Non solo, dunque,<br />

analisi delle questioni irrisolte di<br />

carattere più prettamente economico,<br />

che riguardano cioè le proprietà italiane<br />

che vennero interamente confi scate<br />

e riassegnate agli abitanti che vennero<br />

insediati nella regione ormai vuota dei<br />

suoi precedenti abitanti, ma soprattutto<br />

occasione anche per rompere quella<br />

“congiura del silenzio” di cui ha parlato<br />

lo stesso Sottosegretario alla presidenza<br />

del Consiglio, Gianni Letta,<br />

durante la celebrazione del Giorno del<br />

ricordo. ●<br />

<strong>Panorama</strong> 9

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!