Gestione comunale diretta dei parcheggi: preoccupazione per i posti ...

12 SABATO 9 MARZO 2013
DIBATTITO
POLITICO
Cronaca di Cesena
Rischierebbe
di essere la terza forza
Dubbi sul candidato
Il Pdl guarda al maxi listone civico
Ci potrebbero essere spaccature
nel Pri, nell’Udc e nei montiani
CESENA. La maxi lista civica
è la soluzione alla quale punta
il centro destra. Si tratta di una
coalizione che comprende-
L’obiettivo non è una
novità. Del maxi listone
civico se ne parla da tantissimo
tempo. Ma, per un
motivo o per l’altro, non è
mai stato fatto. Che il Pdl
si sarebbe mosso in quella
direzione lo aveva confermato
anche Isabella Castagnoli,
coordinatore del
Pdl, subito dopo le elezioni
politiche. Adesso resta
da capire quale adesioni
raccoglierà il progetto.
Poi si comincerà a parlare
di candidato sindaco.
L’iniziativa però rischia
di spaccare l’area di
centro. In particolare
quel che resta dell’Udc e
del Pri. Idem potrebbe
succedere per l’area Monti.
Per quanto riguarda
l’Udc è innegabile che c’è
molto feeling fra Fiori e il
Pdl in particolare Marcatelli
e l’anima di Cl. Non
tutti degli ex centristi poi
potrebbero essere in linea
con questa posizione. Il
forlivese Pasini, ad esempio,
in questo momento
sembra più vicino a Di
Placido, che però ha i suoi
bei problemi in casa repubblicana.
Lui vorrebbe
rottamare l’Edera, ma
non tutti, all’interno del
partito, sono della sua
stessa idea. Il primo a contrastare
questa strada sarebbe
Romano Fabbri, segretario
comunale.
Il punto interrogativo
riguarda anche l’ar ea
Monti che alle politiche
ha preso più del 10 per
cento. Per ora quella parte
politica non è organizzata
e di sicuro non prenderà
decisioni. Ma non è
di DAVIDE BURATTI
rebbe tutte le forze di opposizione,
5 Stelle esclusa. E’ quello
che è emerso dall’ultimo incontro
organizzato dal Pdl.
escluso che anche in quel
campo ci possono essere
delle divisioni. Potrebbe
non essere ininfluente l’eventuale
presenza della
Lega Nord. Difficile che i
centristi decidano di allearsi
con una forza delle
forze che ha contrastato
le scelte di Mario Monti.
Per quanto riguarda il
L:240dd A:32rig
progetto della maxi lista
civica c’è poi il problema
del candidato sindaco.
Prima delle elezioni dalla
società civile erano in
molti ad avere pruriti, a
partire da Corrado Augusto
Patrignani, presidente
della Confcommercio.
Adesso sarà ancora così?
Dopo le ultime politiche
Gli incontri dei Cinque Stelle
Per aprire nuove strutture nel comprensorio
CESENA. Continuano le riunioni
da parte dei Cinque stelle.
All’assemblea di giovedì sera erano
presenti un centinaio di
persone. Una quarantina provenienti
da Forlì e Ravenna.
Per il territorio Cesenate c’erano,
quindi, una sessantina di
persone, in buona parte interessate
a far partire le nuove cellule
del movimento 5 Stelle sul
territorio.
Hanno fatto scuola Natascia
Guiduzzi, Alberto Papperini e
Eleonora Ghinelli. Fissati gli
appuntamenti per incontrarsi
nei singoli territori per individuare
i referenti e rispondere a
quelle domande alle quale l’a ltra
sera non è stata data risposta.
Nel contempo annunciate delle
novità per quanto riguarda
l’istituzione in rete. La parole
d’ordine è stata partecipazione.
i rapporti di forza sono
cambiati. Prima del 25
febbraio essere alla guida
di una lista civica significava
essere il competitore
principale di Lucchi.
Adesso la lista civica rischia
seriamente di essere
la terza forza. E questo
potrebbe determinare una
serie di dietrofront.
Natascia Guiduzzi
A sinistra
Isabella
Castagnoli,
a destra
Augusto
Patrignani,
più volte
indicato
come possibile
candidato
LA REPLICA
Spartacus, ottima penna
ma sguardo a senso unico
Riceviamo e pubblichiamo. Vanno
apprezzate la prosa e l’ironia di Spartacus,
fustigatore di costumi della politica
cesenate. Ne va apprezzato meno lo sguardo
a senso unico: feroce con i vizi di un’op -
posizione indifesa e indifendibile, silente,
troppo silente, sulle magagne del possente
Sindaco. Una viltà intellettuale: sparare
sulla Crocerossa non ha mai nulla di eroico.
Tradisce anche il mandato trasmesso
dall’omonimo del I secolo a.C.: Spartaco,
quello vero, sfidò la potenza di Roma,
ne affrontò le legioni con la disperazione
di chi lotta per la libertà, finì crocifisso
per aver spezzato le sue catene. Al
nostro Spartacus, invece, a dispetto del nome
prescelto, piace esser forte coi deboli e
debole coi forti. Usa la penna tagliente
contro Pdl, 5 Stelle, la povera Edera. Spesso
c’azzecca. Ma quando deve mirare un
po’ più in alto, verso l’inquilino di Palazzo
Albornoz e la sua cricca di soldatini in
fila pronti a starnutire i loro ‘signorsì!’, la
penna finisce l’inchiostro, il polso si fa dolente.
Ci vuole allora un Telemachos, perché
la botte spilla il vino che ha, e non si
può chiedere allo Spartacuccio di casa nostra
di darsi un coraggio che non possiede.
Telemachos, da più di vent’anni attende il
ritorno del padre, dell’eroe Ulisse. Da solo
affronta i Proci che gli abitano la reggia
ed insidiano il letto di Penelope. Non ha la
forza per sterminare gli usurpatori con
l’arco magico del padre. Ma da Ulisse ha
ereditato la scaltrezza. Passa per le rotonde
di Bulgarnò e Ponte Cucco e si ferma a
vedere lo scempio della sua terra: due cartelli:
rotonde non terminate “causa patto
di stabilità”. Il vecchio vizio di trovare il
nemico all’esterno. Lucchi e Bulbi, eredi
della sclerosi politica della sinistra romagnola,
dei soldi buttati e scialacquati, pur
di non prendersi responsabilità, affiggono
cartelli per dare la colpa all’Uomo Invisibile,
che sta a Roma o dove vuole, e contro
il quale a Bulgarnò e Ponte Cucco la
gente incazzata non può scagliarsi come
vorrebbe. Non è colpa nostra, dicono il sindaco
e Bulbi. E’ dei cattivi che governano
laggiù. Ma i due furboni lo dicono il 2 di
marzo, dopo le elezioni, per paura che
qualcuno si ricordi che il cattivo governo
lo sostenevano anche loro. Neanche la Lega
poteva pensare ad una sparata più ridicola.
Forse Grillo. Ma d’altronde il PD
offre il braccio al comico genovese, no? E’
giusto che ne sperimenti anche lo stile.
Telemachos