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n.7 2007 - Alpesagia

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10 Alpes Luglio <strong>2007</strong><br />

La prevenzione del suicidio giovanile<br />

In Australia ci sono più di duemila<br />

morti all’anno per suicidio. Le statistiche<br />

prevedono comunque un<br />

ulteriore aumento nei prossimi<br />

anni. Il più alto numero di suicidi interessa<br />

i maschi di età compresa tra i 15 e<br />

i 24 anni di estrazione socio economica<br />

elevata. Il suicidio tuttavia può anche<br />

essere visto sotto l’aspetto sociale innescato<br />

dalle mode e dai miti.<br />

I suicidi possono essere causati da un<br />

impulso o da un’idea ponderata. Si<br />

parla di noia, di incomprensione, di<br />

delusione diffusa tra i giovani come<br />

condizione esistenziale di un’intera<br />

generazione.<br />

Lo stress può contribuire in maniera<br />

schiacciante e immediata ad aggravare<br />

lo stato emotivo dell’individuo.<br />

Varie e diverse sono le forme e le inquietudini<br />

giovanili; fra le tante cause,<br />

un fattore che spinge al suicidio è lo<br />

stress.<br />

Episodi di stress possono innescare il<br />

suicidio.<br />

L’idea di morte negli adolescenti però<br />

può essere anche causata da circostanze<br />

particolari come la perdita precoce<br />

di un genitore per morte o divorzio,<br />

abuso sessuale e fisico, detenzione,<br />

fallimento scolastico, fallimento nelle<br />

relazioni umane, rottura col ragazzo/a,<br />

recente suicidio di un amico o di un<br />

parente o l’anniversario di un gesto<br />

simile.<br />

Prevedere questo gesto è difficile perché<br />

non sempre è possibile accorgersi<br />

dei cambiamenti comportamentali di<br />

un individuo.<br />

Tuttavia circa l’80% dei giovani che<br />

commettono questo gesto hanno detto<br />

che volevano suicidarsi. Dalle relazioni<br />

degli studiosi australiani sembra che<br />

una persona che intenda suicidarsi<br />

sarà un suicida per sempre.<br />

Un miglioramento dello stato mentale<br />

che segue ad una crisi indica che il<br />

rischio di suicidio è superato.<br />

In Australia più di duemila morti ogni anno...<br />

e la Valtellina non sta indietro!<br />

di Carmen Del Vecchio<br />

Un segnale di allarme - dicono gli<br />

studiosi - potrebbe essere: perdita di<br />

interessi per attività prima ritenute<br />

importanti, apatia nel modo di vestirsi<br />

e nell’aspetto, un improvviso cambiamento<br />

del peso, suscettibilità.<br />

La prevenzione primaria si concentra<br />

su indicazioni di carattere generale<br />

relative ai disturbi che più spesso si<br />

associano al tentato suicidio. Chiunque<br />

può aiutare un potenziale suicida,<br />

l’importante è essere disposti all’ascolto,<br />

incoraggiarlo a contrastare<br />

sia la tendenza alla solitudine che altri<br />

primi segni di depressione lavorando al<br />

rinforzo delle abilità personali, interpersonali<br />

e sociali e favorire il dialogo<br />

interiore per contrastare l’impulsività<br />

ed i comportamenti violenti. Potrebbe<br />

essere anche di supporto, riconoscendo<br />

le loro paure, ansie, tristezze e disperazione,<br />

aprire un dialogo ponendo l’accento<br />

sulle conseguenze del suicidio.<br />

Si dovrebbe evitare di lasciare in giro<br />

farmaci pericolosi.<br />

Nelle forme più gravi e preoccupanti<br />

si suggerisce l’individuazione ed il monitoraggio<br />

dei gruppi ad alto rischio,<br />

l’attivazione di gruppi di auto aiuto,<br />

la presa in carico e la psicoterapia per<br />

i soggetti affetti da disturbi psichiatrici<br />

e le loro famiglie. Fondamentale può<br />

anche risultare l’attivazione di punti<br />

di ascolto telefonico per i giovani tenuti<br />

dai coetanei e la formazione degli<br />

specialisti che si occupano di salute<br />

mentale fornendo loro anche adeguate<br />

informazioni sul suicidio.<br />

La prevenzione terziaria si occupa dei<br />

fattori di rischi nonché delle popolazioni<br />

di adolescenti psichiatricamente<br />

disturbati che rappresentano il nucleo<br />

dei suicidi riusciti.<br />

Cose da ricordare:<br />

• Non dovete essere un professionista<br />

addestrato per aiutare un giovane<br />

che ha pensieri suicidi;<br />

• Bisogna prendere seriamente tutte le<br />

minacce di suicidio;<br />

• Un giovane deve essere aiutato con<br />

un sostegno emotivo e pratico, ascoltato<br />

e supportato.<br />

Che cosa non è utile fare:<br />

• Interromperli con storie che riguardano<br />

voi;<br />

• Lasciarsi prendere dal panico o arrabbiarsi;<br />

• Giudicare;<br />

• Offrire troppi consigli. ■

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