n.7 2007 - Alpesagia
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52 Alpes Luglio <strong>2007</strong><br />
Il fatto che l’opera sia internamente in<br />
condizioni relativamente buone permetterà<br />
un giorno ai visitatori di calarsi<br />
nella storia e immaginare la vita<br />
e il brulichio di uomini nei vari locali.<br />
Qui vi era l’infermeria, là il Comando,<br />
qui le torrette corazzate all’interno del<br />
fossato per le mitragliatrici. Lungo una<br />
scala i servizi igienici (invero un poco<br />
primitivi), laggiù il montacarichi e -nei<br />
pressi- il locale ove si preparavano le<br />
cariche di lancio. E nei sotterranei, altri<br />
ambienti ed infine le ben guardate ed<br />
isolate polveriere, con le loro particolari<br />
strutture (ancor oggi ben riconoscibili,)<br />
studiate per evitare esplosioni<br />
accidentali o - nel caso malaugurato<br />
- per ridurne gli effetti. ■<br />
L’ANA Tirano, Sezione dell’Associazione<br />
d’Arma più forte, meglio organizzata e<br />
potente d’Italia, si è impegnata a dare<br />
un contributo operativo al recupero<br />
del nostro Forte. Già in altri casi l’ANA,<br />
allo Stelvio o in alta Val Camonica, ha<br />
provveduto con i suoi volontari, rotti a<br />
ogni fatica ed esperti in ogni impiego,<br />
Per cercare di impedire l’accesso al Forte, alcuni anni orsono si è provveduto<br />
a rendere intransitabile il ponte scorrevole.<br />
Pertanto allo stato attuale l’accesso all’interno del forte non solo richiede<br />
l’autorizzazione degli enti competenti ma è da considerarsi decisamente sconsigliabile<br />
e pericoloso. Tra i primi interventi progettati vi è il ristabilimento<br />
di un accesso relativamente agevole. In attesa di ciò ci si deve limitare ad<br />
ammirare il Forte dall’esterno.<br />
Comunque anche successivamente quando il manufatto fosse reso accessibile<br />
senza problemi ed in sicurezza si pensa di effettuare visite solo per gruppi<br />
guidati in collaborazione tra il Comune di Tirano, il Museo Tiranese e l’ANA.<br />
ad operare in modo insostituibile per<br />
la salvaguardia di importanti lembi di<br />
storia delle valli alpine lombarde.<br />
E così la rinascita del Forte Sertoli e<br />
(ce lo auguriamo possibile) di altri manufatti<br />
dello Sbarramento del Poschia-<br />
vino, nell’intento dei suoi promotori<br />
e sostenitori, vuole e deve essere un<br />
momento di riscoperta e mantenimento<br />
delle nostre radici e di ricordo di tutti<br />
coloro che lassù hanno vissuto e hanno<br />
custodito le nostre terre.