n.7 2007 - Alpesagia
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64 Alpes Luglio <strong>2007</strong><br />
La strada del Cardinello<br />
del 1714 - Storia e documenti<br />
di Thomas Riedi<br />
Quaderni del Centro di studi storici<br />
valchiavennaschi, XII<br />
A cura di Guido Scaramellini -<br />
Traduzione dal tedesco<br />
di Gian Primo Falappi<br />
Il centro di studi storici valchiavennaschi<br />
ha di recente edito un volumetto sulla<br />
strada del Cardinello del 1714, frutto delle<br />
ricerche di Thomas Riedi di Coira, ma<br />
chiavennasco di adozione, morto a soli 69<br />
anni il 13 febbraio 2006. La pubblicazione<br />
vuole essere innanzitutto un modo per<br />
non dimenticare il suo prezioso lavoro<br />
di storico, ma anche di ricordarne le doti<br />
umane. Egli avrebbe certo voluto vedere<br />
stampato questo volumetto che segna un<br />
punto fermo nella datazione della ardita<br />
e spaventosa strada del Cardinello come<br />
Bande musicali a Chiavenna<br />
Nel 300° della Musica cittadina<br />
di Guido Scaramellini<br />
Edizione della Musica cittadina<br />
di Chiavenna<br />
Nella presentazione dell’opuscolo<br />
“Bande musicali a Chiavenna” l’attuale<br />
presidente della Musica cittadina di<br />
Chiavenna Francesca Sandalini afferma,<br />
con giusto orgoglio: “Questo libro vuole<br />
ricordare la banda musicale di Chiavenna,<br />
che ha alle spalle almeno tre secoli di vita.<br />
Pur tra gli inevitabili alti e bassi, tra pause<br />
e riprese, essa è viva ancor oggi e continua<br />
una prestigiosa tradizione musicale, scandendo<br />
la vita della nostra città. Era giusto<br />
fissare sulla carta la storia e le immagini<br />
per non dimenticare il ruolo sociale e<br />
culturale della banda nella vita chiavennasca.<br />
E’ anche un omaggio doveroso ai<br />
suonatori, maestri e presidenti che si sono<br />
susseguiti dal ‘700 a oggi e a tutti coloro<br />
che hanno sostenuto la banda con passione<br />
e generosità”. Non poteva essere presentato<br />
con parole migliori l’ennesima ‘fatica’ del<br />
RECENSIONI<br />
ci appare oggi: il 1714. Lo dice lo stesso<br />
autore nella prefazione quando ricorda<br />
la scoperta del contratto di costruzione<br />
della strada del Cardinello<br />
di versante sinistro, da<br />
Montespluga a Isola, del<br />
1710. L’autore non manca<br />
di ricordare l’importanza<br />
della trasversale alpina del<br />
passo dello Spluga fin dal<br />
tempo dei Romani e ricorda<br />
l’importanza della<br />
via dello Spluga durante il<br />
medioevo come il tragitto<br />
più breve, percorso da re,<br />
imperatori, mercanti e pellegrini,<br />
tra le aree culturali<br />
ed economiche tedesche<br />
meridionali e lombarde<br />
(Augusta in Svevia e Milano).<br />
L’Autore ricorda opportunamente che<br />
nella gola del Cardinello si trovano oggi<br />
testimonianze della costruzione di tre di-<br />
prof. Guido Scaramellini che ha saputo con<br />
la nota competenza ripercorrere la storia di<br />
una delle istituzioni più care ai chiavennaschi:<br />
la Dilettante compagnia filarmonica,<br />
come veniva chiamata nell’Ottocento, o la<br />
Musica cittadina, come si è preferito dire in<br />
seguito ossia la banda cittadina come la si<br />
usa chiamare in modo più<br />
familiare.<br />
Guido Scaramellini ricorda<br />
in apertura d’opera la notevole<br />
tradizione musicale<br />
di Chiavenna documentata,<br />
tra l’altro dal rinvenimento<br />
nel 1936 di un raro antifonario<br />
musicale, datato alla<br />
prima metà dell’XI secolo,<br />
dalle numerose notizie sugli<br />
organi e gli organisti<br />
che fin dal 1500 risultano<br />
operanti nella chiesa di<br />
San Lorenzo e dalle corali<br />
presenti nella chiesa fin dal ‘600. La<br />
data di nascita della banda di Chiavenna<br />
risale al 1707 quando il canonico di San<br />
Lorenzo Giovan Giacomo Macolino affidò<br />
a Carlo Federico Gagliardi di Milano la<br />
versi impianti viari, due in sponda destra,<br />
le più antiche, usate dal primo medioevo,<br />
la terza sul versante sinistro, costruita<br />
tra il 1710 e il 1714 forse<br />
per evitare il pericolo di<br />
frane e slavine. Fu questa<br />
strada somiera attraverso<br />
le rocce ad essere usata<br />
fino all’apertura della<br />
strada commerciale del<br />
1823 ad opera di Carlo<br />
Donegani!<br />
E’ forse il caso di ricordare<br />
che fu Thomas Massner<br />
di Coira a presentare<br />
per primo, il 16 settembre<br />
1708, alla Dieta federale<br />
un memoriale in cui per la<br />
prima volta si descrive il<br />
tracciato di una via sul versante sinistro;<br />
la proposta fu approvata dalla massima<br />
autorità delle Tre Leghe dopo solo cinque<br />
giorni!<br />
stampa di un volumetto con tutte le feste<br />
religiose in ordine cronologico, che si<br />
tenevano allora in Valchiavenna. In esso<br />
si legge a pag. 349: “Oggi sul tardi si<br />
fa una solennissima processione per il<br />
Borgo di Chiavenna, facendosi quel lungo<br />
giro, che suole farsi nella processione del<br />
Corpus Domini; e si porta<br />
con gran pietà, e divozione<br />
la statua di Gesù Cristo<br />
morto, la quale viene accompagnata<br />
da soldati armati<br />
con trombe sordine,<br />
e tamburri sconcertati in<br />
segno di pubblica mestizia”.<br />
Si passa poi al 1817<br />
per avere notizia della dilettante<br />
compagnia filarmonica,<br />
detta dieci anni<br />
più tardi banda civica di<br />
Chiavenna. Ad essa si affiancò<br />
nel 1869 la “Banda<br />
nova” della Società operaia che durò fino<br />
al 1904. Queste ed altre notizie sulle bande<br />
musicali di Chiavenna si possono trovare<br />
nel libro curato da Guido Scaramellini nel<br />
300° della Musica cittadina.<br />
pagina a cura di Giuseppe Brivio