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n.7 2007 - Alpesagia

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Luglio <strong>2007</strong> Alpes<br />

operatori sanitari, muratori, idraulici,<br />

elettricisti e manovali i quali, in un primo<br />

tempo, hanno realizzato ad Henderson,<br />

località a 7 chilometri dalla capitale<br />

Honiara, l’ampliamento della struttura<br />

scolastica del “Don Bosco Technical Institute”<br />

che permette ai giovani espulsi dalla<br />

scuola pubblica di proseguire gli studi ed<br />

acquisire un titolo di scuola professionale:<br />

meccanica, falegnameria o elettricista.<br />

Successivamente nel 2005 i volontari<br />

hanno iniziato, nel vicino distretto di<br />

Tetere, la costruzione dell’Ospedale, ora<br />

in fase di completamento, struttura che,<br />

insieme alla scuola, non ha subito danni<br />

dal recente terremoto. Portavoce di queste<br />

iniziative è il coordinatore del gruppo<br />

di volontari Giulio Visini di Lovero (SO),<br />

ritornato di recente dalle Isole Salomon.<br />

“I nostri volontari insieme a quelli della<br />

provincia di Bergamo - riferisce Visini<br />

– hanno accolto da sei anni l’appello di<br />

padre Cappelli ad aiutare la missione.<br />

Fortunatamente l’isola di Guadalcanal<br />

non ha subito danni da quest’ultima<br />

calamità naturale, ma siamo anche noi<br />

impegnati a raccogliere fondi e materiali<br />

da inviare alle popolazioni colpite dal sisma<br />

e per ultimare l’ospedale che stiamo<br />

costruendo”<br />

La struttura ospedaliera, che si spera<br />

possa essere operativa nei primi mesi del<br />

prossimo anno, offrirà un indispensabile<br />

servizio ai 19mila abitanti del territorio<br />

di Tetere. “L’ospedale - aggiunge il portavoce<br />

- è un’opera costruita dai volontari<br />

valtellinesi del Gruppo ORMA: Sante<br />

Vettorato, Ezio Franzini, Natale Curti,<br />

Alba Quadrio, Giovanni Crupi, Anselmo<br />

De Maron e la moglie Ilde, Giulio Visini,<br />

Enrico Fossati, Remo Gobbi, Maddalena<br />

Caspani, Ombretta Spinozzi, Laura Della<br />

Franca, Lino Mattaboni, Piera Pelizzatti,<br />

nonché dai bergamaschi Franco Mottadelli<br />

e Sandro Locatelli di Osio Sopra.<br />

La struttura prevede 32 posti letto, un<br />

reparto di maternità, un pronto soccorso<br />

in grado di dare assistenza per<br />

la cura, principalmente della malaria<br />

(l’85% della popolazione dei villaggi è<br />

affetta), malattie della pelle e ferite varie”.<br />

Inoltre verrà realizzato un servizio<br />

di prevenzione per le donne attraverso il<br />

“Pap Test”. Di questo si è fatta promotrice<br />

la Dott.ssa Piera Pelizzatti di Sondrio<br />

che, insieme ad altri operatori sanitari, si<br />

reca periodicamente a Guadalcanal per<br />

sostenere l’opera missionaria di Padre<br />

Capelli. La Dott.ssa Pelizzatti si appresta<br />

ad acquistare i macchinari necessari per<br />

attivare questo servizio, reso possibile<br />

grazie al Soroptimist club di Sondrio e ai<br />

sei club Lions di Valtellina e Valchiavenna<br />

che a metà aprile hanno versato il loro<br />

prezioso contributo per la realizzazione<br />

del progetto.<br />

L’ospedale necessita dell’impianto elettrico,<br />

che sarà eseguito dal Gruppo di<br />

Volontari Alta Valle di Bormio nel prossimo<br />

mese di settembre. “Facciamo appello<br />

- conclude Visini - a tutti coloro che<br />

desiderassero sostenere queste opere per<br />

le quali padre Capelli si è mobilitato in<br />

prima persona, di voler offrire il proprio<br />

contributo facendo un versamento sul<br />

C.C 99045 intestato a Capelli Don Luciano<br />

- presso Credito Valtellinese - Tirano<br />

- ABI 05216 - CAB 52290 - Cin E ■<br />

Dal 5 giugno<br />

Padre Luciano Capelli,<br />

nativo di Cologna di Tirano,<br />

è Vescovo della diocesi<br />

di Gizo nelle Isole Salomone<br />

55<br />

Tra il sincero affetto e la profonda partecipazione<br />

dei numerosi volontari<br />

valtellinesi, degli<br />

amici e dei familiari è<br />

stata accolta la notizia<br />

della nomina, il 5 giugno<br />

scorso, di padre Luciano<br />

Capelli, a Vescovo della<br />

diocesi di Gizo nelle Isole<br />

Salomone.<br />

Il missionario, che opera<br />

già da 8 anni nel territorio<br />

di Honiaria, si sta adoperando anche per la<br />

costruzione della “ Don Bosco Technical School”<br />

ad Honiaria e di un ospedale con 32 posti letto,<br />

nel territorio di Tetere.<br />

La sua è la storia di una chiamata al sacerdozio<br />

(ordinato il 29 giugno 1975) e di una risposta<br />

generosa dapprima nella missione di Manila nelle<br />

Filippine, ove ha svolto diversi incarichi di direttore<br />

spirituale, rettore dell’ Istituto scolastico<br />

tecnico “Don Bosco” e di superiore provinciale dei<br />

padri Salesiani nelle Filippine e in Papua (Nuova<br />

Guinea) e, dal 1999, responsabile della missione<br />

di Honiaria e Tetere.<br />

Padre Capelli, che attualmente si trova in Valtellina<br />

per un periodo di riposo, riferisce quanto questa<br />

nuova funzione pastorale sia testimonianza del suo<br />

essere sacerdote che si fa padre, amico, fratello<br />

sperimentando la condivisione di ansie e pene,<br />

ma anche della gioia e della la speranza di coloro<br />

che a lui si affidano.<br />

“Molti sono i bisogni della gente delle Salomon<br />

Islands - racconta Padre Capelli- a seguito, soprattutto,<br />

dell’emergenza causata dal terremoto<br />

e dallo Tsunami del 2 aprile <strong>2007</strong>. La difficoltà,<br />

che diviene però anche lo scopo del mio essere<br />

missionario in quelle terre, è principalmente quella<br />

di educare alla solidarietà e alla condivisione<br />

per sostenere e superare i tanti bisogni di una<br />

popolazione formata da diverse etnie che appartengono<br />

a religioni differenti (cattolici, metodisti,<br />

avventisti ed altri)”.<br />

Padre Capelli è ben cosciente che l’opera missionaria<br />

del Vescovo si realizza con l’aiuto di Dio, e sa<br />

di essere sostenuto dalla preghiera non disgiunta<br />

dalla generosità e dalla manodopera dei tanti amici<br />

volontari, valtellinesi e non, che da anni sono<br />

instancabili e presenti ad Honiaria e Tetere.<br />

“So di non essere solo in questo mio cammino<br />

pastorale e ringrazio anticipatamente tutti coloro<br />

che continueranno a sostenermi in questa nuovo<br />

progetto di apostolato proteso alla solidarietà”.<br />

P.P.

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