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Racconti con colonna sonora - Sardegna Cultura

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L’apparato al singolo rac<strong>con</strong>to è preceduto da una nota <strong>con</strong>tenente<br />

la descrizione materiale dei testimoni e, dove si hanno<br />

stesure preparatorie, una breve discussione sul modo in cui si<br />

dispongono rispetto all’elaborazione evolutiva del testo. L’apparato<br />

si divide in tre fasce: titolo (TIT.), introduzione musicale<br />

(INTR., ovviamente per i soli <strong>Rac<strong>con</strong>ti</strong> <strong>con</strong> <strong>colonna</strong> <strong>sonora</strong>), rac<strong>con</strong>to<br />

(RACC.). Le redazioni preparatorie al Primo rac<strong>con</strong>to e al Se<strong>con</strong>do<br />

rac<strong>con</strong>to sono integralmente riprodotte nei rispettivi apparati,<br />

<strong>con</strong> una disposizione sinottica che vuole andare in<strong>con</strong>tro a<br />

una lettura evolutiva.<br />

Ai testi si rinvia <strong>con</strong> l’indicazione numerica per righe. Dopo<br />

il numero di riga è indicata la parte di testo implicata in variante,<br />

delimitata a destra da parentesi quadra. Quando il riferimento<br />

va a una parte estesa di testo, di questa si riportano la parola<br />

iniziale e quella finale separate in mezzo da tre punti spaziati<br />

prima e dopo (ad esempio: L’uomo … strette si riferisce alla<br />

frase nel testo L’uomo digrigna colle labbra strette). Dopo la parentesi<br />

quadra si trascrive in genere la variante correttoria del dattiloscritto<br />

su cui si fonda il testo, senza indicazione della sigla.<br />

Quando il testo è fondato su due testimoni (stampa e ultima copia<br />

d’autore), nei luoghi discordanti si indica dopo la parentesi<br />

quadra la sigla dell’esemplare seguito e appresso il testo e la sigla<br />

del testimone rifiutato. Se dei due testimoni quello approvato<br />

presenta varianti formali o, per i dattiloscritti, correzioni, si<br />

dà notizia di queste prima della relativa sigla. Quando la lezio-<br />

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ne a testo è editoriale, dopo la parentesi quadra si riporta la divergenza<br />

della o delle fonti.<br />

La trascrizione diplomatica dà <strong>con</strong>to anche di minime parti<br />

di testo rese illeggibili da cancellature. Si fa eccezione soltanto<br />

per manifesti errori di battitura, omettendo, ad esempio, di segnalare<br />

la lezione cuoio dove si presentava <strong>con</strong> la prima o ricalcata<br />

su una i erroneamente battuta; ugualmente non si dà notizia<br />

di inserzioni che correggono sviste palesi (ad esempio: un ingrassato<br />

<strong>con</strong> la prima a inserita in interlinea sull’erroneo ingrssato).<br />

D’altra parte, questo tipo di correzioni sono segnalate in<br />

apparato quando ricorrono in una più estesa parte di testo tutta<br />

implicata in variante. Le aggiunte e le sostituzioni a penna,<br />

in corsivo, sono distinte da quelle a macchina, in tondo.<br />

Al fine di segnalare cancellature, sostituzioni e aggiunte si utilizzano<br />

i segni riportati nella tavola collocata nel risvolto interno<br />

di copertina, <strong>con</strong>sentendone una più agevole <strong>con</strong>sultazione nella<br />

lettura degli apparati.<br />

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