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CAPITOLO III - IL BILANCIO D'ESERCIZIO - Meccanicamente

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2.5 Aspetto quantitativo del capitale<br />

Con tale nozione intendiamo il complesso coordinato dei beni e mezzi a disposizione<br />

dell'impresa espresso in valore monetario. Ciò risulta fondamentale affinché si possa ricondurre a<br />

unità una serie di elementi tra loro eterogenei e, quindi, considerare il capitale quale fondo<br />

omogeneo di valori. Anche sotto il profilo quantitativo-monetario possiamo operare alcune<br />

classificazioni. La più importante è data dalla distinzione tra attività e passività.<br />

Le attività sono gli investimenti espressi in moneta, ovvero i valori di segno positivo attribuiti<br />

agli impieghi risultanti dalla sezione di sinistra del nostro stato patrimoniale, per un tot. di 46.000 €<br />

(Fig. <strong>III</strong>.11)<br />

Le passività sono i finanziamenti esterni espressi in moneta, ovvero i valori di segno negativo<br />

attribuiti ai debiti gravanti sugli impieghi e risultanti nella sezione destra dello stato patri-moniale,<br />

per un totale di 30.000 € (Fig. <strong>III</strong>.11).<br />

La differenza fra attività e passività costituisce il capitale netto (evidenziato a scopo di<br />

bilanciamento nella sezione destra) pari a 16.000 €. Esso non è, quindi, un bene concreto, bensì un<br />

valore astratto che deriva da una differenza tra i valori positivi e negativi; corrisponde al capitale<br />

fornito dall’imprenditore, comprese le variazioni intervenute per effetto della gestione.<br />

Nel passaggio dal capitale qualitativo a quello quantitativo monetario bisogna osservare che,<br />

mentre alcuni elementi sono espressi naturalmente in moneta (crediti, debiti per esempio), altri<br />

necessitano di una stima o valutazione (automezzi, arredamento, merci).<br />

Definiamo valori finanziari i primi e valori economici i secondi.<br />

In concreto definiremo:<br />

- valori finanziari: gli elementi del capitale che possono essere espressi solo in moneta e che<br />

costituiscono mezzi per il regolamento degli scambi o strumenti di finanziamento;<br />

- valori economici: gli elementi del capitale non finanziari, ossia quelli che non sono espressi<br />

naturalmente in termini monetari e che necessitano di una valutazione economica per essere tradotti<br />

in moneta.<br />

Per quanto osservato, risultano le seguenti relazioni che evidenziano il passaggio dal concetto<br />

qualitativo a quello quantitativo-monetario.<br />

Aspetto qualitativo Aspetto quantitativo-monetario<br />

Investimenti Attività (A)<br />

= =<br />

Finanziamenti esterni Passività (P)<br />

+ +<br />

Finanziamenti interni Capitale netto (C.N.)<br />

Dalla relazione A - P = C.N. (capitale netto) emerge che tale situazione, come agevolmente<br />

verificabile dal nostro stato patrimoniale, avviene quando A > P.<br />

Nel caso in cui, invece, si abbia A < P, allora non avremo un capitale netto, bensì un valore<br />

passivo netto, denominato deficit patrimoniale.<br />

Per cui:<br />

P - A = deficit patrimoniale o anche<br />

A + deficit patrimoniale = P<br />

STATO PATRIMONIALE<br />

Attività │ Passività<br />

+ Deficit<br />

12<br />

In altri termini il valore dei debiti eccede il valore attribuito agli investimenti aziendali.

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