CAPITOLO III - IL BILANCIO D'ESERCIZIO - Meccanicamente
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In particolare, le voci indicate nella colonna di sinistra del conto economico sono i costi, mentre<br />
quelle della colonna destra sono i ricavi. Entrambi (costi e ricavi) sono da imputare al periodo<br />
considerato in conseguenza dell’insieme delle operazioni effettuate durante la vita aziendale o,<br />
come già detto, nel periodo amministrativo della durata di 365 giorni (esercizio).<br />
In sintesi:<br />
Gestione: Complesso di operazioni compiute nell’arco dell'intera vita aziendale.<br />
Esercizio: Complesso di operazioni compiute nell’arco di un periodo amministrativo della durata<br />
di 365 giorni, corrispondente o meno all’anno solare.<br />
Si può, quindi, dire che il conto economico esprime la struttura dei costi e dei ricavi formatasi nel<br />
periodo amministrativo e, pertanto, imputabili al periodo stesso per effetto delle operazioni<br />
aziendali. Nasce, allora, una serie di domande:<br />
1) che cosa significa costo e costo d’esercizio?<br />
2) che cosa vuoi dire ricavo e ricavo d’esercizio?<br />
3) che cosa si esamina quando si analizzano i costi e ricavi, assunto che questi derivano da<br />
operazioni riferibili all’intera vita aziendale, oppure al periodo amministrativo?<br />
4) tutte le operazioni aziendali portano alla formazione di costi e ricavi d’esercizio?<br />
3.2 Significato di costo: costi anticipati e costi d'esercizio<br />
L’accezione "costo" può riguardare diversi aspetti insiti nelle elaborazioni della teoria<br />
economica.<br />
Sotto l’aspetto fisico-psicologico, il costo rappresenta l’onere che bisogna sopportare per avere la<br />
disponibilità di beni o di fattori produttivi necessari per lo svolgimento del complesso atto<br />
produttivo.<br />
Dal punto di vista tecnico, il costo corrisponde alla somma dei consumi dei fattori produttivi<br />
occorrenti per lo svolgimento dell’attività produttiva.<br />
Sotto il profilo monetario, il costo si riferisce alla complessiva misura delle spese in moneta<br />
sostenute per lo svolgimento dell’attività aziendale.<br />
Approfondiamo quest’ultimo concetto, in quanto la nostra indagine ha per oggetto un<br />
documento, il bilancio, le cui voci hanno tutte un’espressione quantitativa di tipo monetario. In altri<br />
termini, dal punto di vista economico-aziendale, ci riferiamo alla nozione monetaria di costo<br />
perché, solo così, riusciamo a tradurre i consumi dei fattori produttivi eterogenei in quantità<br />
monetarie; ciò ci permette di misurare singoli costi, o aggregati di costo, che si inseriscono nella<br />
dinamica dei valori d’azienda.<br />
Un esempio può meglio chiarire l’importanza della scelta di una nozione monetaria di costo e,<br />
come si vedrà più avanti, di ricavo.<br />
Ipotizziamo che un’azienda pastaria debba compilare un prospetto dei consumi di fattori<br />
produttivi e delle vendite dell’esercizio (o periodo amministrativo), riguardanti il processo di<br />
panificazione (prodotti da forno). I consumi siano costituiti da:<br />
- farina 300 q.li<br />
- lievito compresso 30 q.li<br />
- acqua 50 m 3<br />
- NaCl 10 q.li<br />
- malto 2 q.li<br />
- ore lavoro 2.000 h<br />
- ore macchina 2.500 h<br />
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