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CAPITOLO III - IL BILANCIO D'ESERCIZIO - Meccanicamente

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CASSA €<br />

Fondo di dotazione iniziale 10.000<br />

Acquisto merci con pag. in contanti -5.000<br />

5.000<br />

Vendita merci per contanti 2.000<br />

7.000<br />

Acquisto automezzo per contanti -3.000<br />

4.000<br />

Pagamento salari -3.000<br />

1.000<br />

Vendita merci per contanti 2.000<br />

Consistenza finale di cassa 3.000<br />

Elementi non liquidi del Impegni v/ terzi<br />

nati nel<br />

del patrimonio esistenti<br />

periodo:<br />

a fine periodo:<br />

- Crediti v/clienti 6000<br />

- Automezzi 6000<br />

4<br />

- Debiti<br />

v/fornitori 3000<br />

Figura <strong>III</strong>.3<br />

Se per valutare i risultati dell’attività d’impresa a fine periodo amministrativo si facesse il<br />

confronto tra le consistenze finali e iniziali di cassa (10 - 3 = 7 k€) non si potrebbe formulare alcun<br />

giudizio significativo sulla bontà della gestione effettuata, in quanto ignoreremmo completamente<br />

le trasformazioni qualitative subite dall’originario patrimonio d’impresa (rappresentato dal solo<br />

denaro in cassa) per effetto della gestione e che, a fine periodo amministrativo, è rappresentato non<br />

solo dal denaro residuo ma anche dall’automezzo, nonché dai crediti derivanti dalla vendita, con<br />

rinvio al futuro della riscossione, e sui quali intervengono, come elementi negativi, i debiti residui<br />

relativi agli acquisti con pagamento.<br />

Pertanto, volendo rappresentare il patrimonio d’impresa nella sua configurazione di fine<br />

esercizio, potremmo farlo con il prospetto sotto riprodotto, in cui la sezione di sinistra evidenzia gli<br />

investimenti attuati (elementi attivi del patrimonio o attività) e la sezione di destra i finanziamenti<br />

reperiti per effettuare i suddetti investimenti (elementi passivi del patrimonio o passività).<br />

Cassa 3.000 € Debiti 3.000 €<br />

Crediti 6.000 €<br />

Automezzi 6.000 €<br />

Totale 15.000 €<br />

Figura <strong>III</strong>.4<br />

Dal prospetto in esame risulta evidente come gli investimenti attuati dall’impresa (automezzo,<br />

crediti e lo stesso denaro in cassa) siano stati in parte resi possibili dall’insorgenza di debiti per 3 k€<br />

dovuti alla dilazione nel pagamento concessa dal forni-tore dell'automezzo.<br />

Ammontando però essi, nel loro complesso, a 15 k€ risulta altrettanto evidente che per 12 k€<br />

sono stati resi possibili dai mezzi propri dell’imprenditore i quali però, come sappiamo, ammontano<br />

all’inizio della vita dell’impresa esclusivamente a 10 k€: resta pertanto da giustificare l’origine di 2<br />

k€ di mezzi finanziari investiti sicuramente nell’impresa, dato l’ammontare di attività pari a 15 k€.<br />

Analizziamo adesso i fatti di gestione, in precedenza osservati, per verificare gli effetti provocati<br />

sulla struttura del patrimonio, da un punto di vista economico, ossia dell’acquisizione dei fattori<br />

produttivi e della loro vendita o della vendita delle produzioni ottenute con il loro impiego. Si può<br />

dedurre dalla successione delle operazio-ni effettuate che nel periodo amministrativo è stato

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