CAPITOLO III - IL BILANCIO D'ESERCIZIO - Meccanicamente

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Qual’è la parte di merci acquistate che è stata consumata e quale, invece, quella non utilizzata? Ovviamente avremo la seguente relazione: 22 Quantità merci acquistate = Costo merci acquistate Costo complessivo = Quantità merci consumate o utilizzate (cioè vendute) ovvero Costo merci vendute Costo d'esercizio Fig. III.14 Da tale esempio emerge come le «risorse consumate», ossia utilizzate nell’esercizio, ammontino a12 k€, mentre quelle non utilizzate siano pari a 3 k€. Pertanto la spesa corrispondente alle risorse consumate è costo d’esercizio mentre quella relativa alle risorse non ancora impiegate è costo anticipato in conformità a quanto esposto, allorché si è parlato, genericamente, di spese sostenute per risorse acquistate, ma non consumate nell’esercizio. Schematizzando il caso specifico, avremo: Fig. III.15 + + Quantità merci residua Costo merci residue Costo anticipato 15.000 € 12.000 € 3.000 € (15 € x 1.000 unità) (15 € x 800 unità) (15 € x 200 unità) FATTORE PRODUTTIVO ACQUISTATO NELL'ESERCIZIO Costo complessivo per acquisti Quantità consumata Quantità non consumata Costo d'esercizio Costo anticipato Inoltre, come già detto in precedenza, è da ricordare che i costi anticipati trovano colloca-zione nello stato patrimoniale nella sezione (colonna) di sinistra (investimenti o attività). Nell’ipotesi esaminata avremo: STATO PATRIMONIALE (al 31/12/200x) Merci in rimanenza 3 k€ │ ………………………..
Le risorse consumate (ossia le merci acquistate e vendute, o in altri termini i costi di esercizio), devono essere, invece, collocate nella sezione sinistra del conto economico. Poiché: Risorse consumate Risorse acquistate Risorse residue = - Costo d'esercizio per acquisti merci = ovvero Costo complessivo acquisti nel periodo - Per cui, data l’uguaglianza, avremo la seguente rappresentazione: CONTO ECONOMICO (Esercizio 200x) Costo acquisti di merci 15 k€ │ Costo merci in rimanenza - 3 k€ Costo d’esercizio acquisto merci 12 k€ Lo stesso effetto può essere ottenuto scrivendo: CONTO ECONOMICO (Esercizio …..) Acquisti di merci 15 k€ │Merci in rimanenza 3 k€ Costo merci in rimanenza Fig. III.16 Quest’ultimo tipo di rappresentazione era previsto fino al 31/12/92 dal nostro codice civile. Esso consente, ponendo tra le risorse generate dalla gestione (ricavi d’esercizio) il costo delle merci giacenti in magazzino, di determinare indirettamente il costo d’esercizio (sostenuto, cioè, per fattori produttivi consumati nel periodo amministrativo) per il tramite del costo complessivo di tutte le merci acquistate nel periodo, inserito per il suo intero ammontare tra le risorse consumate (costi d’esercizio). Poiché a sinistra abbiamo valori negativi (con riferimento al reddito d’esercizio, tali sono i costi) e a destra valori positivi, il risultato è sempre un valore di 12 k€, che coincide con quello evidenziato nella precedente rappresentazione. Sulla base di questo esempio si possono facilmente comprendere le voci: - acquisti di merci, - rimanenze finali di merci, esposte nel conto economico dell’azienda mercantile considerata, riportato in Fig.III.12 (pag. 21) e, rispettivamente, 90 k€ nella sezione sinistra del conto economico e 40 k€ nella sezione destra. Se, a questo punto, prendiamo lo stato patrimoniale della nostra ipotetica azienda riportato nella Fig. III.8 (pag. 11), possiamo fare un’interessante osservazione. Le rimanenze finali di merci sono iscritte per un uguale importo sia nella sezione sinistra dello stato patrimoniale, tra le attività, sia nella sezione destra del conto eco-nomico (della Fig. III.12) tra i ricavi di esercizio. Tale situazione non è casuale ma è dovuta, in primo luogo, al fatto che le rimanenze di merci sono un costo anticipato ovvero un investimento in fattori produttivi effettuato ma non consumato e, quindi, disponibile per gli esercizi futuri (da ciò la loro collocazione nello stato patrimoniale). L’inserimento delle «merci in rimanenza» nel conto economico, invece, serve a evidenziare che le stesse costituiscono parte non utilizzata dei complessivi acquisti di merci effettuati nell'esercizio; il che permette di determinare indirettamente il costo delle risorse consumate nel periodo amministrativo a titolo di acquisto merci (costo d’esercizio). 23
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