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tiri liberi antonio tasso<br />

UFFA CHE BARBA CHE NOIA, CHE NOIA CHE...<br />

Avete visto? Che vi dicevo, la volta scorsa?....<br />

Ormai siamo alla frutta, non ci sono più sorprese,<br />

le partite scorrono via dall’inizio alla fine secondo un<br />

copione sempre uguale.<br />

C’è, sì, qualche sprazzo di emozione… a volte, addirittura,<br />

la Mens Sana va sotto anche di sette o otto<br />

punti… ma è un attimo, quel che basta per ridar fiato<br />

alle tribune avversarie assopite sin da subito dall’impressionante<br />

esibizione di tranqu<strong>il</strong>la sicurezza di sé che<br />

la Beneamata fornisce ormai su tutti i parquet nazionali.<br />

Poi, dopo <strong>il</strong> solito time out, i due o tre berci (anche<br />

questi come da copione) di Simone e i sussurri all’orecchio<br />

di qualcuno da parte di Luca Banchi, la …ricreazione<br />

è finita e si spegne in gola ai tifosi avversari,<br />

con gli ultimi fiochi incitamenti, anche l’ultimo barlume<br />

di speranza: non ce n’è per nessuno! La Mensanona<br />

che nel cuor ci sta va a vincere per la dodicesima volta<br />

consecutiva.<br />

Mette al s<strong>il</strong>enzio i settem<strong>il</strong>a di Caserta, rinvia ad<br />

altra occasione la voglia di emergere di una squadra<br />

e di una piazza che furono grandi, vittoriosi e… col<br />

botto!!!<br />

Io, che un po’ d’anni ce l’ho e i capelli bianchi<br />

pure, me la ricordo sapete quella partita …scoppiettante<br />

con trecento casertani al seguito e Giorgino Bucci<br />

riparato sotto al tavolo dei giudici mentre qualcuno<br />

sparava!!!….<br />

E mi ricordo anche i titoloni del giorno dopo: “Sparatoria<br />

al Palasclavo” “La pistola nel canestro” “Pericolo<br />

a Siena” e via di questo tenore per due o tre giorni<br />

su tutti i giornali nazionali, sportivi e non: Siena a fare<br />

notizia.<br />

Quella stessa nostra Siena che, ormai da tre anni,<br />

passa su tutti i campi rinviando ad altra occasione le<br />

voglie di gloria di tutte le concorrenti e facendo venire<br />

davvero <strong>il</strong> mal di stomaco a tutti i capicronisti della pallacanestro.<br />

Le hanno bruciate tutte: Roma, M<strong>il</strong>ano, Avellino,<br />

Bologna due, la Teramo del Marruganti… tutte sull’altare<br />

per una settimana nell’attesa del botto che individuasse<br />

finalmente la giustiziera di Siena: niente da<br />

fare, una dopo l’altra – disciplinatamente – tutte si sono<br />

messe in riga, come <strong>il</strong> gruppo nel ciclismo.<br />

C’era la speranza Caserta con i due ex di casa nostra<br />

(uno odiato uno no) a tenderci le trappole profittando<br />

dei malanni di stagione e degli acciacchi che<br />

sempre, a dicembre, ci privano della “freccia del Baltico”<br />

salvo poi aggiungere qualche altro infortunio per<br />

contorno.<br />

Si fosse perso con “Fabvizio Fvatves” ve l’immaginate<br />

i titoli? Vendette, crisi, capitoli nuovi che si aprivano,<br />

speranze di tornare a vendere copie in piazze<br />

da anni costrette a ragionare dal secondo posto in<br />

giù…<br />

Macchè, anche stavolta gli è andata male! Il “nano”<br />

più grande d’Europa ne ha messi più di trenta, lo “sloveno”<br />

più scuro e più “hamburgeriano” che ci sia ha confezionato<br />

in tre minuti uno di quegli “happy-meal” che,<br />

col suo nome, sono chicche straordinarie e l’”Avchitetto”<br />

e tutte le pagine sportive sono stati costretti a….ripassare:<br />

un’altra volta, magari!<br />

Gli era rimasta la speranza Bologna Virtus (anche<br />

se, in effetti, sarebbe Castelmaggiore n.d.r.); non sa-<br />

pendo a che santo votarsi per trovare un avversario decente<br />

su cui scrivere, la venuta della squadra di Sabatini<br />

cadeva proprio a fagiolo.<br />

Grandi nomi, investimenti m<strong>il</strong>iardari (in lire!), tradizioni<br />

(anche se, in effetti, questa sarebbe Castelmaggiore<br />

n.d.r.) e proclami altisonanti.<br />

L’onnipresente patron della Virtus poi (anche se in<br />

effetti questa sarebbe Castelmaggiore n.d.r.) assurge ancora<br />

all’onore delle cronache per aver messo fuori squadra<br />

un tal campioncino ( “ino” di statura chè di passato<br />

e di prezzo è “one” eccome!...) a nome Boykins che per<br />

Natale non ha inteso darsi da fare con una palla in<br />

mano ma voleva tornare in famiglia negli States.<br />

Bravo patron! Così si fa! Finalmente un manager<br />

che non si fa comandare, uno che manda un segnale<br />

a tutto <strong>il</strong> movimento… A Bologna non ci si fa prendere<br />

in giro!!!<br />

Ma poi, all’improvviso (e poteva esser diversamente<br />

essendoci di mezzo Sabatini?) <strong>il</strong> gran gesto: perdonato<br />

<strong>il</strong> nano da 3 m<strong>il</strong>ioni e mezzo di dollari…. La<br />

società però non transige: chieda scusa a tutti e comunque<br />

si accomodi in tribuna perché contro Siena<br />

non giocherà!<br />

Qualcuno abbocca, i giornali danno risalto mediatico<br />

alla cosa, si continua a parlare della cosa lodando<br />

la fermezza della Virtus (che in effetti sarebbe<br />

Castelmaggiore n.d.r.) e fino all’ultimo le grandi firme<br />

assicurano che a Siena Boykins non giocherà.<br />

Detto fatto: nell’aperitivo domenicale <strong>il</strong> nano ex<br />

NBA da 3 m<strong>il</strong>ioni di dollari è regolarmente nel roster e<br />

(ma c’è forse ancora qualcuno che crede nelle Sabatinate?)<br />

scende sul parquet per contrastare <strong>il</strong> nostro nano<br />

“normale” che costa molto ma molto di meno ma rende<br />

molto ma mooolto di più!<br />

Mossa inut<strong>il</strong>e, figure sprecate, credib<strong>il</strong>ità buona<br />

solo per chi scrive o parla “a libro paga”. La Virtus (che<br />

in effetti sarebbe Castelmaggiore) ne becca ventisei<br />

dopo esser stato sotto anche di trentadue e non riesce<br />

nemmeno a dire “Ahi!” sotto i colpi di una squadra<br />

bella, spietata, razionale, volitiva, forte come mai (o<br />

come sempre…). C’è un certo sconosciuto centroafricano<br />

senza passato, senza boria e senza ingaggi altisonanti,<br />

nel quale l’unico a credere è stato Ferdinando<br />

Minucci, che fa 56 (diconsi cinquantasei!!) di valutazione<br />

sciorinando un campionario di classe che, se<br />

l’hanno visto in diretta a Mosca (come in effetti l’hanno<br />

visto), fanno subito un offerta di quelle alle quali non<br />

puoi resistere…<br />

Sabatini, in prima f<strong>il</strong>a con tutto <strong>il</strong> suo clan, guarda<br />

fra lo smarrito e l’incazzato nero i suoi allenatori (toh!,<br />

c’è anche <strong>il</strong> Paron Zorzi e <strong>il</strong> Ph<strong>il</strong> Mel<strong>il</strong>lo di buona memoria)<br />

che non chiamano a sedere Sharrod Ford<br />

(l’unico a poter dire qualcosa insieme all’intramontab<strong>il</strong>e<br />

ed indimenticato Vukcevic) dopo <strong>il</strong> terzo fallo e poi<br />

resta basito per tutta la gara in attesa di una fine annunciata<br />

già dopo dieci minuti.<br />

E se ne va… la Capolista davvero se ne va!<br />

Cinque vittorie in più della seconda (chiunque essa<br />

sia) ci fanno godere e stare tranqu<strong>il</strong>li: di qui alla fine<br />

della regular season trovatela voi una rivale che ne<br />

vinca sei più di noi per strapparci <strong>il</strong> “fattore campo” ai<br />

play off! O meglio, lasciamola trovare a tutti gli altri –<br />

giornalisti o commentatori televisivi – che da ottobre si<br />

stanno scervellando per trovare l’“ANTIMENSANA” e<br />

non gliene va bene una…<br />

Ah! a proposito di ingaggi e m<strong>il</strong>ioni di dollari: coi<br />

tre m<strong>il</strong>ioni e passa di Boykins Minucci ci fa un quintetto<br />

da terzo scudetto consecutivo!<br />

Contenti loro!<br />

Mi mancherà la macchia bianca dei suoi capelli<br />

proprio di fronte al tavolo, al centro delle prime f<strong>il</strong>e,<br />

seduta fra “quelli che contano” ma non perché pretendesse<br />

di… “contare”.<br />

Di dire la sua e farsi sentire, sì!!<br />

Sempre, e senza riguardo per uomini, fatti e circostanze;<br />

con quel modo di fare proprio di chi lo sport<br />

l’ha praticato e non è andato solo a vederlo, di chi è<br />

nato, cresciuto e vissuto nel rispetto e nell’amore infinito<br />

delle sue origini e di tutto <strong>il</strong> bello che l’ha sempre circondato.<br />

Quel bello (e anche la nostra storia e le nostre<br />

tradizioni lo sono!) che ha coltivato, protetto e trasmesso<br />

alla famiglia, agli amici, alla Contrada… a<br />

chiunque l’ha conosciuta!<br />

Mi mancherà <strong>il</strong> suo sorriso complice e accalorato al<br />

termine di una vittoria o lo sdegno furioso dopo una<br />

sconfitta di quelle sanguinose dovute agli arbitri (ma<br />

da anni ormai i fischi andavano meglio eh, Daniela?).<br />

Ci mancherà, a tutti, la sua competenza tecnica, <strong>il</strong><br />

suo giudizio tagliente, la semplice spiazzante logica di<br />

chi , sui campi e con la palla in mano c’è stato.<br />

In fin dei conti, quei suoi “berci” accalorati – ma<br />

mai volgari – sono mancati anche agli arbitri che<br />

hanno alzato la palla a due la prima partita senza di<br />

lei, che da trent’anni li giudicava e li mandava “a quel<br />

paese” sempre dallo stesso posto…<br />

Ma la sciarpa biancoverde che – insieme al bianconero<br />

della Robur – l’ha accompagnata all’ultima<br />

meta ci rassicura.<br />

Se al prossimo canto della “verbena” non la vedremo<br />

in piedi accorata e partecipe è perché le è stato<br />

riservato un posto ancora migliore, fra quelli che…<br />

“contano davvero”!<br />

E di lassù… una mano, al bisogno, ce la darà sempre.<br />

Ciao, Daniela! Hai visto come s’è conciato Bologna??<br />

Buon Anno a tutti!

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