Eurolega 2008/2009 Prima Fase - Gruppo B 1ª Giornata 22/10/08 3/12/08 NANCY- BARCELONA 54-82 68-91 MONTEPASCHI-PROKOM 80-71 83-71 PANATHINAIKOS-ZALGIRIS 78-51 80-69 83-71 2ª Giornata 30/10/08 10/12/08 PROKOM-NANCY 91-62 70-78 BARCELONA-PANATHINAIKOS 90-66 87-76 ZALGIRIS-MONTEPASCHI 67-93 93-100 3ª Giornata 6/11/08 17/12/08 MONTEPASCHI-BARCELONA 71-61 61-87 NANCY-PANATHINAIKOS 70-80 69-83 PROKOM-ZALGIRIS 65-60 68-79 4ª Giornata 12/11/08 8/1/09 PANATHINAIKOS-MONTEPASCHI 81-76 BARCELONA-PROKOM 74-62 NANCY-ZALGIRIS 69-64 5ª Giornata 26/11/08 14-15/1/09 ZALGIRIS-BARCELONA 60-75 MONTEPASCHI-NANCY 86-63 PROKOM-PANATHINAIKOS 60-67 Rimantas Kaukenas Classifica: Barcellona 14, Siena e Panathinaicos 12, Nancy e Prokom 4, Zalgiris 2
vista da lontano rudi simonelli PAGELLE IN SALSA BIANCO-NERO-VERDE UN ANNO È FINITO. PAGELLE DI QUADRIMESTRE Dicembre ed i suoi ultimi, Gennaio ed i suoi primi. Giorni per riflettere, come Giano che aveva due facce, per guardare indietro e riprogrammare in avanti. Ma per tradizione Gennaio mese anche di pagelle, ed allora non mi resta che divertirmi a dare questi voti da primo quadrimestre. 10 Pianigiani. Avevo pensato per un attimo di tenerlo fuori da questa votazione, di dargli un po’ di tregua, poi è arrivato <strong>il</strong> naufragio al largo del mio mare, <strong>il</strong> Ligure, mentre la squadra andava in una città chiamata Barcellona. Il comandante della nave, cioè Pianigiani stesso, ha ancora dimostrato di essere <strong>il</strong> vero leader. Grandissima maturità nell’analisi dopo partita, parole forti, decise, un messaggio incisivo all’Euroleague senza allo stesso tempo accampare scuse per giustificare i suoi molli marinai. L’aggressione dei corsari iberici è stata tollerata e bisogna rifletterci sopra seriamente, dirigenti Euroleague ma anche giocatori Mens Sana. A Kazan, 27 febbraio 2007, <strong>il</strong> primo quarto non fu così drammatico seppur compromettente (22 a 8) e l’anno scorso a Vitoria <strong>il</strong> cedimento fu solo nel finale, <strong>il</strong> 25-3 di Barcellona è un’altra cosa. Diffic<strong>il</strong>e comprendere quali saranno i risvolti e le conseguenze di certe sconfitte. Abbiamo già visto che Simone non ci sta dormendo sopra. 9 Minucci. Non per la squadra che ha fatto, così dominante e bella, ma per <strong>il</strong> bellissimo BBG, mettere una maglietta a tutti quei bambini e farli giocare, poi salutare i giocatori beniamini come amici un po’ più grandi, non idoli inarrivab<strong>il</strong>i. Grande Mens Sana. 8 Karhja. Torno sull’argomento. Il calcio serve al basket. Lasciatemelo dire. Ne avevo già parlato su <strong>Mese</strong>sport tempo fa. Da quando <strong>il</strong> Siena calcio è in serie A continuo a sentirmi chiedere: ehi Rudi cosa ha fatto ieri <strong>il</strong> Siena Basket? Perdonatemi perchè diventa diffic<strong>il</strong>e spiegare che <strong>il</strong> Siena calcio è al masch<strong>il</strong>e mentre la Mens Sana è al femmin<strong>il</strong>e, per gli altri vista da lontano sono due facce della stessa medaglia. Ma va bene lo stesso, accettiamo l’errorino perchè dà risonanza ai risultati della nostra Beneamata. Karhja lo prendo come simbolo, quel suo 2-2 davanti ai già ricordati 77.000 spettatori del Meazza di M<strong>il</strong>ano resta l’impresa dell’anno, una prestazione incredib<strong>il</strong>e perchè ha ricordato a molti nerazzurri <strong>il</strong> famigerato 5 maggio. Quella domenica lo scudetto era scontato e lo volevano tutti assolutamente. Ripensate alla scenata penosa e fuori luogo di Mancini nei confronti di Materazzi. Una impresa che merita la pagella buona anche se ora bisognerà ricominciare da capo e lottare fino in primavera. 7 Lavrinovic. Manda messaggi ai tifosi, studia italiano, ci manca solo che nascendogli un giorno una figlia la chiami....Tosca!...Scherzi a parte grande personaggio, <strong>il</strong> 5 di maggior classe mai visto a Siena, che dimostra di voler crescere anche tecnicamente. Spero che <strong>il</strong> suo obiettivo per <strong>il</strong> 2009 sia lavorare ancora sulla difesa sia tecnicamente che in intensità. Abbiamo capito che Eze da solo non ce la può fare. 6 Domercant. Un caso delicato. Viaggiare sugli 8 ppg in campionato di per se sarebbe una statistica da 5, detta in tutta sincerità, potevamo aspettarci di più. Ma la mentalità del giocatore è da 7 , come in pagella quando avevi 5 di scritto e 7 di orale, per cui viene fuori <strong>il</strong> 6. Questo Domercant si inserisce in una dinastia di guardie la cui tradizione in Siena è ormai inferiore solo alla dinastia Benetton. Dal 2002 abbiamo avuto sul trono Boris Gorenc, Alphonso Ford, David Vanterpool, Jo Forte, mettiamoci anche Bootsy Thornton sebbene spesso giocava ala piccola. Nomi da brividi, convivere con questa lista può sembrare insostenib<strong>il</strong>e. Domercant però sta mostrando uno spirito di squadra che piace, si vede che fa un passaggio anche quando magari potrebbe provare l’uno contro uno. L’esperimento di metterlo play mi è sembrato fallito sin dall’inizio, non è davvero <strong>il</strong> suo posto, Jo Forte ci riuscì ma aveva tutta un’altra scioltezza e, mi scusino gli sportivi senesi, un’altra classe; non poteva fare di più, per cui si è dovuto andare su Mc Donald. Ma è piaciuto quando dopo aver sofferto due avversari diretti consecutivi come Pat Prato <strong>il</strong> 14 dicembre e Navarro <strong>il</strong> 17 dicembre è stato sostituito in quintetto da Carraretto contro la Scavolini. Quando è entrato come cambio si è buttato sempre cercando l’anticipo, difendendo con anima e cuore. Sarà vincente nei playoffs, questo <strong>il</strong> mio pronostico 2009. 5 Lombardi Stronati: in una giornata di freddo e neve dovrebbe mettersi cappello a falde larghe, cappotto con colletto rialzato e suonare al campanello di MINUCCI. Nessuno lo vedrebbe e forse potrebbe sentirsi libero di chiedere e ricevere consigli su come guidare un team ad alti livelli sportivi rimanendo in equ<strong>il</strong>ibrio fra le “ragion di stato” e la sensib<strong>il</strong>ità degli sportivi che pagano i biglietti e mettono un po’ di cuore quando guardano giocare la loro squadra. Traduco: io Beretta lo avrei cambiato per Capello, Lippi, Ancelotti o Spalletti. Siccome sarebbe fantascienza ciascuno di questi cambi, avrei continuato sulla strada del già citato 2 a 2 di San Siro, maggio 2008, tanto per cominciare. Poi <strong>il</strong> resto. 4 Euroleague: i f<strong>il</strong>mati delle partite sono inguardab<strong>il</strong>i, la musica poi indecente. Sembra addirittura che l’Uleb Cup vada in secessione... chi ci capisce è bravo. La formula del torneo è un ibrido senza coerenza, perchè se anche la seconda fase è a gironi non ha senso prima delle Final Four mettere un solo turno, dico uno solo, di playoffs. Un’incoerenza che mi ricorda la Coppa Italia di calcio, che dopo aver fatto una serie di turni a partita secca mette le semifinali andata e ritorno per poi ritornare con la finale alla gara unica. Si salva perchè <strong>il</strong> livello tecnico delle squadre e delle partite ovviamente è di interesse ormai globale, osservati anche dalla NBA. Essi ne parlano tanto di questa NBA ma è davvero ancora lontana l’organizzazione Americana. 3 Soresina. I Cremonesi hanno trattato molto male Ryan Bucci, non dandogli mai vere opportunità e chiamando poi Dante Calabria <strong>il</strong> cui arrivo ha di fatto costretto <strong>il</strong> nostro ragazzo a scendere di nuovo di categoria. Gioca nell’altra Cremona, la Ju-Vi di antiche tradizioni, ed è primo assoluto nella valutazione, secondo nella marcatori, percentuali altissime da tutte le posizioni, ma l’amaro resta per un esperienza negatagli ingiustamente. 2 Calendario Legabasket: voto finale per la figuraccia finale, Earl Boykins. Intervistato da Tuttosport a settembre disse: “Voglio entrare anch’io nella storia di questo club” ed infatti ci entrerà ma con altri attributi. Però un po’ di colpa la Lega ce l’ha, anche questo già detto. Non siamo <strong>il</strong> business NBA che mette <strong>il</strong> big match di Natale LA-Celtics nel pomeriggio casalingo di decine di m<strong>il</strong>ioni di americani, ed allora perchè non mandare questi giocatori un po’ a casa dalle loro famiglie?