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42 basket<br />
L’imperativo delle gialloverdi in questo avvio del 2009<br />
è risalire la classifica e puntare senza esitazioni ai play-off<br />
Consum.it: e se fosse solo<br />
una questione di testa?<br />
■ Francesco Oporti<br />
Licia F<strong>il</strong>ippetti<br />
È questo che tutti gli sportivi senesi attendono<br />
dalla pallacanestro femmin<strong>il</strong>e<br />
della città che veste la maglia bianconera<br />
costoniana con <strong>il</strong> prestigioso sponsor Consum.it<br />
del Gruppo MPS<br />
L’ultima partita del 2008 in terra marchigiana<br />
ha rappresentato l’ennesima<br />
beffa per <strong>il</strong> team di coach Fattorini, sconfitto<br />
dopo due tempi supplementari “strappati”<br />
con forza e volontà al termine di un<br />
inseguimento durato quaranta minuti e<br />
completato sul 67 pari.<br />
Over time terrib<strong>il</strong>e che poteva scoraggiare<br />
le atlete della SMA Ancona che invece<br />
riescono a trovare risorse inaspettate<br />
per vincere 86-82 salendo in classifica a<br />
quota 14 punti, due in più delle senesi<br />
ferme a 12 ovvero la sesta posizione in<br />
coabitazione con Alcamo,Napoli e Chieti.<br />
La cronaca si potrebbe fermare qui,<br />
una partita persa ai supplementari non farebbe<br />
notizia più del dovuto se non fosse<br />
in atto – fin dalle prime gare di questo<br />
campionato 2008-2009 del girone sud –<br />
un autentico ‘paradosso’ in salsa senese.Proprio<br />
così!La squadra di Fattorini<br />
ci piace, propone un basket divertente, veloce<br />
(forse non abbastanza verticale ma <strong>il</strong><br />
roster è quello che è, manca una vera<br />
pivot strutturata fisicamente per <strong>il</strong> ruolo)<br />
con <strong>il</strong> nuovo acquisto, la play Laura Perseu<br />
che porta alla causa decine di mattoni<br />
(punti) non sempre sufficienti per costruire<br />
la ‘casa’ (vittoria). Insomma l’idea<br />
di squadra impostata c’è tutta, l’analisi e<br />
l’autocritica del giovane coach costoniano<br />
sono entrambe complete senza ricerca di<br />
alibi o giustificazioni: “questione di<br />
testa” ripete – giustamente ci permettiamo<br />
di aggiungere – “tante, troppe partite<br />
perdute nei secondi finali quando la<br />
vittoria sembrava già acquisita e solo da<br />
festeggiare” insiste Fattorini , consapevole<br />
che <strong>il</strong> 2009 sarà, anzi dovrà essere,<br />
l’anno della svolta: perdere è possib<strong>il</strong>e e –<br />
in alcuni casi, con le più forti è probab<strong>il</strong>e<br />
– perdere partite casalinghe con formazioni<br />
di bassa classifica è certamente<br />
inaccettab<strong>il</strong>e, nemmeno da mettere in<br />
conto.Già la ‘testa’. Ma cosa significa<br />
avere o non avere la ‘testa’? È soltanto un<br />
luogo comune per descrivere <strong>il</strong> bisogno di<br />
un impegno agonistico particolare, oppure<br />
descrive altri e più complessi stati<br />
d’animo?<br />
Il basket – ormai è cultura acquisita – è<br />
lo sport dell’ultimo secondo, della rincorsa,<br />
dell’orgoglio dei deboli sui (presunti) più<br />
forti, dell’ottimismo della volontà contro <strong>il</strong><br />
pessimismo della ragione, quest’ultima<br />
sempre “impegnata” a dipingere l’avversario<br />
di turno più forte, più motivato, più<br />
ricco, più… qualcosa rispetto a noi.Ecco<br />
l’importanza della ‘testa’ anzi della TESTA,<br />
<strong>il</strong> suo ruolo prima biologico, poi strategicoagonistico:<br />
la TESTA ha la forza di ribaltare<br />
ogni precedente ragionamento, ogni<br />
pregiudizio, ogni possib<strong>il</strong>e scoraggiamento.<br />
Ha ragione Fattorini quando dichiara che<br />
“con due/tre gare vinte/perse ai supplementari<br />
la classifica avrebbe avuto significativi<br />
cambiamenti”.In effetti, senza cadere<br />
nella trappola dell’apologia dei ‘se’ e dei<br />
‘ma’, con un pizzico di TESTA in più la<br />
Consum.it poteva occupare oggi – ecco <strong>il</strong><br />
paradosso di cui parlavamo – addirittura le<br />
prime posizioni della classifica senza l’affanno<br />
di dover uscire – al più presto possib<strong>il</strong>e<br />
– dalla zona rossa dei play out, un<br />
territorio minato lontano anni luce dalla storia<br />
pur recente del basket femmin<strong>il</strong>e senese.<br />
Si ricomincia <strong>il</strong> giorno della Befana<br />
con una classica di lusso: è <strong>il</strong> derby con <strong>il</strong><br />
Pontedera, la ‘nemica’ storica che arriva a<br />
Siena forte di dodici vittorie e una sola<br />
sconfitta.<br />
Potrebbe lasciare le nostre colline con<br />
la seconda sconfitta ad opera delle atlete<br />
senesi.<br />
Prova diffic<strong>il</strong>e, sconfitta possib<strong>il</strong>e dice<br />
la ragione.Vittoria probab<strong>il</strong>e anzi sicura<br />
(forse) se <strong>il</strong> grande cuore magico costoniano<br />
farà sentire <strong>il</strong> suo battito incessante<br />
sul parquet.<br />
Ci risiamo… questione di TESTA.<br />
Vero coach Fattorini? •