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44sport per tutti<br />

Festeggiato in Comune l’anniversario<br />

della nascita dell’Ente di Promozione <strong>Sport</strong>iva<br />

operante dal dopoguerra<br />

Uisp, 60 anni<br />

portati<br />

maginificamente Elena D<strong>il</strong>aghi<br />

Alcune immagini<br />

della cerimonia<br />

Un pomeriggio lungo sessanta anni, questo avrebbe potuto<br />

essere <strong>il</strong> titolo della giornata dedicata ai festeggiamenti<br />

per l’importante anniversario dell’Unione Italiana sport per<br />

tutti. Un importante prologo si era già avuto con la consegna,<br />

ad ottobre, del minimasgalano realizzato per conto<br />

della Uisp da Riccardo Pucci.<br />

Sabato 13 dicembre, nella Sala delle lupe, si è infatti tenuta<br />

la tavola rotonda intitolata “Sessant’anni di sport sociale<br />

nel territorio senese attraverso la storia della UISP”. I dirigenti<br />

di ieri e di oggi hanno raccontato la loro Uisp. Ne è venuto<br />

fuori un confronto particolarmente “sentito” dal quale è<br />

emerso come i valori della Uisp degli anni 40, 50, 60... metabolizzati<br />

attraverso i cambiamenti della società e le trasformazioni<br />

politiche del nostro paese, si ritrovano<br />

perfettamente nella Uisp di oggi.<br />

La Uisp ha attraversato 60 anni della nostra<br />

storia ed ha sempre più consolidato <strong>il</strong> proprio<br />

ruolo di propugnatrice di uno sport<br />

“diverso”, destinato a tutti nessuno escluso. Ci<br />

siamo chiesti quale sia la ricetta di questo successo<br />

e, di fatto, non l’abbiamo trovata. Forse<br />

<strong>il</strong> segreto sta proprio nella spontaneità e nell’attitudine<br />

a non farsi troppe domande seguendo<br />

la scia dell’entusiasmo della gente.<br />

Particolarmente toccante l’intervento di Tommasina<br />

Materozzi, moglie del compianto Riccardo<br />

Corradeschi, uno dei fondatori della Uisp<br />

a Siena. Nelle parole di Tommasina abbiamo<br />

ritrovato tante cose fam<strong>il</strong>iari quando ci ha parlato<br />

della dedizione alla Uisp del marito che sacrificava<br />

spesso la famiglia dedicando<br />

all’associazione tanti pomeriggi e tanti dopo<br />

cena. Questo è ciò che fanno anche i dirigenti di oggi spinti<br />

dalla passione e, a volte, anche da un pizzico di sana incoscienza,<br />

senza poi pretendere nulla se non un grazie (che<br />

qualche volta neppure arriva...). Particolarmente apprezzati<br />

gli interventi degli assessori allo sport Alfredo Tanzi e Massimo<br />

Bianchi. Quest’ultimo, ricordando che <strong>il</strong> suo “mestiere”<br />

è quello di storico, ha introdotto un interessante parallelo tra<br />

la fondazione della Uisp e la coeva promulgazione della Costituzione,<br />

argomentando che la nascita dello sport per tutti<br />

ha trovato forse la spinta proprio dalla carta costituzionale<br />

che ha ribadito <strong>il</strong> principio dell’uguaglianza e di parità di diritti<br />

a favore di tutti i cittadini.<br />

Il dibattito, o meglio, la chiacchierata, ha toccato poi <strong>il</strong><br />

tema del ruolo della Uisp in città ed è stato puntualizzato<br />

come sia spesso chiamata ad occcuparsi di situazioni delicate<br />

sia nell’ambito della gestione di impianti che di interventi<br />

di promozione sociale.<br />

I dirigenti del passato hanno ricordato la storia della Uisp<br />

in città, le varie sedi che l’associazione ha avuto e le vicissitudini<br />

che hanno poi portato finalmente all’acquisto della<br />

sede attuale. Si è aperto poi un acceso confronto sul ruolo<br />

femmin<strong>il</strong>e nell’associazione e, più in generale, sulle pari opportunità,<br />

tanto che si è programmato di fissare una nuova<br />

tavola rotonda<br />

con gli stessi<br />

soggetti e di istituzionalizzareincontri<br />

periodici<br />

per confrontarsi<br />

sulle tematiche<br />

della promozione<br />

sportiva e<br />

sociale nel nostro<br />

territorio.<br />

Alla tavola rotonda<br />

sono seguite<br />

le premiazioni con riconoscimenti speciali dedicati al<br />

‘sessantesimo’, primo fa tutti <strong>il</strong> premio Riccardo Corradeschi<br />

andato a Matteo Betti che, oltre ad aver portato a Pechino <strong>il</strong><br />

nome della Uisp, si è particolarmente prodigato per lo sport<br />

per i disab<strong>il</strong>i. Un altro momento particolare è stato quello<br />

della premiazione del più giovane (Samuele Pisoni di 5 mesi)<br />

e del più anziano tesserato del comitato di Siena (Gino Braccagni<br />

di 90 anni). In mezzo a loro c’è tutta la nostra Uisp,<br />

fatta di gente che si muove<br />

indipendentemente dall’età<br />

e dall’ab<strong>il</strong>ità. Riconoscimento<br />

anche per un dirigente<br />

storico della lega<br />

Calcio, Luciano Corsi, da<br />

sempre impegnato nella<br />

Uisp Valdelsa. È seguita poi<br />

la sf<strong>il</strong>ata dei campioni italiani<br />

Uisp premiati dal presidente<br />

del Coni provinciale<br />

Roberto Montermini e dall’assessore<br />

allo sport Massimo<br />

Bianchi.<br />

A seguire giusto <strong>il</strong><br />

tempo per una cena, e di<br />

nuovo a pensare alle cose<br />

da fare con e per la Uisp.

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