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Aprile - Giugno Bollettino - Diocesi di Rimini

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<strong>Bollettino</strong> Diocesano 2010 - n.2<br />

<strong>di</strong>sagio, date le non poche “attenuanti” che potevano spiegare il fenomeno: era<br />

una domenica sera, la gente era stanca ed era naturale l’ansia <strong>di</strong> quanti temevano<br />

<strong>di</strong> fare tar<strong>di</strong>… Ma forse il rammarico ti derivava anche dalla constatazione<br />

– sempre alquanto dolorosa per un pastore zelante ed esigente come te – che<br />

anche le persone che si ritrovano nel cerchio più vicino al centro parrocchiale<br />

non sono tutte allo stesso livello <strong>di</strong> sensibilità spirituale. Ormai nelle nostre<br />

parrocchie la con<strong>di</strong>zione dei profili dei nostri fedeli si va facendo sempre meno<br />

monolitica e omogenea, e sempre più variegata e complessa: questo fenomeno<br />

non deve scoraggiarci. Deve piuttosto stimolarci a intercettare i livelli <strong>di</strong><br />

partenza per aiutare poi tutti a puntare sulla “misura alta” della vita cristiana: la<br />

santità. Ma su questo punto ritornerò, dopo aver completato il racconto degli<br />

eventi previsti dal programma.<br />

L’agenda dei giorni successivi è stata impegnata dagli incontri con i bambini<br />

e i ragazzi del catechismo, con i gruppi fidanzati e sposi, con i giovani, con gli<br />

anziani della Casa protetta “Nuova Primavera”, con <strong>di</strong>verse persone venute a<br />

incontrare il vescovo per la confessione o per un colloquio personale. Vorrei<br />

soffermarmi brevemente sull’assemblea, molto partecipata, con i membri del<br />

Consiglio Pastorale e con gli operatori pastorali. In quell’assemblea, come pure<br />

negli incontri avuti, rispettivamente, con il gruppo-fidanzati e sposi, e con i<br />

gruppi giovanissimi e giovani, mi sono de<strong>di</strong>cato ad aiutare i partecipanti a riscoprire<br />

il “primo annuncio” come il messaggio centrale e fondamentale <strong>di</strong> tutta<br />

la nostra fede. Oggi infatti noi viviamo in una situazione che si è fatta obiettivamente<br />

missionaria. Per tanta gente il vangelo è <strong>di</strong>ventato una sorta <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce<br />

cifrato, <strong>di</strong> cui si è smarrita la chiave d’accesso, e che pertanto non si riesce più<br />

a decifrare. Questo fenomeno suppone che innanzi tutto vengano rievangelizzati<br />

coloro che poi a loro volta dovranno trasmettere il vangelo a quanti non<br />

credono o non credono più. Pren<strong>di</strong>amo il caso del catechismo dell’iniziazione<br />

cristiana: se vogliamo trasmettere il fuoco del vangelo ai piccoli, bisogna che<br />

prima <strong>di</strong> tutto lo comunichiamo ai loro educatori, catechisti e genitori. È qui che<br />

le nostre parrocchie stanno facendo fatica, ma non hanno altra scelta: o ripensarsi<br />

comunità missionarie o ridursi a inutili e sempre meno utilizzate “stazioni<br />

<strong>di</strong> servizio”. E allora forse bisogna dar ragione ad Antoine de Saint-Exupéry,<br />

quando affermava: “Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare<br />

la legna, <strong>di</strong>videre i compiti e impartire or<strong>di</strong>ni, ma insegna loro la nostalgia<br />

per il mare vasto e infinito”<br />

Vorrei, per questo, rivolgere una calda raccomandazione soprattutto alle<br />

<strong>di</strong>verse famiglie che ho incontrato: <strong>di</strong> costituire un gruppo <strong>di</strong> sposi che, con la<br />

guida del parroco, facciano un bel cammino <strong>di</strong> Cristo nella fede. Sarà un grande<br />

aiuto per loro a svolgere la missione <strong>di</strong> educatori cristiani e anche una bella<br />

testimonianza per altre famiglie e per tutta la comunità parrocchiale.<br />

Caro don Concetto,<br />

apprezzo e con<strong>di</strong>vido la forte connotazione spirituale che tu stai dando al<br />

tuo servizio pastorale nella parrocchia. Il Signore ti ha donato una forte sensibilità<br />

alla preghiera e alla vita interiore, che tu vivi come un innamoramento<br />

appassionato e fedele nei confronti del Signore e del suo vangelo. La conse-<br />

Visita Pastorale<br />

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