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il teRRitORiO<br />
Il Festival del Mirtillo è una manifestazione<br />
che si sta affermando<br />
all’Abetone. Dai tre giorni di<br />
svolgimento dello scorso anno<br />
è passata ai cinque, dal 1° al 5<br />
di agosto, di quest’anno. Un allungamento<br />
di due giorni con<br />
l’obiettivo di accontentare tutte<br />
le tipologie di turista. Dai più<br />
grandi ai più piccoli, dagli sportivi<br />
agli appassionati della montagna,<br />
ai buongustai, ai salutisti,<br />
a quelli appassionati di storia<br />
o d’arte. Il successo è andato<br />
oltre ogni rosea previsione,<br />
come confermano le due curatrici<br />
del programma, Clarissa<br />
Tonarelli e Marilena Milianti.<br />
Abetone, che a buon ragione<br />
è la “Terra del mirtillo”, ha allestito<br />
un vasto programma per<br />
rendere un giusto omaggio a<br />
questo suo prelibatissimo frutto<br />
del sottobosco. Quella della<br />
raccolta del mirtillo è una tradizione<br />
abetonese consolidata<br />
nel tempo, che non rappresenta<br />
solo un fatto culturale importante,<br />
ma anche un solido incentivo<br />
per l’economia della zona. Oggi<br />
insieme ° <strong>ottobre</strong> <strong>2012</strong><br />
34<br />
il 2° feStival del miRtillO all’abetOne<br />
Bambini intorno ai primordi dell’albero della cuccagna.<br />
di mirtilli, detti anche ‘piuri’, se<br />
ne raccolgono approssimativamente<br />
intorno a 2.000 quintali,<br />
a differenza del passato quando<br />
la raccolta raggiungeva e superava<br />
i 10.000 quintali per stagione.<br />
Questo prodotto rappresenta<br />
la base per la produzione<br />
di molti alimenti raffinati, specialmente<br />
di pasticceria, e per prodotti<br />
farmaceutici.<br />
L’intera manifestazione ha ruotato<br />
intorno ad un percorso di<br />
degustazione, detto “Mirtillando”,<br />
che si estendeva dalla Val<br />
di Luce, al centro di Abetone e<br />
fino a Le Regine.<br />
Da tempo all’Abetone si lavora<br />
per la destagionalizzazione turistica.<br />
Un obiettivo che si vuole<br />
raggiungere per allungare la<br />
stagione turistica, ma anche per<br />
non essere legati esclusivamente<br />
alla neve, anche se quest’ultima<br />
rimane l’attività primaria. Oltre<br />
che culturale quello che Abetone<br />
si è prefissato è anche un<br />
traguardo economico ambientalmente<br />
sostenibile. Nonostante<br />
Abetone sia un comune mol-<br />
to giovane, istituito nel 1936, ricerche<br />
molto accurate hanno<br />
permesso di scoprire che la sua<br />
popolazione ha tradizioni culturali<br />
molto antiche. È il caso della<br />
riproposizione, nel corso del Festival,<br />
della rappresentazione di<br />
una Festa Popolare ottocentesca<br />
che si svolgeva all’Abetone<br />
all’inizio dell’estate: la “Giostra<br />
di San Pellegrino”, raccontata in<br />
quattro scene diverse. Le prime<br />
tre nel magnifico giardino di Villa<br />
Salviati in località Le Regine, la<br />
quarta nei locali del Lupo Bianco<br />
all’Abetone dove il “contrasto<br />
in ottava rima” ha avuto un<br />
successo enorme. All’Abetone<br />
c’è la speranza, se non la certezza,<br />
che il Festival diventerà<br />
un grande contenitore di iniziative,<br />
in futuro conterrà molto altro<br />
e sarà allargato ad altri prodotti<br />
del sottobosco. Vista la massiccia<br />
partecipazione di pubblico<br />
le premesse sono incoraggianti,<br />
anche per le 43 attività commerciali<br />
di Abetone che hanno<br />
aderito alla manifestazione.<br />
Sauro Romagnani