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Insieme ottobre 2012 - BCC Vignole

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anca e clienti<br />

l’aGenzia<br />

di maReSca<br />

È collocata nella nuova sede inaugurata,<br />

nel 2004, come sede principale<br />

della Bcc della Montagna<br />

Pistoiese, recuperando l’edificio<br />

di una stazione della storica<br />

Ferrovia Alto Pistoiese (F.A.P.).<br />

La ferrovia congiungeva la stazione<br />

di Pracchia a quella di Mammiano<br />

e, attraversando l’intero territorio<br />

del comune di San Marcello<br />

Pistoiese, univa anche le diverse<br />

frazioni. Cessò la propria funzione<br />

nel 1965, con la soppressione<br />

del trasporto ferroviario, sostituito<br />

da quello su gomma. Si può<br />

senz’altro dire che si tratta di un recupero<br />

di pregio di un edificio storico,<br />

con l’intento di valorizzare<br />

l’immagine di qualità della montagna<br />

pistoiese. L’intervento ha notevolmente<br />

migliorato l’impatto visivo<br />

dell’ingresso al paese di Maresca.<br />

Ha recuperato un’area che<br />

esternamente è dotata di un grande<br />

parcheggio, di spazi per attività<br />

sportive, entrambi prospiciente<br />

i giardini pubblici comunali; ma ha<br />

avuto anche il merito di migliorare<br />

le condizioni di lavoro del personale<br />

e, soprattutto, ha reso migliori i<br />

servizi offerti a soci e clienti.<br />

Dopo la fusione con la Bcc di <strong>Vignole</strong><br />

vi lavorano sei persone: Daniela<br />

Pacelli, direttore di filiale,<br />

Cinzia Zannoni, vice direttore,<br />

Elisabetta Bini e Arianna Papi-<br />

insieme ° <strong>ottobre</strong> <strong>2012</strong><br />

46<br />

Esterno, foto Roberto Prioreschi.<br />

ni, consulenti, Riccardo Petrucci<br />

e Pier Paolo Morini, operatori<br />

di sportello. «La filiale di Maresca<br />

- dice la direttrice Pacelli - ha<br />

una clientela di oltre 2300 soggetti<br />

di cui 1900 privati ed il resto costituito<br />

da professionisti o titolari<br />

di aziende. Questa presenza di<br />

aziende artigiane, spesso a conduzione<br />

familiare, si deve al fatto<br />

che in montagna c’è un’antica tradizione<br />

di lavorazioni artigiane, legate<br />

idealmente all’antica lavorazione<br />

del ferro, che si è tramandata<br />

evolvendosi a livelli tecnologici che<br />

oggi sono apprezzati dai mercati<br />

di riferimento. Molti sono anche i<br />

nuclei familiari che usano la banca<br />

per riscuotere pensioni o stipendi<br />

oppure per acquistare in larga misura<br />

le obbligazioni emesse dalla<br />

nostra banca, dimostrando fiducia<br />

e fidelizzazione. Dopo la fusione<br />

con <strong>Vignole</strong> i clienti si sono dimostrati<br />

ben disposti anche verso<br />

Da sinistra: Daniela Pacelli, Pier Paolo Morini, Arianna Papini, Riccardo<br />

Petrucci, Cinzia Zannoni.<br />

nuovi prodotti bancari offerti come,<br />

per esempio, il conto deposito oppure<br />

il deposito a risparmio vincolato».<br />

Questo è anche un momento difficile<br />

per l’economia italiana, ha portato<br />

cambiamenti nelle abitudini<br />

delle persone? «Le famiglie hanno<br />

sempre avuto bisogno di denaro<br />

per fare investimenti, grandi o piccoli<br />

- risponde Daniela Pacelli -. In<br />

questo momento ricorrono al credito<br />

anche per spese molto contenute.<br />

Bisogna anche dire che nella<br />

nostra zona è cambiato il modo<br />

di vivere rispetto al recente passato,<br />

quando era difficile che le persone<br />

facessero il “passo più lungo<br />

della gamba”. Con il consumismo<br />

oggi si hanno molte più esigenze».<br />

Direttore, come è stata accolta la<br />

recente fusione? «Questa “storica”<br />

filiale ha i tre quarti dei soci della ex<br />

Banca della Montagna e l’impatto<br />

è stato ambivalente. Lo zoccolo<br />

duro, quello più legato alla “Banchina”<br />

è stato più timoroso nell’affrontare<br />

la nuova realtà, un passaggio<br />

epocale, rispetto agli altri.<br />

L’elemento di grande tranquillità<br />

per la clientela è stata la continuità,<br />

cioè vedere negli uffici o alle casse,<br />

gli stessi addetti, gli stessi volti<br />

che c’erano in precedenza. Addetti<br />

che si attivano giornalmente<br />

per far apprezzare alla clientela tutti<br />

i vantaggi derivanti dalla fusione,<br />

sia in termini di maggiori offerte, e<br />

nel sostegno al territorio e sempre<br />

nel rispetto dei valori del Credito<br />

Cooperativo». Altre novità? «Molte,<br />

oltre i prodotti bancari già accennati.<br />

Il Bonus bebè, il Bando<br />

di concorso per le borse di studio,<br />

il programma per “Il caro scuola”<br />

che riserva ai soci della banca uno<br />

sconto del 25% sull’acquisto dei<br />

libri scolastici, il conto On line» -<br />

conclude Daniela Pacelli.<br />

Sauro Romagnani

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