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Shop in the City

"Wake me up, when september ends" (svegliami quando finisce settembre), cantavano i Green Day. Alzi la mano chi non l'ha pensato almeno una volta nella vita. Perché settembre é fatto così, o lo si ama o lo si odia. Si ricomincia a lavorare, i bambini tornano a scuola e le giornate si accorciano. Ma é anche il momento giusto per iscriversi ad un corso, iniziare a correre e regalarsi uno scrub rigenerante - con la scusa dell'abbronzatura che va via-. Soprattutto, per noi torinesi è il mese di Mito SettembreMusica, Torino Spiritualità, Cheese, Torino Danza e chi più ne ha più ne metta. C’è un risveglio culturale – che in verità non si è mai addormentato veramente, visto che anche agosto è stato bello ricco – che metterebbe allegria e voglia di fare a chiunque. Quindi: se il cambio di stagione suggerisce di prepararsi al letargo voi non gli credete e iniziate a pianificare il vostro autunno aggiungendo appuntamenti al calendario. Vi aiutiamo noi con le nostre rubriche e il programma di sala che contiene (quasi) tutti gli appuntamenti da non perdere.

"Wake me up, when september ends" (svegliami quando finisce settembre), cantavano i Green
Day. Alzi la mano chi non l'ha pensato almeno una volta nella vita.
Perché settembre é fatto così, o lo si ama o lo si odia. Si ricomincia a lavorare, i bambini tornano
a scuola e le giornate si accorciano. Ma é anche il momento giusto per iscriversi ad un corso,
iniziare a correre e regalarsi uno scrub rigenerante - con la scusa dell'abbronzatura che va via-.
Soprattutto, per noi torinesi è il mese di Mito SettembreMusica, Torino Spiritualità, Cheese,
Torino Danza e chi più ne ha più ne metta. C’è un risveglio culturale – che in verità non si è mai
addormentato veramente, visto che anche agosto è stato bello ricco – che metterebbe allegria e
voglia di fare a chiunque. Quindi: se il cambio di stagione suggerisce di prepararsi al letargo voi
non gli credete e iniziate a pianificare il vostro autunno aggiungendo appuntamenti al
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Levante è tor<strong>in</strong>ese di adozione, lavora come barista alla Drogheria <strong>in</strong><br />

piazza Vittorio. Da quest'estate la sua canzone è diventata un tormentone.<br />

Alla f<strong>in</strong>e le cose possono<br />

sempre cambiare<br />

di Irene Soave<br />

Ti amo è sempre una citazione",<br />

diceva la scrittrice Jeanette<br />

W<strong>in</strong>terson. Ma da quest'estate è<br />

diventata una citazione anche una frase<br />

ben diversa, detta (forse) anche un po'<br />

più spesso: "Che vita di m...". Il<br />

ritornello, cioè, di Alfonso, unico vero<br />

tormentone <strong>in</strong> un'estate orfana di<br />

tormentoni, passata alla radio cent<strong>in</strong>aia<br />

di volte. E proveniente da Tor<strong>in</strong>o:<br />

musica e parole sono state scritte da<br />

Claudia Lagona, <strong>in</strong> arte Levante, classe<br />

1986 e tor<strong>in</strong>ese d'adozione dal 2002<br />

(viene da Palagonìa, prov<strong>in</strong>cia di<br />

Catania). Che al boom del suo s<strong>in</strong>golo<br />

(il disco da cui è tratto, Manuale<br />

distruzione, uscirà a gennaio 2014, e a<br />

ottobre è <strong>in</strong> arrivo il secondo s<strong>in</strong>golo,<br />

Nemo) ha reagito "come se niente fosse.<br />

Cioè, non me ne sono proprio accorta".<br />

Tanto che cont<strong>in</strong>ua, come da quasi tre<br />

anni a questa parte, a lavorare come<br />

barista <strong>in</strong> uno storico locale tor<strong>in</strong>ese,<br />

la Drogheria – "ho <strong>in</strong>iziato perché<br />

dovevo pagarmi un sacco di multe,<br />

ma mi ha fatta diventare grande"<br />

– e da dietro il bancone osserva quella<br />

che ormai è diventata la sua città. "Hai<br />

letto Tor<strong>in</strong>o è casa mia, di Culicchia?<br />

Parla della Drogheria, e di quel tavolone<br />

dove gli sconosciuti si siedono l'uno<br />

accanto all'altro <strong>in</strong> pausa pranzo, e<br />

potrebbero socializzare ma non lo<br />

fanno. Lui scrive così, ma <strong>in</strong> realtà non<br />

è vero: c'è una socializzazione alla<br />

tor<strong>in</strong>ese, si ascoltano gli altri ma con<br />

discrezione, tendono l'orecchio. Non<br />

è vero che non si parlano. Forse anche<br />

<strong>in</strong> persona<br />

perché il tor<strong>in</strong>ese vero non esiste,<br />

guarda me"<br />

Tor<strong>in</strong>o ti ha adottata.<br />

Ho vissuto prima un anno a Ivrea,<br />

che comunque era una realtà<br />

mediopiccola. Qu<strong>in</strong>di niente shock.<br />

E Tor<strong>in</strong>o mi ha fatto un po' paura,<br />

ma mi è subito piaciuta. Mi piace<br />

passeggiare con la musica alle orecchie,<br />

guardando i palazzi. È una città magica.<br />

Ma nel senso della magia nera?<br />

Tor<strong>in</strong>o è famosa per questo. Ma no,<br />

per le persone. Musicalmente mi sono<br />

formata qui, nella parte più<br />

cantautorale di questa città: mai avrei<br />

immag<strong>in</strong>ato di vivere così tanto con<br />

tanti artisti che facessero cose così<br />

simili alle mie.<br />

Io avrei vissuto la musica <strong>in</strong> un modo<br />

<strong>Shop</strong> <strong>in</strong> <strong>the</strong> <strong>City</strong> | 10 . 2013 | 107

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