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Shop in the City

"Wake me up, when september ends" (svegliami quando finisce settembre), cantavano i Green Day. Alzi la mano chi non l'ha pensato almeno una volta nella vita. Perché settembre é fatto così, o lo si ama o lo si odia. Si ricomincia a lavorare, i bambini tornano a scuola e le giornate si accorciano. Ma é anche il momento giusto per iscriversi ad un corso, iniziare a correre e regalarsi uno scrub rigenerante - con la scusa dell'abbronzatura che va via-. Soprattutto, per noi torinesi è il mese di Mito SettembreMusica, Torino Spiritualità, Cheese, Torino Danza e chi più ne ha più ne metta. C’è un risveglio culturale – che in verità non si è mai addormentato veramente, visto che anche agosto è stato bello ricco – che metterebbe allegria e voglia di fare a chiunque. Quindi: se il cambio di stagione suggerisce di prepararsi al letargo voi non gli credete e iniziate a pianificare il vostro autunno aggiungendo appuntamenti al calendario. Vi aiutiamo noi con le nostre rubriche e il programma di sala che contiene (quasi) tutti gli appuntamenti da non perdere.

"Wake me up, when september ends" (svegliami quando finisce settembre), cantavano i Green
Day. Alzi la mano chi non l'ha pensato almeno una volta nella vita.
Perché settembre é fatto così, o lo si ama o lo si odia. Si ricomincia a lavorare, i bambini tornano
a scuola e le giornate si accorciano. Ma é anche il momento giusto per iscriversi ad un corso,
iniziare a correre e regalarsi uno scrub rigenerante - con la scusa dell'abbronzatura che va via-.
Soprattutto, per noi torinesi è il mese di Mito SettembreMusica, Torino Spiritualità, Cheese,
Torino Danza e chi più ne ha più ne metta. C’è un risveglio culturale – che in verità non si è mai
addormentato veramente, visto che anche agosto è stato bello ricco – che metterebbe allegria e
voglia di fare a chiunque. Quindi: se il cambio di stagione suggerisce di prepararsi al letargo voi
non gli credete e iniziate a pianificare il vostro autunno aggiungendo appuntamenti al
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attraverso il Master dei talenti della<br />

Società Civile della Fondazione Crt e<br />

realizzato da Stefano Olivari <strong>in</strong> qualità di<br />

paesaggista, <strong>in</strong>sieme alla Cooperativa<br />

Biloba, il progetto vuole capire e<br />

<strong>in</strong>terrogarsi sulle trasformazioni<br />

dell’area. “Il nostro ruolo è stato quello di<br />

facilitatori – spiega Stefano Olivari-. Per<br />

capire che cosa fosse meglio fare rispetto<br />

a quell’area abbiamo pensato che la cosa<br />

migliore da fare fosse quella di<br />

condividere la condizione di ortolani<br />

<strong>in</strong>iziando da quella dell’abusivismo (nel<br />

parco del Sangone ci sono ancora molti<br />

orti abusivi ndr)”. Per prima cosa, qu<strong>in</strong>di<br />

hanno occupato un orto abusivo e lo<br />

hanno trasformato <strong>in</strong> orto collettivo.<br />

Poi hanno <strong>in</strong>iziato a co<strong>in</strong>volgere le scuole<br />

di quartiere, valorizzando le competenze<br />

degli ortolani presenti. Il gruppo di<br />

lavoro ha <strong>in</strong>segnato ai contad<strong>in</strong>i,<br />

attraverso il buon esempio, a togliere<br />

le rec<strong>in</strong>zioni ai propri orti e a coltivare<br />

anche le zone ‘condivise’. Ha <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />

somm<strong>in</strong>istrato questionari per trovare<br />

delle soluzioni da poi presentare a<br />

settembre all’amm<strong>in</strong>istrazione pubblica.<br />

“L’idea - cont<strong>in</strong>ua Olivari - è di creare un<br />

parco agricolo del Sangone che contenga<br />

al suo <strong>in</strong>terno diverse realtà: dagli orti<br />

regolamentati che possono essere<br />

migliorati, a quelli abusi che possono<br />

essere riconvertiti, dalla riqualificazione<br />

delle sponde fluviali a quella del Parco<br />

Piemonte”. Ed è proprio relativo al Parco<br />

Piemonte il nuovo progetto Orti<br />

Generali, realizzato da Stefano Olivari e<br />

f<strong>in</strong>anziato dal bando Miur per la social<br />

<strong>in</strong>novation rivolto a giovani under 30.<br />

“Il progetto – spiega Olivari - è<br />

composto da due parti. La prima fase<br />

sperimentale della durata di due anni ha<br />

l’obiettivo di creare uno spazio legato<br />

all’agricoltura: orti (<strong>in</strong>dividuali, collettivi<br />

e didattici), spazi di agricoltura sociale,<br />

aree di fruizione, vendita dei prodotti e<br />

spazi ricreativi per i consumo di cibo.<br />

Dopo due anni partirà la fase di impresa”.<br />

www.miraorti.com<br />

Parco Dora<br />

Da marzo a luglio di quest’anno<br />

nell’affasc<strong>in</strong>ante cornice dell’hortus<br />

conclusus nel Parco Dora sono stati<br />

coltivati degli orti <strong>in</strong> cassone. “Abbiamo<br />

organizzato <strong>in</strong>sieme a Miraorti – spiega<br />

Sandra Giann<strong>in</strong>i del Comitato Parco<br />

Dora – una serie di <strong>in</strong>contri teorici e<br />

Orti a Tor<strong>in</strong>o<br />

green<br />

110 orti al parco Piemonte (Sangone)<br />

173 al parco Stura<br />

54 al Meis<strong>in</strong>o<br />

70 sparsi <strong>in</strong> città, realizzati con le<br />

urbanizzazioni secondarie<br />

Tor<strong>in</strong>o città da coltivare<br />

Tor<strong>in</strong>o Città da Coltivare è il progetto<br />

lanciato dall’assessore all’ambiente<br />

Enzo Lavolta approvato il 5 marzo<br />

2012, per la promozione<br />

dell’agricoltura <strong>in</strong> Città: coltivazioni<br />

sostenibili e <strong>in</strong>dirizzate al concetto di<br />

“catena corta”, agricoltura sociale,<br />

l’orticoltura <strong>in</strong>dividuale o collettiva,<br />

l’agriturismo, la forestazione urbana.<br />

Il comitato Parco Dora<br />

Il Comitato Parco Dora nasce<br />

nel 2006 per accompagnare la<br />

trasformazione dell’area di sp<strong>in</strong>a tre<br />

con attività di comunicazione<br />

e di accompagnamento sociale.<br />

Si colloca all’<strong>in</strong>terno delle politiche<br />

di rigenerazione urbana della città<br />

di Tor<strong>in</strong>o. Con l’apertura del parco<br />

il lavoro si è concentrato sul parco<br />

e la gestione delle attività che lì si<br />

svolgono.<br />

<strong>Shop</strong> <strong>in</strong> <strong>the</strong> <strong>City</strong> | 10 . 2013 | 59

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