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Shop in the City

"Wake me up, when september ends" (svegliami quando finisce settembre), cantavano i Green Day. Alzi la mano chi non l'ha pensato almeno una volta nella vita. Perché settembre é fatto così, o lo si ama o lo si odia. Si ricomincia a lavorare, i bambini tornano a scuola e le giornate si accorciano. Ma é anche il momento giusto per iscriversi ad un corso, iniziare a correre e regalarsi uno scrub rigenerante - con la scusa dell'abbronzatura che va via-. Soprattutto, per noi torinesi è il mese di Mito SettembreMusica, Torino Spiritualità, Cheese, Torino Danza e chi più ne ha più ne metta. C’è un risveglio culturale – che in verità non si è mai addormentato veramente, visto che anche agosto è stato bello ricco – che metterebbe allegria e voglia di fare a chiunque. Quindi: se il cambio di stagione suggerisce di prepararsi al letargo voi non gli credete e iniziate a pianificare il vostro autunno aggiungendo appuntamenti al calendario. Vi aiutiamo noi con le nostre rubriche e il programma di sala che contiene (quasi) tutti gli appuntamenti da non perdere.

"Wake me up, when september ends" (svegliami quando finisce settembre), cantavano i Green
Day. Alzi la mano chi non l'ha pensato almeno una volta nella vita.
Perché settembre é fatto così, o lo si ama o lo si odia. Si ricomincia a lavorare, i bambini tornano
a scuola e le giornate si accorciano. Ma é anche il momento giusto per iscriversi ad un corso,
iniziare a correre e regalarsi uno scrub rigenerante - con la scusa dell'abbronzatura che va via-.
Soprattutto, per noi torinesi è il mese di Mito SettembreMusica, Torino Spiritualità, Cheese,
Torino Danza e chi più ne ha più ne metta. C’è un risveglio culturale – che in verità non si è mai
addormentato veramente, visto che anche agosto è stato bello ricco – che metterebbe allegria e
voglia di fare a chiunque. Quindi: se il cambio di stagione suggerisce di prepararsi al letargo voi
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4 passi<br />

Tra sacro e profano<br />

Non è solo la Gran Madre a destare<br />

l’<strong>in</strong>teresse dei più curiosi. Che il<br />

Sacro Graal sia proprio sotto la<br />

chiesa o ne <strong>in</strong>dichi semplicemente la<br />

direzione, tutta la zona oggi raccolta<br />

sotto il nome Borgo Po è co<strong>in</strong>volta<br />

nella Tor<strong>in</strong>o magica, quella<br />

particolare rappresentazione della<br />

nostra città che la vuole<br />

protagonista <strong>in</strong>sieme a Lione e<br />

Praga (secondo una tradizione) o<br />

San Francisco e Londra (secondo<br />

un’altra tradizione) di alcune<br />

triangolazioni legate sia alla magia<br />

bianca che a quella nera. Se i<br />

particolari legati a questa<br />

rappresentazione possono essere<br />

<strong>in</strong>certi e dubbiosi, è <strong>in</strong>vece una<br />

certezza il fatto che nella zona della<br />

Gran Madre si siano verificati eventi<br />

misteriosi: una leggenda vuole che<br />

nella prima pietra del pilone centrale<br />

del ponte Vittorio Emanuele I sia<br />

conservato un tesoro composto da<br />

88 monete d’oro e un metro l<strong>in</strong>eare<br />

d’argento, probabilmente messo qui<br />

dai francesi come<br />

commemorazione; un’altra, <strong>in</strong>vece,<br />

parla di l<strong>in</strong>gue di fuoco miracolose<br />

che nel 1640 protessero le ostie<br />

consacrate e il tabernacolo del<br />

convento dei Cappucc<strong>in</strong>i durante un<br />

saccheggio di soldati; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e – ma<br />

questa non è affatto una leggenda –<br />

Dario Argento scelse proprio il<br />

convento di Villa Scott, <strong>in</strong> corso<br />

Lanza, per girare alcune riprese del<br />

famoso Profondo Rosso e la fece così<br />

diventare “la villa del bamb<strong>in</strong>o<br />

urlante”.<br />

90 | 10 . 2013 | <strong>Shop</strong> <strong>in</strong> <strong>the</strong> <strong>City</strong><br />

. 04<br />

bassorilievi <strong>in</strong>terni raffigurano le tappe<br />

fondamentali della vita di Maria,<br />

Natività, Presentazione al Tempio,<br />

Sposalizio, Incoronazione), dall’altro si<br />

dice che proprio da qui sia possibile<br />

mettersi sulle tracce del Sacro Graal,<br />

seguendo la traiettoria dello sguardo<br />

della statua della Fede, proprio quella<br />

che <strong>in</strong>nalza al cielo, stretta nella sua<br />

mano, una coppa dalle somiglianze<br />

<strong>in</strong>quietanti. Allo stesso modo, c’è una<br />

certa tradizione che fa risalire la<br />

costruzione orig<strong>in</strong>aria della chiesa<br />

all’antichità romana o addirittura egizia,<br />

sostenendo che proprio dove ora c’è la<br />

Gran Madre ci sarebbe stato un grande<br />

e importante tempio dedicato a Iside.<br />

Dove si fermi la verità e dove<br />

<strong>in</strong>izi la leggenda è poco chiaro.<br />

Quello che senza dubbio non può<br />

essere messo <strong>in</strong> discussione è, tuttavia,<br />

l’atmosfera unica che la Gran Madre<br />

crea <strong>in</strong>sieme agli altri due gioielli della<br />

zona: il Monte dei Cappucc<strong>in</strong>i e Villa<br />

della Reg<strong>in</strong>a. Il primo, raggiungibile a<br />

piedi <strong>in</strong> soli qu<strong>in</strong>dici m<strong>in</strong>uti dalla piazza<br />

da dove ora la passeggiata è ripresa,<br />

ospita un convento, il Museo della<br />

Montagna e una delle viste più<br />

spettacolari di Tor<strong>in</strong>o e dell’arco alp<strong>in</strong>o<br />

che la abbraccia. La seconda,<br />

. 05<br />

patrimonio mondiale dell’Unesco, fa<br />

parte delle residenze sabaude ed è<br />

chiamata così perché ha ospitato le<br />

consorti di due Re di Sardegna, Anna<br />

Maria di Orléans e Maria Antonia<br />

Ferd<strong>in</strong>anda di Spagna. Dopo una<br />

ristrutturazione che l’ha resa ancora più<br />

bella e che si è conclusa da poco, la<br />

residenza colpisce per la meravigliosa<br />

struttura seicentesca e per i grandi<br />

giard<strong>in</strong>i ad anfiteatro del retro.<br />

Facendo tappa all’ormai<br />

conosciutissimo Gran Bar per<br />

una merenda o <strong>in</strong> uno dei<br />

ristoranti storici ai piedi della<br />

coll<strong>in</strong>a per un ristoro un po’ più<br />

sostanzioso, la passeggiata di Borgo Po,<br />

una volta esplorati i tre gioielli<br />

architettonici, cont<strong>in</strong>ua su e giù per le<br />

vie silenziose e raff<strong>in</strong>ate che portano<br />

nella parte più alta del territorio: strade<br />

come via Monferrato, via Lanfranchi,<br />

via Villa della Reg<strong>in</strong>a e via Santorre di<br />

Santarosa fanno paragonare Tor<strong>in</strong>o a<br />

Parigi e piazza della Gran Madre place<br />

Sa<strong>in</strong>t Michel. Contribuiscono senz’altro<br />

alla somiglianza parig<strong>in</strong>a le ville e i<br />

palazzi residenziali, famosi per i prezzi<br />

d’acquisto stellari e i costosissimi<br />

sistemi d’antifurto, ma anche quell’aria<br />

romantica e un po’ misteriosa del<br />

reticolo urbano, ideale per chi ha<br />

bisogno di staccarsi dalla frenesia della<br />

città e andare alla ricerca di tesori<br />

nascosti.

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