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Shop in the City

"Wake me up, when september ends" (svegliami quando finisce settembre), cantavano i Green Day. Alzi la mano chi non l'ha pensato almeno una volta nella vita. Perché settembre é fatto così, o lo si ama o lo si odia. Si ricomincia a lavorare, i bambini tornano a scuola e le giornate si accorciano. Ma é anche il momento giusto per iscriversi ad un corso, iniziare a correre e regalarsi uno scrub rigenerante - con la scusa dell'abbronzatura che va via-. Soprattutto, per noi torinesi è il mese di Mito SettembreMusica, Torino Spiritualità, Cheese, Torino Danza e chi più ne ha più ne metta. C’è un risveglio culturale – che in verità non si è mai addormentato veramente, visto che anche agosto è stato bello ricco – che metterebbe allegria e voglia di fare a chiunque. Quindi: se il cambio di stagione suggerisce di prepararsi al letargo voi non gli credete e iniziate a pianificare il vostro autunno aggiungendo appuntamenti al calendario. Vi aiutiamo noi con le nostre rubriche e il programma di sala che contiene (quasi) tutti gli appuntamenti da non perdere.

"Wake me up, when september ends" (svegliami quando finisce settembre), cantavano i Green
Day. Alzi la mano chi non l'ha pensato almeno una volta nella vita.
Perché settembre é fatto così, o lo si ama o lo si odia. Si ricomincia a lavorare, i bambini tornano
a scuola e le giornate si accorciano. Ma é anche il momento giusto per iscriversi ad un corso,
iniziare a correre e regalarsi uno scrub rigenerante - con la scusa dell'abbronzatura che va via-.
Soprattutto, per noi torinesi è il mese di Mito SettembreMusica, Torino Spiritualità, Cheese,
Torino Danza e chi più ne ha più ne metta. C’è un risveglio culturale – che in verità non si è mai
addormentato veramente, visto che anche agosto è stato bello ricco – che metterebbe allegria e
voglia di fare a chiunque. Quindi: se il cambio di stagione suggerisce di prepararsi al letargo voi
non gli credete e iniziate a pianificare il vostro autunno aggiungendo appuntamenti al
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green<br />

pratici per <strong>in</strong>segnare a coltivare”. I 15<br />

cassoni sono stati <strong>in</strong>seriti all’<strong>in</strong>terno<br />

dell’hortus conclusus, un giard<strong>in</strong>o a<br />

cielo aperto ricavato all’<strong>in</strong>terno di un<br />

ex capannone <strong>in</strong>dustriale <strong>in</strong> via None.<br />

“A dicembre 2012 abbiamo lanciato<br />

il progetto - cont<strong>in</strong>ua Giann<strong>in</strong>i - anche<br />

grazie al Centro Commerciale Parco<br />

Dora ci aveva lasciato uno spazio per<br />

raccontare l’<strong>in</strong>iziativa. Sono arrivate<br />

tante adesioni ma abbiamo potuto<br />

accontentare i primi 50, di età compresa<br />

dai 10 ai 65 anni”. L’<strong>in</strong>iziativa è piaciuta<br />

tantissimo e i ‘nuovi’ contad<strong>in</strong>i hanno<br />

chiesto di cont<strong>in</strong>uare il progetto anche<br />

dopo l’estate.<br />

www.comune.tor<strong>in</strong>o.it/<br />

comitatoparcodora<br />

Bunker<br />

Tra i progetti del centro culturale<br />

Bunker, realizzato dall’associazione<br />

Urbe Rigenerazione urbana <strong>in</strong> una<br />

fabbrica recuperata e trasformata<br />

dell'area dell’ex stabilimento SICMA<br />

(Società Italiana di Costruzioni Molle<br />

e Aff<strong>in</strong>i) <strong>in</strong> via Pagan<strong>in</strong>i 0/200 a Tor<strong>in</strong>o<br />

c’è anche quella di coltivare degli orti.<br />

“L'idea di realizzare degli orti – spiega<br />

Eugenio Dragoni dell’associazione Urbe<br />

Rigenerazione Urbana - nasce nell’estate<br />

2012 dalla disponibilità di una ampia<br />

area di terreno libero da edifici<br />

all'<strong>in</strong>terno della piastra <strong>in</strong>dustriale.<br />

Il terreno, non edificato ma coperto<br />

60 | 10 . 2013 | <strong>Shop</strong> <strong>in</strong> <strong>the</strong> <strong>City</strong><br />

A S<strong>in</strong>istra una delle<br />

bacheche <strong>in</strong>formative del<br />

progetto Miraorti, sotto<br />

alcune verdure degli orti<br />

del Bunker.<br />

da uno strato di macerie, era perfetto<br />

e i tema degli orti urbani era già<br />

presente nei progetti della nostra<br />

associazione”. Gli orti sono curati dalle<br />

persone che ne hanno avuto<br />

l'assegnazione temporanea, compresa<br />

la gestione degli spazi comuni dove ci<br />

sono l'area della sem<strong>in</strong>a, l'area barbecue<br />

e il ricovero degli attrezzi. C’è un'area<br />

coltivata comune, una sorta di “orto<br />

condiviso” dove le persone più <strong>in</strong>esperte<br />

possono provare a fare i contad<strong>in</strong>i senza<br />

doversi impegnare <strong>in</strong> un vero e proprio<br />

appezzamento. “All'<strong>in</strong>terno degli orti del<br />

Bunker - spiega Dragoni - è consentita<br />

la coltivazione di fiori, ortaggi e piccoli<br />

frutti. Si è scelto di non piantare alberi<br />

da frutto per una questione di rispetto<br />

verso le piante stesse. Data la natura<br />

temporanea del progetto, che<br />

attualmente stimiamo a tre o quattro<br />

anni, sarebbe un peccato impiantare<br />

un pesco, un albicocco o un melo, che<br />

impiegano appunto qualche anno per<br />

adattarsi alla nuova sede e <strong>in</strong>iziare a<br />

fruttificare”. L'assegnazione degli orti<br />

è libera e aperta a tutti, a s<strong>in</strong>gole<br />

persone, a gruppi, ad associazioni<br />

e ad altri soggetti, senza limiti di età<br />

o residenza o reddito.<br />

Il progetto è naturalmente <strong>in</strong><br />

evoluzione, da qualche tempo ci sono<br />

anche alcune arnie gestite dal Progetto<br />

Urbees, <strong>in</strong>iziativa che si propone di<br />

re<strong>in</strong>trodurre l'allevamento delle api<br />

<strong>in</strong> ambiente urbano. Instancabili<br />

lavoratrici, oltre a produrre il miele<br />

le api aiutano gli orti nella fase di<br />

impoll<strong>in</strong>azione e qu<strong>in</strong>di di produzione,<br />

e sono anche un efficientissimo<br />

strumento di analisi ambientale.<br />

Per visitare gli orti scrivere a<br />

natura@variantebunker.com<br />

www.facebook.com/bunkertor<strong>in</strong>o<br />

Agritor<strong>in</strong>o<br />

Nato a marzo il progetto Agritor<strong>in</strong>o<br />

vuole affidare le terre abbandonate<br />

o sottoutilizzate ai “nuovi” agricoltori<br />

del 2013 (giovani e disoccupati), formati<br />

secondo i criteri di un’agricoltura<br />

ecosostenibile con l’obiettivo di offrire<br />

un reddito equo a chi le coltiva,<br />

garantire un prezzo etico a comunità<br />

e famiglie <strong>in</strong> difficoltà e mettere a<br />

disposizione di tutti i consumatori<br />

prodotti sani e di qualità a prezzi<br />

contenuti. Il progetto unisce i grandi<br />

nomi della solidarietà cittad<strong>in</strong>a: Sermig,<br />

Cottolengo, Congregazione Salesiana,<br />

Padri Somaschi, PerMicro e Piazza dei<br />

Mestieri. I nuovi contad<strong>in</strong>i possono<br />

contare già su terreni concessi <strong>in</strong><br />

comodato <strong>in</strong> località Cumiana e<br />

Caramagna a cui si sono stati da poco<br />

aggiunti quattro lotti di terreno a<br />

Piossasco. Altri terreni saranno<br />

concessi a <strong>in</strong>izio novembre <strong>in</strong> comodato<br />

gratuito da privati, o dagli stessi enti che<br />

hanno formato il comitato.

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