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Approccio Computazionale alla Nanomineralogia

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CAPITOLO 3. SPAZIO DI FOCK E SECONDA QUANTIZZAZIONE 35<br />

Gli operatori monoelettronici di nostro interesse sono sempre della forma ˆF = ∑ ˆF i<br />

(i),<br />

vale a dire: sono sempre somme di operatori monoelettronici, ognuno dei quali agisce su<br />

un elettrone specifico. Nella rappresentazione di Schrödinger, l’azione di F S su un detor<br />

Ψ 1···N = √ N!ÂΦ 1···N, essendo Φ 1···N il prodotto di Hartree ψ 1 (x 1 ) · · · ψ N (x N ), è data da<br />

F S Ψ 1···N = √ N!F S Â<br />

= √ N! ∑ i<br />

N∏<br />

ψ j (x j ) = √ N!<br />

j=1<br />

∑<br />

N∏<br />

F ki Âψ k (x i )<br />

k<br />

N∑ N∏<br />

 ψ j (x j )F S (i)ψ i (x i ) =<br />

i=1<br />

j≠i<br />

j≠i<br />

ψ j (x j ) = ∑ i<br />

∑<br />

F ki Ψ 1···k···N (3.14)<br />

dove si è sfruttata la commutabilità dell’antisimmetrizzatore  con gli operatori monoelettronici<br />

F S (i) e il fatto che, in generale, il risultato dell’applicazione di F su uno stato rappresentato<br />

da ψ i è un nuovo stato rappresentabile come combinazione lineare delle stesse funzioni ψ k . Si<br />

noti che nella (3.14) la sommatoria su i è sugli N elettroni, mentre quella su k non è limitata<br />

superiormente (almeno, se l’insieme {ψ i } non è finito).<br />

Si verifica facilmente che i coefficienti F ki sono gli elementi di matrice:<br />

F ki = 〈1 · · · k · · · N|F S (i)|1 · · · i · · · N〉 (3.15)<br />

dove la scrittura |1 · · · N〉 indica il detor costruito con gli spin-orbitali (1, . . . , N).<br />

Nello spazio di Fock, il vettore |1 · · · k · · · N〉, corrispondente al detor Ψ 1···k···N , si può ottenere<br />

dal vettore |1 · · · i · · · N〉 attraverso l’applicazione dell’operatore a † k a i che distrugge un<br />

elettrone nello spin-orbitale ψ i e crea un elettrone nello spin-orbitale ψ k :<br />

|1 · · · k · · · N〉 = a † k a i|1 · · · i · · · N〉 (3.16)<br />

quindi, indicando con F F la rappresentazione di ˆF nello spazio di Fock, in corrispondenza<br />

della (3.14) troviamo un’equazione:<br />

F F |1 · · · N〉 = ∑ ∑<br />

F ki a † k a i|1 · · · N〉 (3.17)<br />

i<br />

La sommatoria su i nella (3.17) può formalmente essere estesa all’infinito (l’indice i può quindi<br />

variare su tutti i valori assunti dall’indice k) perchè per ogni valore di i > N l’operatore<br />

distruzione a i applicato al vettore |1 · · · N〉 produce un risultato nullo (infatti, se i > N, lo<br />

spin-orbitale ψ i non è occupato in |1 · · · N〉). In definitiva, dovendo la (3.17) valere per un<br />

detor qualunque, rinominando gli indici, si ha:<br />

k<br />

k<br />

F F = ∑ i,j<br />

F ij a † i a j (3.18)<br />

Veniamo ora al caso degli operatori bielettronici del tipo B = ∑ i,j≠i<br />

B(i, j). L’effetto

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