Approccio Computazionale alla Nanomineralogia
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CAPITOLO 1. PREMESSE FISICO-MATEMATICHE 7<br />
tali posizioni possono variare con continuità in un dato intervallo. Essendo la posizione di un<br />
oggetto un’osservabile, detto |r〉 il generico autostato dell’operatore posizione ˆr [r è l’insieme<br />
delle tre coordinate spaziali (x, y, z)], per cui ˆr|r〉 = r|r〉, un qualunque stato B potrà essere<br />
rappresentato dai coefficienti c(r) = 〈r|B〉 i quali, essendo le coordinate r variabili con continuità,<br />
sono in realtà delle funzioni delle stesse. Al variare di r, il ket |r〉 (o il bra 〈r|) descrive<br />
tutti i possibili autovettori di ˆr e c(r) rappresenta l’intero insieme dei coefficienti che esprimono<br />
|B〉 in funzione di |r〉. La funzione c(r) dunque è la rappresentazione di |B〉 nello spazio<br />
delle coordinate (rappresentazione di Schrödinger) ed è normalmente indicata con il simbolo<br />
ψ(r) (funzione d’onda). Quanto detto a proposito dei c i , in merito <strong>alla</strong> loro interpretazione in<br />
termini di ampiezze di probabilità, si traspone facilmente al caso degli autovalori continui: la<br />
funzione ψ(r) è l’ampiezza di probabilità che la misura della posizione di un oggetto dia come<br />
risultato r. La corrispondente densità di probabilità nel punto r è |ψ(r)| 2 , mentre la probabilità<br />
che la misura posizionale dia un valore compreso nell’intervallo infinitesimo dr è |ψ(r)| 2 dr.<br />
Nel caso di autovettori continui, la condizione di completezza (1.23) viene conveniente<br />
espressa da<br />
∫<br />
|r〉dr〈r| = 1 (1.25)<br />
dove la sommatoria (discreta) sugli autostati è stata sostituita da un integrale (sommatoria<br />
continua) sugli stessi. Risulta:<br />
∫<br />
∫<br />
|B〉 = 1 |B〉 = |r〉dr〈r|B〉 = |r〉dr ψ B (r) (1.26)<br />
La rappresentazione di B in un altro sistema di riferimento r ′ sarà allora facilmente ottenibile<br />
d<strong>alla</strong> (1.26):<br />
∫<br />
ψ B (r ′ ) = 〈r ′ |r〉dr ψ B (r) (1.27)<br />
ammesso di conoscere la funzione di trasformazione 〈r ′ |r〉.<br />
Se |A〉 è un ket normalizzato che descrive lo stato di una particella, 〈A|A〉 = 1. Nella<br />
rappresentazione di Schrödinger, per la condizione di completezza, si ha allora:<br />
∫<br />
∫<br />
∫<br />
〈A|A〉 = 1 = 〈A|1|A〉 = 〈A|r〉dr〈r|A〉 = dr ψ(r)ψ(r) = dr |ψ(r)| 2 (1.28)<br />
Vale a dire: l’integrale su tutto lo spazio della probabilità di trovare la particella in una qualche<br />
posizione r vale 1. Diviene così evidente la necessità di usare funzioni d’onda normalizzate:<br />
poiché deve essere certa la probabilità di trovare la particella in qualche punto dello spazio,<br />
la somma (integrale) delle probabilità su tutte le possibili posizioni deve essere 1 (1 è, per<br />
definizione, la probabilità dell’evento certo).<br />
Anche gli operatori possono essere rappresentati nello spazio base degli autovettori di una<br />
qualche variabile dinamica. Con riferimento al caso discreto e finito, sia ˆF un operatore e sia<br />
{|A i 〉} i=1,n un insieme completo (e finito) di vettori; l’insieme dei numeri f ij = 〈A i | ˆF |A j 〉<br />
costituisce la corrispondente rappresentazione di ˆF . Gli fij possono essere organizzati nella