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Approccio Computazionale alla Nanomineralogia

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CAPITOLO 1. PREMESSE FISICO-MATEMATICHE 5<br />

Vediamo ancora una proprietà riguardante il coniugato Hermitiano del prodotto di due operatori<br />

ˆF e Ĝ; posti ˆF |A〉 = |B〉 e Ĝ † |C〉 = |D〉, si ha:<br />

Allora,<br />

〈B|D〉 = 〈A| ˆF † Ĝ † |C〉 = 〈D|B〉 = 〈C|Ĝ ˆF |A〉 = 〈A|(Ĝ ˆF ) † |C〉 (1.17)<br />

(Ĝ ˆF ) † = ˆF † Ĝ † (1.18)<br />

dove si è sfruttato il fatto che, per un qualunque operatore Ĝ, (Ĝ† ) † = Ĝ. In una sezione successiva<br />

si vedrà che il prodotto di operatori non è in generale commutativo ( ˆF Ĝ ≠ Ĝ ˆF ) e conta<br />

quindi l’ordine con cui i prodotti sono effettuati. La (1.18) dice che il coniugato Hermitiano<br />

del prodotto di due operatori è uguale al prodotto in ordine inverso dei coniugati Hermitiani<br />

degli stessi.<br />

1.3 Misure<br />

Si assume che il risultato della misura dell’osservabile F su un sistema che si trovi in un<br />

autostato di ˆF sia l’autovalore corrispondente a quell’autostato (o meglio, corrispondente all’autovettore<br />

associato a quell’autostato). Dunque, se vale ˆF |A〉 = a|A〉, a è il risultato della<br />

misura di F quando il sistema si trovi nello stato A descritto da |A〉. Se A è normalizzato,<br />

a = 〈A| ˆF |A〉.<br />

Se il sistema si trova in uno stato B che non è autostato di F , si assume comunque che il<br />

risultato della misura di F sia uno dei possibili autovalori di ˆF . Non è dato tuttavia conoscere<br />

con certezza quale tra gli autovalori di ˆF sia il risultato di una singola misura: è noto che<br />

la misura non potrà fornire che uno degli autovalori di ˆF , ma non si sa quale di questi. Si<br />

assume pure che il valore 〈B| ˆF |B〉 sia il valor medio di un gran numero di misure della stessa<br />

osservabile su sistemi identici (e non più misure ripetute della stessa osservabile sullo stesso<br />

sistema). Inoltre, per continuità fisica, la misura di un’osservabile F compiuta una seconda<br />

volta sullo stesso sistema deve dare lo stesso valore ottenuto con la prima misura. Sia a il<br />

risultato della prima misura di F su un sistema che si trova in uno stato B che non è autostato<br />

di F : sappiamo che a deve essere un autovalore di F ; ora, se ripetiamo la misura una seconda<br />

volta, per la continuità fisica di cui sopra, sappiamo che il risultato deve essere certamente a:<br />

questo vuol dire che, per la seconda misura, il sistema dove trovarsi in quell’autostato (A) di<br />

F associato all’autovalore a. Ma allora la prima misura ha causato la transizione del sistema<br />

dallo stato B allo stato A (collasso della funzione d’onda).<br />

Poiché la misura di un’osservabile F su un qualunque stato B causa la transizione da B<br />

a un autostato A di F , si ammette che B (qualunque esso sia) sia sempre esprimibile come<br />

sovrapposizione di un certo numero di autostati di F ; la misura avrebbe l’effetto di proiettare<br />

lo stato B su uno degli stati base da cui è composto. In formule:<br />

|B〉 = c 1 |A 1 〉 + · · · + c n |A n 〉 ≡ ∑<br />

c i |A i 〉 (1.19)<br />

i=1,n<br />

〈B| ˆF |B〉 = ∑ i,j<br />

c i c j 〈A i | ˆF |A j 〉 = ∑ i,j<br />

c i c j a j 〈A i |A j 〉 = ∑ i,j<br />

c i c j a j δ ij = ∑ j<br />

|c j | 2 a j (1.20)

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