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APPUNTI DI MICROBIOLOGIA - Istituto Comprensivo "G. Palatucci"

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Giordano Perin; microbiologia 6: le analisi microbiologiche<br />

determina quale delle tre specie sia coinvolta nella infezione.<br />

si tratta di una procedura MOLTO COSTOSA e non si esegue quasi mai, nella realtà<br />

laboratoristica, infatti, si cerca di utilizzare un metodo lievemente diverso:<br />

si inseriscono degli anticorpi MA NON FLUORESCEINATI nei campioni<br />

preparati in modo analogo al caso precedente.<br />

si lavano i campioni come in precedenza.<br />

si inseriscono degli anticorpi anti anticorpo FLUORESCEINATI nei tre campioni.<br />

si lascia agire e si lavano i campioni; come in precedenza:<br />

l'anticorpo che ha trovato il suo substrato permane in loco.<br />

l'anticorpo che non trova il suo substrato viene lavato via.<br />

È facile in questo modo identificare il campione che presenta anticorpi<br />

attivi.<br />

A livello di costo questa tecnica è molto vantaggiosa, in particolare:<br />

• consente di conservare un unico anticorpo fluoresceinato in laboratorio.<br />

• La fluorescina decade nel tempo, di conseguenza una fluoresceinazione di<br />

anticorpi per malattie rare sarebbe futile.<br />

NELLA ANALISI IN<strong>DI</strong>RETTA:<br />

è possibile identificare la presenza di anticorpi in un campione in questo modo:<br />

si acquistano dei vetrini modificati di modo da poter ospitare dei pozzetti<br />

disposi in due file da cinque e sul fondo di ciascuno di essi si pone il<br />

patogeno specifico.<br />

si aggiunge il siero del paziente diluito in modo sempre più consistente nei<br />

diversi pozzetti.<br />

a questo punto è possibile analizzare la presenza nel campione di IgG o IgM<br />

per quel dato antigene:<br />

in una serie di pozzetti inserisco anticorpi anti IgG.<br />

Nella seconda serie di pozzetti inserisco anticorpi anti IgM.<br />

se il paziente è negativo in entrambe le file, allora non è infetto né lo è stato;<br />

in caso contrario:<br />

se positivo per le IgG gli anticorpi sono formati e l'infezione è quasi<br />

certamente debellata.<br />

se positivo per le IgM l'infezione è in corso ed è necessario agire.<br />

questo tipo di prova si utilizza soprattutto per PATOLOGIE PERICOLOSE DURANTE LA<br />

GRAVIDANZA: è possibile infatti determinare con certezza se una infezione<br />

pericolosa sia in atto o sia trascorsa o non sia mai avvenuta.<br />

ALTERNATIVAMENTE ALLA FLORESCINA, piuttosto costosa, si possono UTILIZZARE<br />

ALTRI METO<strong>DI</strong> PER MARCARE GLI ANTICORPI, per esempio:<br />

ELISA enzime linked immunosolvent assey.<br />

EIA enzime immuno assay.<br />

RIA radioimmunoassey.<br />

MOLECOLE ENZIMATICHE: i metodi precedentemente descritti prevedono la<br />

marcatura diretta dell'anticorpo, è possibile anche marcare l'anticorpo con<br />

una molecola enzimatica la cui azione produca un risultato visibile: se<br />

l'anticorpo trova il suo antigene e permane in loco anche a seguito di<br />

lavaggi, è possibile individuarlo inserendo il substrato della molecola<br />

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