Relazione opinione studenti a.a. 2005-06 - Università di Bologna
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Incidenza<br />
se<strong>di</strong><br />
decentrate<br />
Incidenza<br />
schede<br />
iscritti al 1°<br />
anno<br />
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA’ DI BOLOGNA<br />
NUCLEO DI VALUTAZIONE DI ATENEO<br />
23% 19% 22% 22% 25% 29% 26% 24% 24% 24%<br />
fra<br />
30% 31% 28% 33% 30% 33% 36% 34% 34% 32%<br />
A livello <strong>di</strong> Ateneo, la maggioranza delle schede sono state compilate da <strong>studenti</strong> iscritti ai primi due<br />
anni <strong>di</strong> corso (31,9% al primo anno, 23,7% al secondo). La quota <strong>di</strong> schede <strong>di</strong>minuisce mano a mano<br />
che si passa agli anni <strong>di</strong> corso successivi. A livello <strong>di</strong> Ateneo, il 4,9% delle schede è stato compilato<br />
da <strong>studenti</strong> fuori corso (la percentuale reale potrebbe essere leggermente più alta, giacché il 2,7% dei<br />
partecipanti non ha in<strong>di</strong>cato il proprio status, ed è probabile che una parte <strong>di</strong> questi siano fuori<br />
corso) 8 . Poco più <strong>di</strong> un partecipante su 100, infine, era uno studente straniero presente nell’Ateneo<br />
grazie a programmi <strong>di</strong> scambi con l’estero.<br />
Benché non sia possibile risalire dal numero <strong>di</strong> schede compilate al numero preciso <strong>di</strong> <strong>studenti</strong> che<br />
hanno compilato almeno una scheda (e, per estensione, al numero <strong>di</strong> <strong>studenti</strong> frequentanti: ma ve<strong>di</strong><br />
oltre), vi sono buoni motivi per ritenere che la partecipazione abbia raggiunto – anche quest’anno –<br />
livelli piuttosto elevati. Infatti, una delle domande recita: «Rispetto alla frequenza me<strong>di</strong>a durante le<br />
lezioni <strong>di</strong> questo insegnamento, gli <strong>studenti</strong> presenti oggi sono...». Se il giorno della rilevazione<br />
fossero stati presenti tutti gli <strong>studenti</strong> che normalmente frequentano l’insegnamento valutato,<br />
pressoché tutte le risposte dovrebbero ricadere nella categoria «circa lo stesso numero». Di fatto, vi<br />
ricadono la maggioranza delle risposte.<br />
«Rispetto alla frequenza me<strong>di</strong>a durante le lezioni <strong>di</strong> questo insegnamento, gli <strong>studenti</strong> presenti oggi<br />
sono…» (valori percentuali, riferiti all’intero Ateneo), anno accademico <strong>2005</strong>-20<strong>06</strong><br />
Molti <strong>di</strong> meno 8,8<br />
Un po’ <strong>di</strong> meno 27,2<br />
Circa lo stesso numero 53,7<br />
Un po’ <strong>di</strong> più 4,4<br />
Molti <strong>di</strong> più 1,3<br />
Non in<strong>di</strong>cato o in<strong>di</strong>cazioni ambigue 4,6<br />
Totale 100<br />
Poiché la rilevazione avviene, tendenzialmente, verso la fine del ciclo <strong>di</strong> lezioni (ciò permette allo<br />
studente <strong>di</strong> poter esprimere un’<strong>opinione</strong> basandosi su una parte considerevole delle lezioni svolte),<br />
quando ha luogo una flessione fisiologica della frequenza, questo risultato potrebbe non destare<br />
particolare preoccupazione. Tuttavia, occorre tenere conto che gli insegnamenti per i quali c’è stato<br />
un calo sostenuto <strong>di</strong> frequenza incidono relativamente poco – o, più precisamente, incidono meno <strong>di</strong><br />
quanto “dovrebbero” – sui risultati finali. Il fatto che l’8,8% delle schede contiene l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong><br />
8 Ciò non significa che il 4,9% degli <strong>studenti</strong> fuori corso frequenti lezioni, e neppure, a rigore, che gli <strong>studenti</strong> fuori corso rappresentino il 4,9% degli <strong>studenti</strong> frequentanti (è anzi<br />
ragionevole pensare che siano <strong>di</strong> più, se si accetta l’ipotesi che gli iscritti fuori corso frequentino un numero <strong>di</strong> insegnamenti me<strong>di</strong>amente inferiore a quello frequentato dagli <strong>studenti</strong> in<br />
corso); ma è senz’altro meno azzardato affermare che gli <strong>studenti</strong> fuori corso danno conto del 4,9% delle frequenze ai corsi.<br />
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