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pag. 216-318 - Siapec

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224<br />

COMUNICAZIONI E POSTER<br />

in particolari codoni “hot spot” negli esoni 9 e 20: 23 (50%)<br />

delle 46 mutazioni erano presenti nell’esone 9 e 23 (50%)<br />

nell’esone 20. La distribuzione delle mutazioni era significativamente<br />

differente nei vari tipi istologici (p = 0,0002). Le<br />

mutazioni, infatti, erano molto frequenti nell’istotipo lobulare<br />

(46%), meno frequenti nei carcinomi duttali (22%) e infrequenti<br />

nei tumori midollari (10%), mucinosi (5%) e papillari<br />

(12%). Inoltre, le mutazioni dell’esone 9 sono risultate<br />

molto più frequenti nel carcinoma lobulare (30%) rispetto alle<br />

altre forme istologiche (5%) (p = 0,00014). Una correlazione<br />

inversa è emersa fra le mutazione di PIK3CA e l’espressione<br />

proteica di Ki-67 ed ErbB2, mentre non si osservavano<br />

correlazioni significative fra mutazione di PIK3CA e<br />

altri parametri clinico-patologici e biologici (età della paziente,<br />

dimensione del tumore, metastasi linfonodali, stato<br />

dei recettori ormonali, espressione e stato mutazionale di<br />

p53).<br />

Conclusioni<br />

I risultati ottenuti indicano che le mutazioni di PIK3CA sono<br />

maggiormente presenti nei carcinomi lobulari e duttali e che<br />

l’alta incidenza di mutazioni “hot spot” potrebbe fornire nuove<br />

promettenti possibilità terapeutiche in queste forme neoplastiche.<br />

Fast track biopsy (FTB): descrizione di una<br />

metodica istologica ed immunocitochimica<br />

rapida per la valutazione delle agobiopsie<br />

mammarie pre-operatorie<br />

S. Asioli, T. Ragazzini, E. Magrini, C. Cucchi * , M.P. Foschini,<br />

V. Eusebi<br />

Dipartimento di Scienze Oncologiche, sezione di Anatomia<br />

Patologica e * Chirurgia Oncologica, Università di Bologna,<br />

Ospedale “Bellaria”, Bologna, Italia<br />

Introduzione<br />

Descriviamo la metodica, denominata Fast Track Biopsy<br />

(FTB), che permette di ottenere un preparato istologico in 2<br />

ore e 30 minuti, dalla fissazione alla colorazione, tramite l’utilizzo<br />

della processazione con micro-onde. Su tale preparato,<br />

inoltre, è possibile effettuare indagini immunocitochimiche<br />

in tempi rapidi.<br />

Materiali e metodi<br />

Trentasei agobiopsie mammarie di 32 pazienti sono state incluse<br />

in paraffina e processate utilizzando un processatore<br />

automatico a micro-onde. In aggiunta, su casi selezionati è<br />

stata applicata una metodica di immunocolorazione rapida.<br />

La qualità dei preparati istologici colorati con Ematossilina<br />

ed Eosina (H&E) e delle reazioni di immunocitochimica con<br />

anticorpi anti-Recettore Estrogenico (ER), anti-Recettore<br />

Progestinico (PR) e anti-Ki67, confrontati con quelli ottenuti<br />

con l’immunocoloratore automatico convenzionale, è risultata<br />

soddisfacente.<br />

Risultati<br />

La nostra casistica è costituita da: 3 casi di B1 e 12 casi di<br />

B2, comprendenti fibroadenomi ed epiteliosi (iperplasia epiteliale<br />

di tipo usuale). Due casi di B3: un adenoma duttale e<br />

un fibroadenoma cellulato. Nessun B4 è stato diagnosticato.<br />

Diciotto casi di B5 comprendenti: 12 casi di carcinoma duttale<br />

infiltrante, NAS, 1 caso di carcinoma mucinoso infiltrante,<br />

3 casi di carcinoma lobulare infiltrante e 2 casi di carcinoma<br />

duttale in situ. Il tempo necessario per la FTB variava<br />

da 2 ore e 30 minuti a 4 ore (in media 2 ore e 54 minuti).<br />

Nell’ultimo mese dello studio (Gennaio, 2005) il tempo necessario<br />

per la FTB si è standardizzato su 2 ore e 30 minuti<br />

In 8 casi di B5 si è resa necessaria l’immunocitochimica. Il<br />

tempo impiegato per la metodica di immunocolorazione rapida,<br />

variava tra i 90 e i 100 minuti rispetto ai 220/230 minuti<br />

impiegati con l’immunocoloratore automatico convenzionale.<br />

Sette casi sono risultati positivi per ER (70%-80% del totale<br />

delle cellule neoplastiche) e 8 casi per PR (20%-90%). La positività<br />

per il Ki67 variava tra il 5% ed il 60% del totale delle<br />

cellule neoplastiche (in media 16,2%).<br />

Conclusione<br />

FTB è una procedura diagnostica rapida che può competere<br />

con FNAB (fine needle aspiration biopsy) nel raggiungimento<br />

di una diagnosi rapida qualitativamente soddisfacente. Le<br />

informazioni morfologiche della agobiopsia rispetto alla<br />

FNAB sono obiettivamente superiori. Correntemente alla base<br />

della scelta diagnostica della FNAB c’è la rapidità della<br />

procedura, con l’avvento della FTB anche quest’ultimo vantaggio<br />

sembra essere superato.<br />

Valutazione con analisi Fish<br />

e immunoistochimica di Topoisomerasi II alfa<br />

nel carcinoma mammario<br />

A. Bernardi, G. Canavese, G. Candelaresi, P. Lovadina,<br />

E. Margaria, E. Berardengo<br />

ASO “San Giovanni Battista” di Torino, S.C. Anatomia Patologica<br />

4, Ospedale “San Giovanni”, Torino<br />

Introduzione<br />

I carcinomi (ca) mammari con amplificazione di her2 mostrano<br />

beneficio statisticamente significativo se trattati con Antracicline<br />

probabilmente per effetto sull’attività della Topoisomerasi<br />

II alfa (Top2). Il meccanismo d’azione delle Antracicline<br />

su Top2 fu scoperto nel 1984 e considerato funzione primaria<br />

nella tossicità tumorale. Le Antracicline attivando Top2 incrementano<br />

la produzione di DNA fissurato e conseguente morte<br />

cellulare. L’amplificazione genica di Top2, valutata con metodica<br />

Fish è oggetto di studio per l’ipotesi di implicazione nella<br />

sensibilità al trattamento con Antracicline.<br />

Metodi<br />

In uno studio preliminare 44 ca mammari, 36 her2 amplificati,<br />

sono stati indagati con test di ibridazione in situ in fluorescenza<br />

(Fish) Dako Top2A kit (con validazione FDA e IVD europea).<br />

I dati ottenuti con lettura dei preparati al microscopio a<br />

fluorescenza, obiettivo 100x in immersione, sono stati analizzati<br />

con software Dako Cytomation. Sono state contemporaneamente<br />

effettuate reazioni immunoistochimiche per la valutazione<br />

dell’indice proliferativo (Ki67 mediana = 20) e la valutazione<br />

proteica di Top2 (over espressione ≥ 10%).<br />

Risultati<br />

17/36 (47,22%) tumori her2 amplificati presentavano amplificazione<br />

di Top2 e over espressione proteica nel 76,47%<br />

(13/17); 19/36 tumori non amplificati per Top2 avevano over<br />

espressione proteica nel 31,57% (6/19) e alto indice proliferativo.<br />

Gli 8 tumori her2 non amplificati e inseriti come controllo<br />

erano negativi per amplificazione di Top2.<br />

Conclusioni<br />

L’assenza di espressione proteica di Top2 in una percentuale<br />

di tumori con amplificazione del gene può essere imputata a<br />

regolazioni post trascrizionali. Top2 codificato dal gene omonimo<br />

sul cromosoma 17q12-21 è un enzima chiave nella du-

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