Studio territorio del fiume Tagliamento. Azione 1 - GAL Venezia ...
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- frammenti di partiture di siepi derivate dal bosco,<br />
- formazioni erbacee circondate da siepe,<br />
- vegetazione spondicola e idrolitica,<br />
In questo contesto, la tutela degli ultimi biotipi superstiti non solo rappresenta la principale<br />
motivazione <strong>del</strong>la valorizzazione tematica <strong>del</strong> <strong>territorio</strong> con finalità turistico culturali, ma<br />
costituisce anche una doverosa risposta, in sede locale, alle raccomandazioni rivolte a livello<br />
internazionale per la difesa <strong>del</strong>la biodiversità.<br />
2.a Sintesi <strong>del</strong> paesaggio fluviale – il <strong>fiume</strong> <strong>Tagliamento</strong><br />
Il fluire e rifluire <strong>del</strong>l’acqua dal letto <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> nella pianura alluvionale è viceversa è<br />
all’origine <strong>del</strong>le più importanti attività biologiche e fisiche che determinano, favoriscono e<br />
sostengono il livello di biodiversità e la dinamicità fluviale.<br />
Nel <strong>Tagliamento</strong> si può osservare una elevata varietà, in termini geomorfologici, dei corpi<br />
d’acqua ed una conseguente complessità <strong>del</strong>le connessioni ideologiche superficiali e<br />
sotterranee. Esso risulta caratterizzato da un incredibile mosaico di realtà paesaggistiche,<br />
che si possono definire “paesaggi mobili” che garantiscono quella forte eterogeneità di<br />
habitat, essenziale per le numerose specie vegetali e animali presenti.<br />
Il requisito base per la vita di un “paesaggio mobile” è salvaguardarne la dinamicità:questo<br />
muore allorché si inizia ad organizzarlo ed a pianificarlo, introducendo una innaturale<br />
staticità. L’elevato livello di dinamicità è conseguente alla singolarità dei terrazzamenti<br />
alluvionali che segnano i grandi mutamenti idrometrici <strong>del</strong> corso d’acqua, tra periodi di secca<br />
assoluta, fino all’estremo di piene travolgenti. Tale dinamicità idraulica, ma anche ecologica<br />
e paesaggistica, con la veloce fluttuazione e ricolonizzazione <strong>del</strong>la vegetazione riparia, ha<br />
reso da sempre il <strong>fiume</strong> <strong>Tagliamento</strong> una realtà fluviale unica e straordinaria.<br />
La vegetazione dei fiumi è condizionata dall’acqua: dove l’influsso di questa è<br />
preponderante, la vegetazione è esclusivamente erbacea, dove esso si attenua, le erbe<br />
cedono alle formazioni legnose dei salici.<br />
Nell’ambito fluviale il saliceto rappresenta, la principale forma di vegetazione legnosa, in<br />
senso tipologico, e la forma più evoluta di vegetazione, in senso dinamico.<br />
I salici rispondono con adeguati adattamenti alle continue variazioni <strong>del</strong> livello <strong>del</strong>le acque.<br />
Durante i periodi di magra, anche prolungata, l’esteso e profondo apparato radicale assicura<br />
un sufficiente assorbimento idrico. Durante le piene, da un lato lo strato d’acqua che ricopre<br />
il terreno può salire anche oltre il metro, con conseguente pericolo d’asfissia <strong>del</strong>le piante,<br />
dall’altro la furia meccanica <strong>del</strong>la corrente può raggiungere livelli molto elevati. Al pericolo<br />
d’asfissia la pianta sfugge soltanto se l’immersione <strong>del</strong>la parte aerea è relativamente breve,<br />
in quanto l’apparato radicale è invece più tollerante, sviluppandosi normalmente in suoli<br />
scarsamente aerati. Al pericolo di sradicamento la pianta fa fronte sia con il potente<br />
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