Novembre - Ilmese.it

Scompenso Cardiaco, continuità
assistenziale tra ospedale e territorio
i relatori al convegno, in basso diego ardissino
DI VINCENZO PIRILLO
Diventa realtà nel distretto di
Parma il Percorso Diagnostico Terapeutico
(PDT) dello scompenso
cardiaco. I pazienti affetti da
scompenso cardiaco, dal mese
di settembre, possono usufruire
di un percorso integrato di assistenza
ospedaliera e domiciliare.
Il tutto grazie ad un accordo formalizzato
tra l’Azienda Ospedaliero-Universitaria
e l’Azienda Usl
di Parma, incentrato sul paziente
e la sua famiglia. Il documento
finale è stato presentato venerdì
23 ottobre nella sala congressi
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria
di Parma, nel corso del
convegno “Il Percorso Diagnostico
Terapeutico dello Scompenso
Cardiaco: continuità assistenziale
tra ospedale e territorio”. Da due
anni, infatti, un team multidisciplinare
di professionisti delle aziende
sanitarie lavora per la definizione
del Percorso, che si presenta
come uno strumento in grado di
migliorare l’assistenza fornita ai
pazienti, attraverso una gestione
integrata tra ospedale e territorio.
I pazienti sono seguiti durante la
fase di dimissione e l’assistenza
prosegue anche a domicilio attraverso
un sistema di controllo affidato
a personale infermieristico.
Si costituisce così una rete assistenziale
tra specialista ospedaliero,
medico di medicina generale
e servizio infermieristico
territoriale a servizio del paziente.
Sono previsti controlli domiciliari
e telefonici frequenti, per monitorare
i principali parametri clinici e
prevenire recidive di scompenso
cardiaco. Sono a disposizione
ambulatori specialistici cardiologici,
presenti negli ospedali e sul
accordo strategico contro l’influenza A
La Croce Rossa Italiana si
allea alla sanità di Parma
Un accordo che non ha precedenti a livello nazionale è stato
siglato lo scorso 23 ottobre tra la Croce Rossa Italiana, l’Azienda
Ospedaliero Universitaria e l’Azienda Unità Sanitaria Locale
di Parma. Le due realtà che governano la sanità locale, insieme
alla storica organizzazione impegnata nell’assitenza, hanno
concordato una serie di iniziative volte a sensibilizzare l’informazione
e a migliorare la comunicazione sui media locali per
fronteggiare l’influenza pandemica A H1N1. In particolare è
stato presentato in anteprima il video-spot “Pandemia influenzale:
la migliore difesa sei tu”, prodotto da Federazione internazionale
di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Il filmato sarà
al centro di una campagna di comunicazione sociale gratuita
sulle televisioni locali Tv Parma, Teleducato ed E’Tv. L’obiettivo
è raggiungere il più vasto numero di cittadini che mai come in
questo caso possono diventare i migliori difensori se stessi e
della propria salute.
territorio, in grado di dare risposte
rapide alle necessità dei pazienti.
Il modello di riferimento comprende
anche una importante componente
educativa e il coinvolgimento
significativo del personale
paramedico. Gli esiti attesi, dimostrati
dalla letteratura scientifica,
sono la diminuzione della mortalità
e del tasso di riammissioni.
Lo scompenso cardiaco è una
patologia diffusa in prevalenza
tra la popolazione anziana, grave
per gli alti tassi di mortalità e per
l’impatto sulla qualità della vita.
Spesso si presenta in pazienti
Le Aziende sanitarie
presentano la
rete integrata dei
servizi ospedalieri
e ambulatoriali
a sostegno del
paziente
complessi, con altre patologie
concomitanti, ed è la principale
causa di ricovero.
A Parma sono affette da scompenso
cardiaco circa 8mila persone.
Le statistiche fornite dall’Azienda
Ospedaliero-Universitaria rilevano
che meno di 6 abitanti su mille
sono state ricoverati nel 2008
per questa patologia; di questi
ricoveri il 10,4% ha reso necessario
un intervento chirurgico. Si
tratta di un dato rilevante rispetto
alla media regionale, che evidenzia
l’appropriatezza del ricovero. Il
minor ricorso all’ospedalizzazione
è dovuto alla validità del sistema
di controlli in regime di day hospital,
fattore che condiziona anche il
mantenimento di una ridotta percentuale
di ricoveri urgenti entro
90 giorni dalla dimissione (a Parma
l’8,19%), rispetto alla media
regionale (12,2%).
In questo quadro l’applicazione
del Percorso diagnostico terapeutico
dello scompenso cardiaco,
dovrebbe contribuire a migliorare
ulteriormente la qualità di vita dei
pazienti e delle loro famiglie.
L’esperto
Diego Ardissino: il
primo PDT in Regione
Tra i componenti dell’equipe
che ha dato vita al Percorso diagnostico
terapeutico (Pdt) figura
anche Diego Ardissino, direttore
della struttura complessa di Cardiologia
dell’Azienda Ospedaliero-
Universitaria di Parma.
Professore, come valuta l’avvio
del Pdt?
«Il Percorso diagnostico terapeutico
rappresenta un grande passo
in avanti nella lotta contro lo
scompenso cardiaco. Si tratta di
una sperimentazione molto importante,
la prima avviata in tutta
la regione per quanto riguarda
questa patologia».
Quali vantaggi darà il percorso
diagnostico?
«I vantaggi saranno tanti, sia per i
pazienti che per l’ospedale. Attraverso
il monitoraggio continuo dei
parametri vitali dei soggetti dimessi
sarà possibile tenere sotto controllo
la situazione del paziente, ed
evitare il raggiungimento delle fasi
critiche che portano al ricovero».
Quale sarà il ruolo della struttura
complessa di Cardiologia
da lei diretta?
«Nella struttura di day hospital è
attivo un punto di accesso e di
accoglienza aperto a chiunque
abbia bisogno, nel quale il paziente
è assistito senza ricorrere al
ricovero. Per una patologia come
lo scompenso cardiaco, infatti, il ricovero
è di almeno due settimane,
con grandi disagi per il paziente e
i suoi familiari. Per questo è importante
limitarlo ai casi realmente
necessari».
IL MESE MAGAZINE novembre 2009 [33]