il geometra bresciano - Collegio dei Geometri della Provincia di Parma

LAVORI DI GEOMETRI
La progettazione
delle cave di monte
(Parte prima)
I geometri Mariano Agostini (a destra nella
fotografia) e Antonio Carminati (a sinistra)
con studio in Paitone, si occupano di
progettazione e consulenza nell’ambito delle
attività estrattive da piú di vent’anni. Mariano
Agostini (iscritto all’Albo dei geometri dal
1987) ha ricoperto la carica di Consigliere
comunale, di Assessore ai lavori pubblici e
poi di Sindaco di Vallio Terme. È attualmente
titolare della delega ai rapporti con gli Enti
sovraccomunali e consigliere della Comunità
Montana e del Consiglio di Valle Sabbia.
Antonio Carminati (iscritto all’Albo dal 1997)
è stato tecnico comunale a Nuvolera,
occupandosi di lavori pubblici, di urbanistica
ed edilizia. Dal ’98 è consulente dell’U.T. del
Comune di Salò per i settori edilizia,
urbanistica e lavori pubblici.
Insieme da piú di 12 anni, condividono
un’esperienza nella progettazione territoriale
delle cave nel comparto estrattivo, settore
dell’economia bresciana secondo solo, in
campo nazionale, al bacino delle Apuane.
Sono stati coestensori del vigente Piano
Attività estrattive della Provincia di Brescia
per il periodo 2000-2020, relativamente ai
settori merceologici delle pietre ornamentali
e da taglio, dei pietrischi e dei calcari per usi
industriali.
Nello studio che pubblichiamo, i due autori ci
propongono una trattazione dell’aspetto
tecnico applicato della progettazione
estrattiva nelle cave di monte, un’attività
impegnativa che richiede profonde e
specifiche conoscenze, considerata la
consistenza dei dati e delle situazioni
oggetto di analisi.
Siamo lieti di dedicare due puntate a questo
interessantissimo studio dei colleghi Agostini
e Carminati: un lavoro che dimostra una
volta di piú la vastità del campo operativo
professionale dei geometri.
normativo
che regolamenta il
L’aspetto
settore estrattivo
è riferito alla L.R., 08 a-
gosto1998, n. 14, la quale demanda
la pianificazione dell’attività
al Piano delle Cave
ed agli Ambiti Territoriali E-
strattivi.
Da subito appare quindi in
modo molto chiaro ed inequivocabile
che il regime
autorizzatorio che acconsentirà
allo sfruttamento dei
suoli è, per effetto della
norma summenzionata, demandato
al progetto d‘Ambito
Territoriale Estrattivo
ed al progetto attuativo
dello stesso.
Quest’ultimo aspetto di
fatto diviene il vettore per lo
sviluppo, la razionalizzazione
dei beni ivi censiti aumentando,
tra l’altro, in maniera
considerevole le valorizzazioni
economiche proprio
in funzione della risorsa
presente e della possibilità
di un suo sfruttamento,
quantomeno sino al 21
marzo 2021, nei vari settori
merceologici di riferimento.
L’Ambito Territoriale Estrattivo,
per legge, è il sito in cui
l’attività di cava può essere
svolta perché ritenuta compatibile
con le caratteristiche
idrogeologiche e geotecniche
in funzione del tipo
di sostanza di cava estraibile
e con valenze ambientali e
paesistiche, con le previsioni
degli strumenti urbanistici
e con le infrastrutture e-
sistenti.
46 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2008/4