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L’importanza deL moscato L’azienda di nevigLie produce moscato d’asti e asti spumante oLtre a BarBere, BarBareschi, neBBioLi e un grande sassisto 28 ■ MS nuMero uno - Marzo DueMilaunDici ■ Il terreno è argillo-tufaceo, ricco di calcare e la zona è ventilata per la conformazione delle colline e un’altitudine che varia dai 320 ai 380 m slm. L’esposizione è verso sud, sud-ovest Bera azienDa aGricola Domitilla Grecale nelle langhe, sulla destra del Fiume Tanaro, tra alba e asti, racchiuso tra i comuni di Barbaresco, neive, Mango e Treiso si trova il paesino di neviglie dove Maria e Sisto Bera, classe 1927, hanno iniziato l’attività dell’azienda agricola Bera e sono ancora attivi. i genitori di Sisto arrivavano da castagnole Monferrato (in provincia di asti) ed erano contadini anch’essi. il figlio Valter, diplomato alla Scuola enologica di alba, e la nuora alida sono gli attuali gestori dell’azienda. umberto e riccardo rappresentano la terza generazione e sono già
impegnati in azienda. Il cognome è autoctono: vicino a Castagnole Monferrato esiste perfi no una val Bera. “La nostra attività inizia in pieno inverno quando potiamo le viti” spiega Valter Bera. “Vanno eliminati i tralci secchi. Per ogni vite, lasciamo un solo tralcio, da cui nasceranno i nuovi tralci di uva, e uno sperone, da cui nascerà il nuovo legno per il futuro. Tra aprile e maggio si aprono le gemme e spuntano i primi germogli. A mano a mano che il sole diventa sempre più caldo, la vigna fi orisce. Tra fi ne maggio e inizio giugno appaiono i frutti con i grappoli all’inizio piccoli e verdi, poi sempre più grossi e maturi. Ad agosto appaiono i primi colori sulle uve a frutto nero, mentre quelli a frutto bianco aspettano ancora qualche settimana prima di tingere il loro colore verde di sfumature gialle e dorate. In tutti questi mesi non lasciamo mai la vigna da sola. Dalla potatura verde eff ettuata a mano alla cimatura e la trinciatura dell’erba eff ettuata con il trattore, siamo sempre presenti. All’inizio della stagione calda percorriamo le vigne per la L’azienda (nella foto) possiede più di 17 ettari coltivati a vigneto, di cui di 12 a Moscato ■ MS NUMERO UNO - MARZO DUEMILAUNDICI ■ le cantine verifi ca di metà annata. Foglie, grappoli, terreno vengono analizzati attentamente. Si controlla sia la qualità che la quantità dei frutti. Quando il caldo diventa più consistente, inizia una delle operazioni più delicate: il diradamento dei grappoli. È qui che si stabilisce la qualità del vino. I grappoli in eccesso vengono tagliati con le forbici e gettati a terra. Ciò garantisce la giusta maturazione dei frutti che rimangono sulla pianta. Dopo la metà di agosto si controlla la maturazione dei grappoli. Lo si eff ettua con il rifrattometro, uno strumento che consente di misurare la quantità di zucchero presente negli acini. È un momento fondamentale per valutare la qualità fi nale del vino che verrà prodotto con quelle uve. Il passo successivo è la vendemmia. Incomincia con le uve a frutto bianco: lo chardonnay e il moscato oltre al pinot nero. Poi viene il momento delle uve a frutto nero: il dolcetto, l’arneis, il brachetto, le barbere e infi ne i nebbioli. La vera vita del vino inizia tra la fi ne dell’estate e l’inizio dell’autunno. Ogni uva ha un suo percorso tecnico da seguire a seconda del carattere e dei vini che si vogliono ottenere. 29
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