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I professionisti AMIRA

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Metti una di quelle sere in montagna dove il<br />

vino facilita la comunicazione, rinsalda l’amicizia<br />

e allarga gli orizzonti. Metti tre amici attorno<br />

a un tavolo accumunati dall’amore per il vino,<br />

la terra, la cultura che trasforma gli elementi<br />

bruti della vita – materiali e immateriali –<br />

in una sinfonia a più voci. Metti tre nordici<br />

venuti dal freddo con il desiderio di misurarsi<br />

con una sfi da industriale e culturale assai<br />

stimolante: andare alla conquista della Toscana,<br />

della Maremma in maniera particolare. I tre<br />

avventurosi hanno nomi e cognomi assai ben<br />

conosciuti tra Trentino e Alto Adige: Elisabetta<br />

Foradori, terza generazione di produttori di<br />

vino, è la proprietaria dell’omonima azienda<br />

agricola a Mezzolombardo. Sono 15 ettari<br />

di vigneti nel Campo Rotaliano di cui 7 con<br />

allevamento a guyot e 6500 ceppi a ettaro, e 8<br />

con allevamento a pergola trentina e 2/3000<br />

ceppi a ettaro. Il Teroldego occupa la superfi cie<br />

maggiore; altri vitigni coltivati: Pinot Bianco,<br />

Chardonnay, Sauvignon, Syrah, Petit Verdot,<br />

Cabernet Sauvignon, Merlot. Elisabetta Foradori<br />

produce 200.000 bottiglie di vino l’anno di cui<br />

da 100.000 a 130.000 di Teroldego, da 20.000 a<br />

50.000 di Granato, che è Teroldego in purezza<br />

ottenuto quasi soltanto nei vigneti nuovi; le<br />

restanti 50.000 bottiglie sono suddivise tra<br />

i bianchi, vinifi cati in purezza, e due rossi,<br />

l’Ailampa che è syrah in purezza, e il Karanar che<br />

è un taglio delle altre uve rosse.<br />

Th omas Widmann è assessore al personale,<br />

traffi co e trasporti e turismo della Provincia di<br />

Bolzano. È agronomo, imprenditore, pubblicista<br />

e appassionato sportivo.<br />

Giovanni Podini, industriale bolzanino, è stato<br />

defi nito il re dei supermercati e dello zucchero.<br />

L’idea di dar vita a un’impresa in comune legata<br />

al vino in una delle terre a maggiore vocazione<br />

vinicola del Paese da battuta è diventata<br />

progetto e infi ne realizzazione nel 2001 quando<br />

arrivano a Roccatederighi e acquistano una<br />

vecchia azienda agricola locale, La Meleta,<br />

con l’intenzione di migliorarla e dar vita a<br />

un’avventura enologica unica. Il territorio scelto<br />

è assai particolare, lontano dalla Toscana più<br />

nota, in una terra – il Grossetano – che brulica<br />

soprattutto di boschi, colline, dirupi tra i quali<br />

si nascondono antichi borghi, ognuno con<br />

Elisabetta Foradori L’enologo Marco Tait<br />

la sua turrita rocca a ricordare che da queste<br />

parti non solo si è sempre dovuto combattere<br />

con una natura aspra e dura ma anche con<br />

genti non meno decise a difendere le proprie<br />

ragioni o a imporle con la forza. Le prime<br />

notizie di Roccatederighi risalgono al 1100 (era<br />

un possedimento degli Aldobrandeschi) ma<br />

è probabile che fortifi cazioni in loco ci siano<br />

state da sempre o quasi. Il posto è elevato<br />

rispetto alle colline all’intorno, siamo a 538<br />

metri sul livello del mare, la roccia affi ora come<br />

scogli nella tempesta, sono le enormi pietre di<br />

riolite, chiamati “i massi”, se si ascolta il vento<br />

si avverte ancora l’eco delle grida di guerra di<br />

senesi e fi orentini (che si contesero a lungo<br />

questo territorio) anche se i luoghi dal punto<br />

di vista geografi co fanno capo a Siena a Nord<br />

(a una sessantina di chilometri) e a Grosseto a<br />

Sud (a una quarantina di chilometri) con il Mar<br />

Tirreno a una quarantina di chilometri in linea<br />

d’aria a Ovest. Il terreno è assai particolare: si<br />

tratta delle Colline Metallifere, una diramazione<br />

dell’Appennino che insieme alla regione del<br />

■ MS NUMERO UNO - MARZO DUEMILAUNDICI ■<br />

le cantine<br />

Monte Amiata appartengono alle poche zone<br />

minerarie dell’Italia – un paese altrimenti<br />

povero di ricchezze minerarie. La varietà di<br />

minerali è enorme: piombo, zinco, rame, sabbie<br />

ricche di ferro, sorgenti minerali, mercurio,<br />

pirite. In tempi lontani la pirite era importante<br />

soprattutto come materia prima per la<br />

realizzazione di acido solforico, l’ultima miniera<br />

è stata chiusa cinque anni fa. Questi territori<br />

sono rimasti intonsi dal punto di vista naturale<br />

perché la miseria ha spopolato in passato<br />

queste zone costringendo le popolazioni a<br />

emigrare altrove. La Provincia di Grosseto<br />

occupa interamente l’estremità meridionale<br />

della Toscana e, per estensione territoriale,<br />

risulta essere la più vasta della regione; con circa<br />

227 mila abitanti, è una delle province italiane<br />

con la più bassa densità abitativa.<br />

UN VINO POTENTE<br />

Marco Tait, classe 1980, è l’enologo dell’Azienda<br />

Agricola Ampeleia. Trentino DOCG come i<br />

migliori vini della sua terra, è calato in Toscana<br />

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