AZIENDA AGRICOLA AMPELEIA NEL NOME DEL VINO E DELL’ AMICIZIA NEL GROSSETANO, ATTORNO AL BORGO MEDIEVALE DI ROCCATEDERIGHI, TRE IMPRENDITORI DEL NORDEST HANNO DATO VITA ALL’AZIENDA AGRICOLA AMPELEIA. ELISABETTA FORADORI NE È IL CUORE 36 ■ MS NUMERO UNO - MARZO DUEMILAUNDICI ■ DAFNE BRENTIS
Metti una di quelle sere in montagna dove il vino facilita la comunicazione, rinsalda l’amicizia e allarga gli orizzonti. Metti tre amici attorno a un tavolo accumunati dall’amore per il vino, la terra, la cultura che trasforma gli elementi bruti della vita – materiali e immateriali – in una sinfonia a più voci. Metti tre nordici venuti dal freddo con il desiderio di misurarsi con una sfi da industriale e culturale assai stimolante: andare alla conquista della Toscana, della Maremma in maniera particolare. I tre avventurosi hanno nomi e cognomi assai ben conosciuti tra Trentino e Alto Adige: Elisabetta Foradori, terza generazione di produttori di vino, è la proprietaria dell’omonima azienda agricola a Mezzolombardo. Sono 15 ettari di vigneti nel Campo Rotaliano di cui 7 con allevamento a guyot e 6500 ceppi a ettaro, e 8 con allevamento a pergola trentina e 2/3000 ceppi a ettaro. Il Teroldego occupa la superfi cie maggiore; altri vitigni coltivati: Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Syrah, Petit Verdot, Cabernet Sauvignon, Merlot. Elisabetta Foradori produce 200.000 bottiglie di vino l’anno di cui da 100.000 a 130.000 di Teroldego, da 20.000 a 50.000 di Granato, che è Teroldego in purezza ottenuto quasi soltanto nei vigneti nuovi; le restanti 50.000 bottiglie sono suddivise tra i bianchi, vinifi cati in purezza, e due rossi, l’Ailampa che è syrah in purezza, e il Karanar che è un taglio delle altre uve rosse. Th omas Widmann è assessore al personale, traffi co e trasporti e turismo della Provincia di Bolzano. È agronomo, imprenditore, pubblicista e appassionato sportivo. Giovanni Podini, industriale bolzanino, è stato defi nito il re dei supermercati e dello zucchero. L’idea di dar vita a un’impresa in comune legata al vino in una delle terre a maggiore vocazione vinicola del Paese da battuta è diventata progetto e infi ne realizzazione nel 2001 quando arrivano a Roccatederighi e acquistano una vecchia azienda agricola locale, La Meleta, con l’intenzione di migliorarla e dar vita a un’avventura enologica unica. Il territorio scelto è assai particolare, lontano dalla Toscana più nota, in una terra – il Grossetano – che brulica soprattutto di boschi, colline, dirupi tra i quali si nascondono antichi borghi, ognuno con Elisabetta Foradori L’enologo Marco Tait la sua turrita rocca a ricordare che da queste parti non solo si è sempre dovuto combattere con una natura aspra e dura ma anche con genti non meno decise a difendere le proprie ragioni o a imporle con la forza. Le prime notizie di Roccatederighi risalgono al 1100 (era un possedimento degli Aldobrandeschi) ma è probabile che fortifi cazioni in loco ci siano state da sempre o quasi. Il posto è elevato rispetto alle colline all’intorno, siamo a 538 metri sul livello del mare, la roccia affi ora come scogli nella tempesta, sono le enormi pietre di riolite, chiamati “i massi”, se si ascolta il vento si avverte ancora l’eco delle grida di guerra di senesi e fi orentini (che si contesero a lungo questo territorio) anche se i luoghi dal punto di vista geografi co fanno capo a Siena a Nord (a una sessantina di chilometri) e a Grosseto a Sud (a una quarantina di chilometri) con il Mar Tirreno a una quarantina di chilometri in linea d’aria a Ovest. Il terreno è assai particolare: si tratta delle Colline Metallifere, una diramazione dell’Appennino che insieme alla regione del ■ MS NUMERO UNO - MARZO DUEMILAUNDICI ■ le cantine Monte Amiata appartengono alle poche zone minerarie dell’Italia – un paese altrimenti povero di ricchezze minerarie. La varietà di minerali è enorme: piombo, zinco, rame, sabbie ricche di ferro, sorgenti minerali, mercurio, pirite. In tempi lontani la pirite era importante soprattutto come materia prima per la realizzazione di acido solforico, l’ultima miniera è stata chiusa cinque anni fa. Questi territori sono rimasti intonsi dal punto di vista naturale perché la miseria ha spopolato in passato queste zone costringendo le popolazioni a emigrare altrove. La Provincia di Grosseto occupa interamente l’estremità meridionale della Toscana e, per estensione territoriale, risulta essere la più vasta della regione; con circa 227 mila abitanti, è una delle province italiane con la più bassa densità abitativa. UN VINO POTENTE Marco Tait, classe 1980, è l’enologo dell’Azienda Agricola Ampeleia. Trentino DOCG come i migliori vini della sua terra, è calato in Toscana 37
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