Suso Cecchi d’Amico in due momentidella premiazione al Premio Persona.Forio, 1987beatificazione (come accadrà poi in Italiaper Pasolini, anche se le due morti non sisomigliano per niente), la povera vedovaFrancine, che sentiva la responsabilità dimantenere integra l’opera del marito,venne da noi e disse che non si potevacambiare nulla del libro. Mise anche unoscrittore francese a tutela del testo, non cifu verso di dissuaderli. <strong>La</strong> conseguenza fuche nel film si sente che c’è qualcosa chenon funziona. Inoltre noi sapevamo già diavere Mastroianni come interprete ed eravamoconvinti che, per dargli una patinache non fosse di pigrizia e indifferenza,dovevamo trovare una chiave diversa daquella del romanzo di Camus. Bisognavaessere un po’ più liberi.E per Senso tratto dal racconto di CamilloBoito?Quello, invece, è stato molto cambiato manon per rappresentare Senso, una novellache nessuno conosce né conoscerà mai.Era uscito in quei giorni il volume dei raccontidi Boito, che non hanno un grandevalore letterario. A noi piacque Senso, eraun bel soggetto, e noi lo afferrammo perchéil produttore Renato Gualino ci avevaappena detto che non avrebbe potuto fareMarcia nuziale (poiché il ministero nongradiva). <strong>Visconti</strong>, che aveva le sue fisime,non credeva alla storia dell’interventoministeriale, era convinto che Gualino,avendo ripensato al progetto, non volesseavventurarsi in un film con lui temendonei costi troppo alti. Gualino negò dicendoche, se gli avessimo portato subito unaltro soggetto, si sarebbe messo immediatamenteal lavoro. Io avevo letto il giornoprima i tre racconti di Boito e portai Sensoa <strong>Visconti</strong>, che si entusiasmò. Scoprimmocosì che Gualino diceva la verità. Questa è51
la storia. Dopodiché ci trovammo un po’impigliati in questa cosa, perché era unastoria intrigante ma antipatica con i protagonistientrambi piuttosto sgradevoli.Allora ci mettemmo a studiarlo e a<strong>Luchino</strong> piaceva molto di questo soggettola guerra attraversata da una passioneprivata, cioè il viaggio della contessaSerpieri in carrozza attraverso la guerra.Io del film non avevo calcolato bene certelunghezze, e non avevo previsto, ad esempio,tutti gli indugi nelle scene della villaattrezzata e rimessa a nuovo da <strong>Luchino</strong>,tutti gli attraversamenti di stanze perandare a prendere una cosa; e questomangiò una grossa fetta del film, sicuramentebellissima, ma quando poi si dovevagirare la scena della traversata dellaguerra Gualino mi disse che la borsa siera chiusa. Il metraggio necessario erastato raggiunto, il budget ampiamentesuperato e il film finì così. <strong>Visconti</strong> dovetterinunciare proprio alla scena che avevaincantato la sua immaginazione: la Vallisarebbe dovuta passare tra truppe insanguinatesui campi di battaglia. Per fortuna<strong>Luchino</strong> si era talmente innamorato diquello che aveva girato fino ad allora chenon ne fece una gran tragedia, inoltre eramolto elettrizzato dal fatto che per laprima volta stava girando un film a colorie così curò moltissimo l’aspetto cromaticodell’opera. <strong>La</strong> scelta dei colori dei vestiti faaddirittura parte della sceneggiatura,bisognava passare dai colori chiari dell’inizioal nero dell’ultima scena.Le sceneggiature, quindi, non venivanonecessariamente rispettate, potevano subirecambiamenti notevoli in fase di ripresa?A volte si cambia moltissimo, per diversimotivi. Bellissima, ad esempio, fu modifi-cato per esigenze di produzione, dovemmoinfatti sviluppare il personaggio di WalterChiari che in quel momento aveva ungran successo. Ludwig subì molti cambiamentiperché era troppo lungo. In questicasi si deve anche adattare la sceneggiaturaai tagli necessari, non si può toglieresolo qualche pezzo. Altre volte, come neiprimi film neorealisti, si doveva cambiareper adeguarsi alle sorprese che davano gliattori non attori presi dalla strada.Dopo Lo straniero inizia la trilogia tedescadi <strong>Visconti</strong>: <strong>La</strong> caduta degli dei, Mortea Venezia, Ludwig. Perché lei partecipasolo a quest’ultimo e non ai primi duefilm?Non ho partecipato a <strong>La</strong> caduta degli deiperché non me la sentivo di fare un film dimaniera per <strong>Visconti</strong>. Inoltre non conoscoil tedesco e non ho una profonda conoscenzadella cultura tedesca. Eravamopartiti da un soggetto che si svolgeva inInghilterra, ma poi fui io stessa ad indicargliun servizio sulla famiglia Kruppche era uscito su L’Europeo. Trovai bellissimal’idea, <strong>Luchino</strong> sapeva il tedesco,aveva avuto persino una fidanzata dell’aristocraziatedesca, era roba che trattavadi prima mano.Morte a Venezia era un film che <strong>Luchino</strong>volle a tutti i costi, la cui realizzazioneconsiderava un fatto personale un po’come è stato per il film di Manoel deOliveira Ritorno a casa. Con NicolaBadalucco aveva lavorato nel precedentefilm tedesco così decise di avvalersi dellasua collaborazione anche per Morte aVenezia. Io, inoltre, avevo iniziato già alavorare al Proust.Ludwig è un caso diverso, un caso culturale.Non implica un giudizio politicamen-te moderno, ci si trova davanti un artistacome Wagner ed un matto come Ludwigsui quali la pensiamo tutti allo stessomodo.A quale opera di <strong>Visconti</strong> è legata di più?A tutte. Un po’ meno a Lo straniero, chemi ha lasciato l’amarezza di una cosa chenon funziona perfettamente. Ma recentementel’ho rivisto e la parte finale, daldelitto in poi, mi è piaciuta.E quale opera avrebbe voluto realizzarecon lui?Mi è dispiaciuto moltissimo non aver fattoil Proust, perché solo <strong>Luchino</strong> potevafarlo. Avevamo preso la decisione moltosaggia e modesta di raccontare semplicementela trama de <strong>La</strong> ricerca del tempoperduto. Anche se non abbiamo potutorealizzare il film, le nostre intuizionihanno trovato conferma nella sceneggiatura,neanche quella realizzata per fortuna,di Harold Pinter (che stimo moltissimocome sceneggiatore oltre che comedrammaturgo, trovo infatti geniale <strong>La</strong>donna del tenente francese). Pinter, diversamenteda noi, ha tentato di dare lo stileletterario di Proust, ma, così facendo, nonha fatto altro che illustrare un delirio oniricoche non suggerisce la chiarezza seppura scatole cinesi dell’opera.Parliamo adesso di <strong>Ischia</strong>. Come lei saquest’anno si aprirà al pubblico <strong>La</strong>Colombaia. Cosa è stata <strong>Ischia</strong> per<strong>Visconti</strong>? Perché decise all’epoca di rifugiarvisi?<strong>La</strong> Colombaia amata…Tutte le cose sonomolto più casuali, meno programmate dicome si pensi. <strong>Luchino</strong> viaggiava parecchioma non era un tipo fedele in niente.
- Page 1 and 2: Gli anni verdi. Luchino Visconti ad
- Page 3 and 4: Catalogo a cura diTonino Della Vecc
- Page 5 and 6: Panorama e porto di Forio, 1950 ca.
- Page 7 and 8: Il porto di Ischia nei primi anni
- Page 10: pagina noveSommario1113171929333545
- Page 14 and 15: Luchino*Masolino d’Amico* Pubblic
- Page 16 and 17: Luchino Visconti con Edda Lancettia
- Page 18 and 19: L’ombra del Gattopardo. L’arriv
- Page 20 and 21: La terra trema! Dal cambiamento al
- Page 22 and 23: Ischia, Piazza degli Eori negli ann
- Page 24 and 25: Lettera da Ischia, anno I (Nuova Se
- Page 26 and 27: La ‘Ndrezzata.Rammendo delle reti
- Page 28 and 29: Primi sondaggi della SAFENper la ri
- Page 30 and 31: In bellissima compagnia. La Casarel
- Page 32 and 33: I dialoghi di De FilippoLuchino Vis
- Page 34: Giorni di svago. A passeggio con Vi
- Page 37 and 38: cinematografico.“Ho conosciuto Vi
- Page 39 and 40: A Lampara, inizi anni ’60.Da sin.
- Page 41 and 42: mausoleo, per quanto Visconti debba
- Page 43 and 44: S. Angelo, 25 maggio 1947.Luchino V
- Page 45: Ischia, Ristorante Da Emiddio, anni
- Page 48 and 49: Iolanda d’Ambra ritira dal Sindac
- Page 50 and 51: Di un senso profondo°. Colloquio c
- Page 54 and 55: Ad esempio: amava moltissimo i cani
- Page 56 and 57: Ossessione, una storia. La Colombai
- Page 59 and 60: Decreto di tutela per La Colombaia,
- Page 62 and 63: Foto da un gruppo di famigliaLa mos
- Page 64 and 65: Lo “straniero”. Forio per Visco
- Page 66 and 67: Per Luchino Visconti.Forio, 23-27 s
- Page 68: Cinque notti bianche. La Scuola “
- Page 72 and 73: Il lavoro Collaborazioni Documentar
- Page 74 and 75: Mus. N.RotaScf. M. GarbugliaCost. P
- Page 76 and 77: Prosa771945I Parenti terribili di J
- Page 78: Prima della morte a Roma. Una biogr