A volte il progetto deve ricavarsi del tempo all'interno dell'organizzazione generale della scuola ele attiv<strong>it</strong>à si concentrano nei periodi di lavoro scolastico meno intenso, come accade nel caso del L.S. “G. Pellecchia” di Cassino:“…il lavoro di progetto è stato portato avanti negli spazi liberi dalle verifiche interquadrimestrali equadrimestrali, vale a dire dicembre, febbraio e aprile.Spazi e risorse sono stati i laboratori multimediali ed informatici che sono stati utilizzati appienoper il lavoro di progetto. Come risorse umane ci si è avvalsi anche del personale ATA con incaricodi assistente ai laboratori e di qualche collaboratore scolastico con competenze negli strumenti fotograficie di videoriprese, materiali in possesso della scuola”.Ma quando il progetto coinvolge anche quanto è esterno alla scuola sono i docenti a farsi caricodell'organizzazione di questi momenti così importanti per la buona riusc<strong>it</strong>a del progetto:“Ogni docente si è poi attivato attraverso conoscenze personali per contattare responsabili pol<strong>it</strong>icied economici per fissare incontri con gli studenti coinvolti nella ricerca di Progetto.”Nonostante le naturali differenze tra le scuole, ci si basa sempre soprattutto sulle risorse umanee materiali già patrimonio dell'ist<strong>it</strong>uzione scolastica, ricorrendo talvolta a tempi e persone “supplementari”,che possono essere esperti e personale degli enti locali, ist<strong>it</strong>uzioni sociali presenti sulterr<strong>it</strong>orio, i gen<strong>it</strong>ori stessi, ist<strong>it</strong>uti di studi storici, di ricerca, aziende private, imprese di produzione,Car<strong>it</strong>as, Polizia di Stato, Associazioni di volontariato.Il Dirigente Scolastico della DD di Limbiate (MI) – riferendosi alle risorse umane – dice che “perorganizzare, gestire in modo efficace e rendere ordinario ciò che ad oggi è vissuto e sent<strong>it</strong>o comestraordinario, sarebbe necessario esonerare, almeno parzialmente, dall'insegnamento e per un periododefin<strong>it</strong>o, un docente“ in quanto “questo impegno… richiede… grande profusione di competenzeorganizzative, relazionali, di mediazione e di sintesi, disponendo di energie e tempi adeguati”e il liceo linguistico D'Arborea di Cagliari racconta che in Germania una settimana dell'anno scolasticoviene interamente dedicata ai progetti e ci sono ore settimanali specifiche per queste attiv<strong>it</strong>àprogettuali. Mentre il referente di una scuola secondaria di 1° grado di Foggia afferma: “… la nostrascuola ha invest<strong>it</strong>o risorse economiche nell'amb<strong>it</strong>o del Fondo d'Ist<strong>it</strong>uto, dedicato una funzione strumentalee due ore suppletive settimanali ad un insegnante.”Accade anche che l'onere dell'organizzazione si concentri su una certa tipologia di insegnanti, è ilcaso delle insegnanti di lingua straniera impegnate a tenere le fila dell'organizzazione in particolareper quelle attiv<strong>it</strong>à che riguardano la comunicazione con i partner. A questo propos<strong>it</strong>o il Circolo Didatticodi Zafferana Etnea (CT) ci racconta che:“Le risorse umane interne all'Ist<strong>it</strong>uzione sono state, principalmente, le insegnanti di lingue validamentesupportate dai docenti curriculari” ma non mancano le risorse esterne, infatti: ”Notevole anchela collaborazione delle famiglie e di persone di altra nazional<strong>it</strong>à europea presenti nel terr<strong>it</strong>orio.”Non sempre l'organizzazione e la gestione sono semplici. Contano: la grandezza della scuola, ilnumero dei docenti, il numero degli alunni e nel caso di un Circolo didattico anche la distanza fra iplessi. Possiamo constatarlo leggendo il racconto del 6° Circolo Didattico di Perugia:“Tre dei cinque plessi di scuola Primaria del Circolo Didattico hanno ader<strong>it</strong>o al progetto, e all'internodi essi solo alcune classi. L'organizzazione non è stata semplice, soprattutto per ciò che riguardala comunicazione e la condivisione dell'esperienza da parte degli alunni e dei docenti coinvolti. Perfavorire ciò abbiamo realizzato un 'Passaporto <strong>Comenius</strong>': si tratta di un vademecum/promemoriadelle scadenze, delle attiv<strong>it</strong>à e di quanto importante è emerso negli incontri di progetto con gli altripartner. Ogni classe ha il suo 'passaporto'.14
L’organizzazione e la gestione dei tempi, degli spazi, delle risorsemateriali e umaneInoltre si realizzano incontri di progetto tra i docenti coinvolti sia per 'gruppo allargato' (ai qualipartecipano TUTTI i docenti coinvolti) e incontri di 'gruppo ristretto' (almeno un docente per plessocoinvolto).I 'tempi' sono stati, e sono, quelli della normale attiv<strong>it</strong>à di classe in quanto si è cercato il più possibiledi non far diventare il lavoro progettuale un surplus rispetto alla v<strong>it</strong>a della classe, ma parte integrantedi essa, quasi che diventasse il “raccontare” e condividere alcune esperienze vissute in classecon altri amici in Europa. Devo sottolineare che tutti i partner hanno condiviso, e condividono, unatteggiamento fondamentale: i lavori di scambio non cost<strong>it</strong>uiscono il nostro fine ed essi non vannoanteposti agli alunni e al fatto che, prima di tutto, essi devono sentirsi coinvolti.Più precisa è dovuta essere l'organizzazione per l'anno in corso, poiché i tre diversi plessi coinvoltidevono realizzare un prodotto comune (il libro bilingue) e quindi si sono resi necessari momentiorganizzativi a scadenza ravvicinata”.Tuttavia – nonostante gli ostacoli e le difficoltà, l'avvio, a volte faticoso, le inev<strong>it</strong>abili delusioni – unabuona organizzazione, che tenga conto delle final<strong>it</strong>à del progetto, che sappia distribuire i comp<strong>it</strong>isecondo le competenze che fissi delle scadenze precise e le sappia rispettare, che sfrutti le possibil<strong>it</strong>àofferte dalla normativa vigente (ad esempio la flessibil<strong>it</strong>à garant<strong>it</strong>a dall'autonomia scolastica) cheutilizzi i mezzi informatici per una comunicazione continua e veloce, conduce sempre a dei risultatisoddisfacenti.A questo propos<strong>it</strong>o una scuola - il L.S. N. Copernico di Udine - r<strong>it</strong>iene che “la presenza dell'AssistenteTecnico è determinante per la conduzione del lavoro”.L'Ist<strong>it</strong>uto Comprensivo di Scandicci (FI) sottolinea alcuni punti fermi che dovrebbero sottostare all' organizzazionedi un progetto europeo affermando che le soluzioni ai vari problemi sono “da ricercarsinel metodo di lavoro messo in atto da parte di tutto il gruppo dei partner e cioè nella capac<strong>it</strong>à di:••••schematizzarepuntualizzare i materiali da produrrerispettare i tempi di consegnaed anche nella suddivisione del lavoro da svolgere nell'amb<strong>it</strong>o della nostra scuola, con lo stessorispetto di metodologie e tempi.”Gestione di spazi e tempiPer quanto riguarda la gestione degli spazi, la maggior parte delle volte vengono utilizzati tuttigli spazi disponibili all'interno delle scuole: aule, palestre, laboratori, biblioteche, mense e corridoi(sfruttati soprattutto per le esposizioni). A volte l'attiv<strong>it</strong>à viene svolta nella scuola, a volte all'esterno,nel rispetto della metodologia segu<strong>it</strong>a. Per alcune attiv<strong>it</strong>à si rende necessaria una diversa organizzazioneed un differente utilizzo degli spazi della scuola.Presso l'I.C. Marco Polo di Card<strong>it</strong>o (NA) è stata creata una “zona <strong>Comenius</strong>” dove “è possibile immergersiin una atmosfera europea”. Lo stesso ha fatto l'I.C. Urbani di Jesi, che ha allest<strong>it</strong>o l'angolo<strong>Comenius</strong> per rendere visibili a tutti le attiv<strong>it</strong>à del progetto e i lavori svolti.IL L. S. G. Marconi di Foligno riesce a ben sintetizzare l'organizzazione e la gestione dei tempi, deglispazi, delle risorse materiali e umane nel suo racconto:“La particolare valenza culturale ed umana dell'argomento scelto, l'interazione con una molteplic<strong>it</strong>àdi discipline ha reso possibile la realizzazione del progetto prevalentemente nei tempi e neglispazi curricolari.15