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Comenius - Torna a Istruzione.it

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L’iniziativa: i protagonisti e i partecipantivista didattico il protagonismo degli alunni può difficilmente manifestarsi, nella maggioranza deiracconti emerge che sin dalla fase di progettazione lo sforzo degli insegnanti è volto a creare neigiovani alunni la consapevolezza di quanto si andrà a fare, è volto a creare motivazione nelle classi,con l'intento di produrre il massimo del coinvolgimento in termini quant<strong>it</strong>ativi ed emotivi.Nella scuola media più frequentemente il progetto riguarda un numero lim<strong>it</strong>ato di classi mal'attiv<strong>it</strong>à di sensibilizzazione non è meno importante e impegnativa, a volte si tratta di superarequalche diffidenza e paura per l'incontro con “gli altri”, ma dopo i primi momenti di difficoltàsi evidenzia come gli alunni finiscano per sentirsi protagonisti responsabili delle attiv<strong>it</strong>à. Si puòdedurne che l'impegno degli insegnanti nel promuovere consapevolezza e sensibilizzare è parteimportante dell'attiv<strong>it</strong>à progettuale. Cosa rende, in particolar modo, protagonisti questi giovanissimialunni? Dai racconti emerge un'unica risposta: il lavoro comune con alunni e alunne appartenentialle scuole partner.Nei laboratori si producono materiali progettati assieme, spesso parti di un prodotto che andrannoa comporre il prodotto finale, un prodotto che dà valore a tutto il percorso progettuale comenel caso della costruzione di un ponte (direzione didattica 1° circolo di Spoleto e dell'IC Parini diCastel R<strong>it</strong>ardi, PG) oppure la scr<strong>it</strong>tura di singoli brani che diventano un'unica rappresentazionefinale (S.M.S 1° grado De Pretis di Strabella di Treviso).Sono solo due esempi ma dalla lettura dei racconti emerge come l'impegno dei docenti sia quellodi promuovere il “fare insieme”, di educare al condividere con coetanei lontani. Un lavoro dunqueche implica promuovere conoscenze, favorire la comunicazione interculturale e l'approccioad altre lingue.In una prospettiva diversa si presenta il protagonismo dei giovani studenti e studentesse dellasecondaria superiore. Pur essendo, rispetto al passato, aumentato il numero di studenti destinataridello stesso progetto, la partecipazione non raggiunge l'ampiezza di altri livelli di scuola. Leragioni sono molteplici, fra queste: la flessibil<strong>it</strong>à organizzativa, il numero degli studenti, la separatezzafra discipline ed altre ragioni che impediscono o lim<strong>it</strong>ano un allargamento del progettoad un numero più ampio di studenti.Anche se sul piano quant<strong>it</strong>ativo la partecipazione è meno evidente, i racconti evidenziano comela motivazione alla partecipazione cresca, ce lo racconta l'ITI G. Natta di Padova che afferma:“mentre nel primo anno c'è stata una difficoltà iniziale nel coinvolgimento degli alunni e deidocenti… con il passare del tempo la s<strong>it</strong>uazione è diventata più facile grazie alla grande caricamotivazionale delle esperienze all'estero, dell'esperienze di osp<strong>it</strong>are e delle attiv<strong>it</strong>à diversificatedurante l'anno”.Il protagonismo di studenti e studentesse si connota per una cresc<strong>it</strong>a complessiva sul piano cogn<strong>it</strong>ivoe relazionale, per una cresc<strong>it</strong>a del livello di autonomia che viene raggiunto attraverso lapartecipazione al progetto. Lo conferma il racconto dell'IISS “Des Ambrois” di Oulx - Valle d'Aosta: “I ragazzi hanno risposto pos<strong>it</strong>ivamente agli stimoli proposti: in questi tre anni si è innescataall'interno dell'Ist<strong>it</strong>uto una piccola competizione per poter partecipare al lavoro delle delegazioniin mobil<strong>it</strong>à…Qualche allievo, prima schivo o addir<strong>it</strong>tura assente dal dialogo educativo, è riusc<strong>it</strong>odopo l'esperienza ad inserirsi maggiormente nel gruppo classe e a presentarsi ai compagni con unatteggiamento diverso. Resta incommensurabile la capac<strong>it</strong>à degli allievi di misurarsi, confrontarsie lavorare insieme dopo i primi momenti di contatto per costruire qualcosa insieme”.“Si può indubbiamente affermare che gli studenti sono la vera pos<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à del progetto”, ci raccontail liceo classico Marrone di Rieti, “essi rivelano capac<strong>it</strong>à di organizzazione sorprendente,23

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