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Comenius - Torna a Istruzione.it

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Il partenariato europeo: andamento e risultatipiù consistente di docenti agli incontri europei. I paesi partner, in effetti, hanno stanziamenti perinviare non meno di tre persone, a volte, se il viaggio è poco costoso, anche di più. L'Italia ha lerisorse sufficienti per una sola persona, al massimo due e spesso chi partecipa agli incontri coprepersonalmente parte delle spese” (SMS di Castelfidardo - AN) .Se differenze tra partner sono inev<strong>it</strong>abili, spesso è la scuola coordinatrice quella che propone le“soluzioni”: ”La dispar<strong>it</strong>à di organico e di alunni fra la scuola coordinatrice e le scuole partner haqualche volta creato qualche divergenza nel programmare le attiv<strong>it</strong>à: la scuola coordinatrice, avendola necess<strong>it</strong>à e la possibil<strong>it</strong>à di proporre attiv<strong>it</strong>à ad un numero elevato di alunni ed insegnanti, erapropensa a proporre un percorso più carico; le scuole partner invece, trovandosi nella s<strong>it</strong>uazioneopposta, hanno giustamente prefer<strong>it</strong>o un carico di lavoro più leggero. La soluzione alla fine è semprestata quella di concordare le attiv<strong>it</strong>à generali, che poi ogni scuola poteva realizzare secondo leproprie possibil<strong>it</strong>à”(CD di Castrezzato - BS).Il sostegno tra partnerI percorsi che le scuole avviano per gestire o imparare a gestire un partenariato internazionalesono molto interessanti. Le scuole si attrezzano per rispondere alla sfida che il progetto ponee, così facendo, acquisiscono abil<strong>it</strong>à e capac<strong>it</strong>à utili e riutilizzabili all'interno della propriaattiv<strong>it</strong>à didattica quotidiana.Molti progetti ci raccontano di come il partenariato non abbia sub<strong>it</strong>o interruzioni anche a segu<strong>it</strong>odella bocciatura del progetto di uno dei partner, di come tutti gli altri si siano adoperatiper garantire una sua partecipazione al progetto trovando la forza, le energie e anche a voltele risorse economiche necessarie a continuare nel percorso avviato. “Il nostro ist<strong>it</strong>uto ha avutol'approvazione per il I e III anno… creando ostacoli superati solo grazie alla disponibil<strong>it</strong>à individualedi alcuni docenti e a risorse interne” (IIS Bodoni/Paravia di Torino).“Negli ultimi due anni la Romania, non avendo ricevuto il finanziamento da parte della sua agenzianazionale, ha ugualmente partecipato, collaborando pienamente e lavorando a tutte le attiv<strong>it</strong>àprogrammate come partner silente” (CD di Paderno Dugnano - Mi).L'elenco potrebbe continuare, questi sono solo alcuni dei tanti esempi tratti dai racconti…La divisione collaborativa del lavoroCome abbiamo già avuto modo di vedere nella nostra analisi sulle TIC, nel partenariato, spesso,chi sa di più insegna agli altri. E allora troviamo alunni che aiutano insegnanti ad usare il computero i più grandi che aiutano i più piccoli o una scuola che aiuta l'altra: l'insegnante polacca inscambio mette in piedi, seduta stante un corso di polacco per la scuola di cui è osp<strong>it</strong>e; l'insegnantefrancese esperto in telerilevazione organizza a più riprese corsi per gli altri partner, perché poi possanolavorare insieme utilizzando gli stessi strumenti.“La presenza del coordinatore transnazionale docente di storia e geografia nel Collège Sonia Delaunaydi Gouvieux, ha permesso ad un gruppo di alunni e docenti di seguire un corso di telerilevazionesatell<strong>it</strong>are” (IC di Brolo - ME).57

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