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Comenius - Torna a Istruzione.it

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In questo settore e in quello delle lingue si possono evidenziare alcuni dei cambiamenti più profondiprodotti dai progetti <strong>Comenius</strong> all'interno delle scuole e del fare scuola. Questo perché rappresentanogli strumenti di base, quelli che erano in altri tempi calamaio e penna, di cui in qualchemodo ci si deve appropriare per poter realizzare un <strong>Comenius</strong>.In questi progetti la comunicazione è ovviamente l'elemento primo ed è una comunicazione adistanza e in lingua. Tutti i coordinatori di progetto sottolineano l'importanza delle lingue e del laboratorioinformatico. Molti insegnanti si avvicinano per la prima volta attraverso questo progettoalle nuove tecnologie, come si evince dall'avvio di corsi all'interno della scuola per l'uso degli strumentiinformatici: corsi ECDL, per la grafica per il video e la fotografia…, per l'uso di programmispecifici, corsi per apprendere linguaggi per la realizzazione di s<strong>it</strong>i web e portali interattivi HTML oASP, tra gli altri quello realizzato dall'Ist<strong>it</strong>uto Calamandrei di Roma: “si è svolto il lavoro congiuntoa distanza e i nostri studenti hanno segu<strong>it</strong>o un corso specifico su HTML, considerato propedeuticoal lavoro successivo…[con un]Follow-up del corso su ASP tenuto dagli insegnanti <strong>it</strong>aliani” (Calamandreidi Roma).Ci accorgiamo che anche l'approccio risulta molto diversificato, spesso si chiede aiuto all'insegnantegià navigato e navigatore, interno alla scuola; nelle scuole primarie spesso sono i papà che si rendonodisponibili, oppure si fa ricorso al partenariato stesso, per cui un professore dell'altra scuolapartner si presta a formare i suoi colleghi o a svolgere i comp<strong>it</strong>i più difficili, che consentono poiuna fluida comunicazione e diffusione del progetto. Alcuni esempi di racconto lo dimostrano: “[il]2° referente, esperto in informatica…ha reso possibile la realizzazione di tutti i lavori su CD, fiche,loghi creati appos<strong>it</strong>amente per gli incontri avuti in Sicilia…” (CD Falcone San Giovanni La Punta- CT) “…La Preside del “Liceul de Informatica” e due insegnanti ci fanno vis<strong>it</strong>a e tengono lezioni dimatematica e di informatica ai nostri alunni” (SMS di Viadana - MN).“Fortunatamente il collega tedesco si è offerto di occuparsi del s<strong>it</strong>o anche al posto nostro…la scuolanon ha il s<strong>it</strong>o, ma le cose cambieranno presto…grazie ad un prossimo eventuale progetto” (SMSFrattini-Barbieri di Legnago - VR).A volte sono gli studenti, in particolare nelle scuole superiori, a trasformarsi in tutor degli insegnantie dei propri compagni, secondo il modello della peer education. Questo consente ancheuna costante interazione e trasformazione del ruolo docente, come testimoniano alcuni racconti:“L'utilizzo delle TIC, uno degli elementi chiave del Progetto, ha poi contribu<strong>it</strong>o a stravolgere il ruolodell'insegnante che da dispenser of knowledge ha assunto il ruolo di facil<strong>it</strong>atore” (CD Maffi di Roma).Spesso l'esperto non basta perché le attrezzature sono assenti nella scuola o non disponibili per ilprogetto. Ecco allora che se ne chiede l'accesso, laddove il laboratorio di informatica esiste ma ènegato al progetto.Anche per gli studenti spesso risulta una nov<strong>it</strong>à assoluta, specialmente nella scuola primaria, unapproccio a questi strumenti e il loro uso per la creazione e la comunicazione. Ecco un esempio diutilizzo delle TIC all'interno del progetto: Question of the week. A turno, ciascuna delle otto scuolecoinvolte, esprime una domanda che stimoli la conoscenzareciproca tra i partner. Sono domande poste daglialunni su elementi della cultura e della v<strong>it</strong>a quotidiana(festiv<strong>it</strong>à, v<strong>it</strong>a scolastica, tradizioni,…). Ogni scuola forniscela propria risposta, in inglese. Domande e rispostevengono aggiornate costantemente sul s<strong>it</strong>o europeo, peressere accessibili immediatamente. Gli alunni hanno ac-38

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