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Rassegna di massime della giurisprudenza in tema di gestione di ...

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Cass. sez. III pen. 4.10.10 (ud. 29.4.10) n.35540, ric. TononSul concetto <strong>di</strong> rifiuti, materia prima secondaria, sottoprodotto(rif. norm.: artt.181 bis-183 d.lgs. n.152/06)La <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a <strong>di</strong> cui all’art.183 ed all’allegato D al d.lgs. n.152/06 fornisce una chiara <strong>di</strong>st<strong>in</strong>zione trail concetto <strong>di</strong> rifiuto e quelli <strong>di</strong> sottoprodotto e materia prima secondaria, alla stregua <strong>della</strong> quale è<strong>in</strong>dubbio che si versa <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> rifiuti, e non <strong>di</strong> sottoprodotto, nell’ipotesi <strong>in</strong> cui il materiale nonrisulti con certezza dest<strong>in</strong>ato all’impiego <strong>di</strong>retto da parte dell’impresa senza dover ricorrere adulteriore attività <strong>di</strong> trasformazione prelim<strong>in</strong>are.Veniva contestata la realizzazione e <strong>gestione</strong> <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scarica abusiva <strong>di</strong> limo, rifiuto prodottodall’attività <strong>di</strong> lavaggio <strong>di</strong> <strong>in</strong>erti. La normativa è ben chiara nel fissare i requisiti per classificareun materiale come sottoprodotto o materia prima secondaria, <strong>in</strong> quanto tali sottratti alla <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a<strong>in</strong> <strong>tema</strong> <strong>di</strong> rifiuti, e nel precisare che, qualora non ricorrano tali requisiti (fissati dall’art.181 bisper le materie prime secondarie e dall’art. 183 lett.p per i sottoprodotti) è <strong>in</strong>tegralmenteapplicabile la <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a predetta.* * * * * *TAR Puglia, Bari, sez. I , 21.10.10 (ud. 6.10.10) n.3747, Bucci c. Comune <strong>di</strong> TraniMotivazione delle or<strong>di</strong>nanze per la rimozione dei rifiuti abbandonati(rif. norm.: art. 14 d.lgs. n.22/97; art.192 d.lgs. n.152/06)Tutti i provve<strong>di</strong>menti amm<strong>in</strong>istrativi emanati <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> abbandono <strong>di</strong> rifiuti devono esserepuntualmente motivati con riguardo agli elementi <strong>in</strong> forza dei quali sia affermata la responsabilitàdei proprietari, per lo meno con riguardo alla colpa per omessa vigilanza sulle attività <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>antiposte <strong>in</strong> essere da terzi.Nel caso <strong>di</strong> presenza <strong>di</strong> rifiuti abbandonati, la responsabilità è dell’autore materiale <strong>della</strong>trasgressione. La responsabilità <strong>in</strong> solido con i proprietari dell’area o con i titolari <strong>di</strong> altro <strong>di</strong>rittoreale ricorre, <strong>in</strong>vece, nel solo caso <strong>in</strong> cui la violazione possa essere ascritta anche a questi ultimi atitolo <strong>di</strong> dolo o colpa. Il sis<strong>tema</strong> sanzionatorio del<strong>in</strong>eato dalla normativa <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> rifiutiesclude la configurabilità <strong>di</strong> responsabilità oggettiva o <strong>di</strong> posizione, e cioè che il proprietario delsito che ospita rifiuti abbandonati sia chiamato, per ciò solo, a risponderne, <strong>in</strong><strong>di</strong>pendentementedalla concreta verifica, da parte <strong>della</strong> p.a., <strong>di</strong> una condotta anche semplicemente agevolatrice delfatto illecito del terzo, ovvero omissiva, cioè <strong>di</strong> astensione dall’adozione <strong>di</strong> quelle cautele chepossono ragionevolmente pretendersi da un soggetto dotato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ligenza me<strong>di</strong>a.* * * * * *TAR Emilia Romagna, Bologna, sez. II , 27.10.10 (ud. 15.4.10) n.8012, S<strong>in</strong>tesis spa c.Prov<strong>in</strong>cia Forli’-CesenaImpianto <strong>di</strong> recupero dei rifiuti(rif. norm.: artt. 181-183 d.lgs. n.152/06)

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