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Rassegna di massime della giurisprudenza in tema di gestione di ...

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dai tetti delle palazz<strong>in</strong>e stesse. Il TAR ha qualificato l’<strong>in</strong>teresse azionato non già come <strong>di</strong>ritto soggettivoo <strong>in</strong>teresse legittimo, ma come <strong>in</strong>teresse ambientale <strong>di</strong>ffuso, come tale non azionabile <strong>in</strong> giu<strong>di</strong>zio, fermorestando l’obbligo dell’amm<strong>in</strong>istrazione, non coercibile dal s<strong>in</strong>golo, <strong>di</strong> provvedere alle operazioni <strong>di</strong>bonifica.* * * * * *TAR Campania, sez. V, 12.1.10 (ud. 3.12.09) n. 68, ric. Di Dio c. Regione Campania ed altroLimiti del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso alle <strong>in</strong>formazioni ambientali(rif. norm.: L. n.241/90; d.lgs. n.195/05; art. 3 sexies d.lgs. n.152/06)Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso alle <strong>in</strong>formazioni ambientali, pur non essendo assoggettato ai limiti soggettivi edoggettivi propri dell’accesso ai documenti amm<strong>in</strong>istrativi, è comunque subor<strong>di</strong>nato ad un pr<strong>in</strong>cipiogenerale <strong>di</strong> proporzionalità, economicità e ragionevolezza, per cui possono consentirsi solo gli accessiche non si traducano <strong>in</strong> uno sproporzionato aggravio per l’amm<strong>in</strong>istrazione, tale da metterne <strong>in</strong> pericolol’efficienza gestionale, a fronte <strong>di</strong> esigenze <strong>in</strong>formative del citta<strong>di</strong>no che dovrebbero essere sod<strong>di</strong>sfatte <strong>in</strong>sede <strong>di</strong> <strong>in</strong>formazione ambientale attiva apprestata dalle amm<strong>in</strong>istrazioni competenti.Il ricorrente faceva valere il supposto <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso alle <strong>in</strong>formazioni ambientali sullo stato <strong>di</strong><strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento dovuto al malfunzionamento <strong>di</strong> taluni impianti <strong>di</strong> depurazione, a fronte delle notizie <strong>in</strong>proposito, giu<strong>di</strong>cate <strong>in</strong>sufficienti, fornite dalla regione Campania. Il TAR ha affermato, sulla base <strong>della</strong>legislazione esistente, il <strong>di</strong>ritto del citta<strong>di</strong>no all’accesso alle <strong>in</strong>formazioni sullo stato dell’ambiente3 e delpaesaggio, ma ha ritenuto che tale <strong>di</strong>ritto vada sod<strong>di</strong>sfatto dalle pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni attraverso la<strong>di</strong>ffusione, attiva, <strong>di</strong> notizie, anche attraverso siti <strong>in</strong>ternet, piuttosto che con il più laborioso percorsodell’accesso, passivo, ad <strong>in</strong>formazioni spesso volum<strong>in</strong>ose e massicce.* * * * * *Cass. sez. III pen. 4.3.09 (ud. 29.1.09) n. 9848, ric. AloisiRifiuti – veicoli fuori uso – impianto <strong>di</strong> demolizione – luogo <strong>di</strong> produzione – esclusione - deposito<strong>in</strong>controllato – reato - sussistenza.(rif. norm.: art. 51 d.lgs. n.22/97; artt. 183-256 d.lgs. n.152/06)L’impianto <strong>di</strong> demolizione <strong>di</strong> veicoli fuori uso non è il luogo <strong>di</strong> produzione dei rifiuti costituiti dai veicolistessi, per cui il relativo deposito deve formare oggetto <strong>di</strong> apposita autorizzazione, mentre l’abbandono odeposito <strong>in</strong>controllato <strong>di</strong> veicoli e pneumatici fuori uso, batterie, accumulatori, ecc. <strong>in</strong>tegra reato, <strong>in</strong>quanto si tratta <strong>di</strong> beni dest<strong>in</strong>ati allo smaltimento o al recupero <strong>di</strong> sostanze, per cui anche il depositoprelim<strong>in</strong>are è soggetto ad autorizzazione.La <strong>giurisprudenza</strong> è costante nel senso <strong>in</strong><strong>di</strong>cato dalla massima (ex plurimis si veda Cass., III, 20.12.06.n.41623). Il ricorrente affermava che le vetture dest<strong>in</strong>ate alla demolizione non si trovavano <strong>in</strong> stato <strong>di</strong>abbandono, <strong>in</strong> quanto erano stoccate <strong>in</strong> maniera or<strong>di</strong>nata. I giu<strong>di</strong>ci hanno <strong>in</strong>vece accertato che<strong>di</strong>fettavano i requisiti del deposito temporaneo, stante l’<strong>in</strong>adeguatezza dell’area, che non assicurava latutela necessaria rispetto al pericolo <strong>di</strong> percolazione <strong>di</strong> sostanze provenienti dai veicoli.* * * * * *

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