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Rassegna di massime della giurisprudenza in tema di gestione di ...

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(rif. norm.: art. 260 d.lgs. n. 152/06; artt.8-12-16 cod.proc.pen.)Il reato <strong>di</strong> attività organizzate per il traffico illecito <strong>di</strong> rifiuti è un reato abituale <strong>di</strong> condotta, per cui illuogo <strong>di</strong> consumazione dello stesso, rilevante ai f<strong>in</strong>i dell’<strong>in</strong><strong>di</strong>viduazione <strong>della</strong> competenza territoriale, siidentifica con quello <strong>in</strong> cui avviene la reiterazione delle condotte illecite che sono elemento costituivo delreato, e cioè una pluralità <strong>di</strong> operazioni <strong>di</strong> traffico illecito <strong>di</strong> rifiuti attraverso l’allestimento <strong>di</strong> mezzi edattività cont<strong>in</strong>uative organizzate.Il reato <strong>in</strong> questione si realizza solo allorquando viene posto <strong>in</strong> essere quell’<strong>in</strong>sieme <strong>di</strong> condotte che lanorma richiama come elemento costitutivo del reato stesso (<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i, Cass.,III, 3.11.09, n.46705,Caserta) per cui deve ritenersi che, allorquando le condotte siano poste <strong>in</strong> essere <strong>in</strong> posti <strong>di</strong>versi, il luogo<strong>di</strong> consumazione vada fissato <strong>in</strong> quello <strong>in</strong> cui vengono reiterate condotte illecite che, se considerateautonomamente, non avrebbero rilievo penale.* * * * * *Cass. sez. III pen. 15.6.10 (ud. 29.4.10) n. 22767, ric. MasciaSono rifiuti i materiali che provengono dallo sbancamento <strong>di</strong> area già a<strong>di</strong>bita a <strong>di</strong>scarica(rif. norm.: art. 186 d.lgs. n. 152/06; art. 13 d.lgs. n.36/03)Ai sensi dell’art.13, comma 1, del d.lgs. n.36/03 anche dopo la chiusura <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scarica devono essereosservate le norme <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> <strong>gestione</strong> dei rifiuti, sicchè i materiali provenienti da operazioni <strong>di</strong>sbancamento nell’area dest<strong>in</strong>ata a <strong>di</strong>scarica sono <strong>in</strong> ogni caso sottoposti alla normativa <strong>in</strong> <strong>tema</strong> <strong>di</strong> rifiuti.Si era accertato che sul terreno dell’imputato erano scaricati <strong>di</strong>versi metri quadri <strong>di</strong> rifiuti nonpericolosi (plastica, pneumatici, bottiglie, ferro) frammisti a terra, utilizzati per colmare un <strong>di</strong>slivellonell’area, e che detti materiali provenivano da lavori <strong>di</strong> sbancamento su un terreno comunale <strong>in</strong>precedenza a<strong>di</strong>bito a <strong>di</strong>scarica. Correttamente i materiali <strong>in</strong> questione sono stati qualificati dai giu<strong>di</strong>cicome rifiuti, e non <strong>in</strong>vece come terre e rocce da scavo, come asserito dal ricorrente.* * * * * *Cass. sez. III pen. 15.6.10 (ud. 29.4.10) n. 22765, ric. Manc<strong>in</strong>iPosizione <strong>di</strong> garanzia, <strong>in</strong> <strong>tema</strong> <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> rifiuti, del legale rappresentante <strong>di</strong> una società

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