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16 - Hiram n.2/2016<br />
grandeoriente.it<br />
Giovanni Greco<br />
Modesto elogio della santa<br />
semplicità<br />
Semplicità e brevità vanno di pari passo, perciò sarò<br />
breve; come diceva san Bartolomeo da San Concordio<br />
nel 1300, è meglio lo parlar brieve che lo parlar<br />
lungo, perché lo parlar brieve fa desiderio, mentre<br />
lo parlar lungo fa rincrescimento.<br />
Noi siamo in tempi in cui assistiamo ogni giorno alla morte<br />
del prossimo, in cui le moderne tecniche di comunicazione avvicinano<br />
i lontani, ma allontanano i vicini, in tempi in cui ci rechiamo<br />
presso Mac Donalds, luoghi senza storia e senza<br />
memoria, tutti i sabato incolonnati nelle auto sulle autostrade<br />
per andare ai centri commerciali, dove abbiamo persino imparato<br />
a fare i cassieri di noi stessi e dove<br />
la carta di credito ha soppiantato la<br />
carta d’identità, in tempi in cui certi<br />
bimbi non possono essere allattati<br />
dalla mamma perché<br />
sono allergici al silicone.<br />
In questo quadro come dimenticare<br />
il monito di<br />
padre Pio che raccomandava<br />
vivamente la<br />
santa semplicità:<br />
«camminate con semplicità<br />
nelle vie e non<br />
tormentate troppo il<br />
vostro spirito», dato<br />
che complicare è facile,<br />
semplificare è difficile e<br />
che quindi «il semplice è<br />
complicatissimo» (Longanesi).<br />
Già ai tempi di Ovidio<br />
si segnalava che «la semplicità<br />
è cosa rarissima ai nostri<br />
tempi». Allora come ora “che fine ha fatto la semplicità?”<br />
Sia voi che io invece vogliamo certamente adoperare gli occhiali<br />
di casa, quelli più vecchi e comodi, quelli che ci han servito<br />
da gran tempo, per cercare di seguire i sassolini<br />
dimenticati, le mollichine abbandonate, le orme sulla sabbia,<br />
le tracce sul terreno e i ramoscelli spezzati sul sentiero e per<br />
cercare magari di cogliere fatue schegge di luce, cercando di<br />
abbattere la rigidità cadaverica di quelle conoscenze che sono<br />
invecchiate senza avere la dignità dell’antico, cercando di seguire<br />
la strada dei nostri maestri, autentici pellegrini dei saperi.<br />
Perciò dobbiamo generare tavole come le camice dei nostri<br />
nonni contadini: una tunica semplice<br />
senza particolari decori, facile da indossare,<br />
comoda per lavorare.<br />
Semplice non significa semplicistico,<br />
semplice non significa<br />
immaginare di essere sul<br />
palco della vita per dare<br />
spettacolo, semplice significa<br />
che nella nostra<br />
casa, per dirla con i cinesi,<br />
le semplici stoviglie<br />
di ceramica,<br />
risplendono più della<br />
giada.<br />
La semplicità è essenzialità,<br />
è leggerezza, è<br />
eleganza, è naturalezza,<br />
è armonia, è creatività,<br />
è profondità,<br />
spazza via la confusione e<br />
il caos, è bellezza allo stato<br />
puro, è aprirsi completamente<br />
La Simplicité. Olio su tela, di Jean-Bapti-<br />
ste Greuze, 1759, Kimbell Art Museum