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STADIO DELLA ROMA – TOR DI VALLE Generale Relazione Descrittiva

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EURNOVA srl <strong>–</strong> Stadio TDV SpA<br />

Stadio della Roma- Tor di Valle<br />

Descrizione delle Opere<br />

Le opere di messa in sicurezza idrogeologica si estendono su una lunghezza di<br />

circa 5.000 metri, vanno dalla confluenza con il F. Tevere alla Via Cristoforo<br />

Colombo.<br />

Partendo dalla zona terminale, situata in corrispondenza della confluenza con<br />

il fiume Tevere, e procedendo verso monte gli interventi sono così<br />

caratterizzati:<br />

- Nel tratto terminale che va dalla via Ostiense fino alla ferrovia è stata<br />

individuata una soluzione per rendere compatibile il deflusso della portata di<br />

piena del Vallerano con Tr 200 anni di 240 m3/s con i manufatti presenti senza<br />

creare un rigurgito insostenibile, mantenendo un franco della ferrovia Roma <strong>–</strong> Lido<br />

di circa 1.50 da piano dei binari ed in particolare:<br />

- Il Collettore Basso di sinistra si trova con il suo estradosso a quota 9.50 e<br />

l’intradosso a quota 1.00 m s.l.m., pertanto è stata verificata l’impossibilità di<br />

una soluzione che consentisse di far passare le acque del Vallerano al di<br />

sopra di esso. Il sifone esistente è stato verificato idraulicamente considerando la<br />

potenzialità di deflusso dei 240 m3/s attraverso la luce totale disponibile.<br />

- A valle del sifone in corrispondenza dell’attraversamento della Via Ostiense, che<br />

è sbarrato per effetto della presenza del Ponte Romano, è stato previsto di<br />

ampliare il fornice esistente in sinistra verticalmente, abbassandolo fino a<br />

quota 3,00 m s.l.m., e di eseguire uno sbancamento a monte ed a valle del<br />

viadotto dell’Ostiense in modo di aumentare notevolmente la sezione di<br />

deflusso per evitare una concentrazione dei flussi in prossimità dell’antico Ponte<br />

Romano. In tale zona è prevista la ricostruzione della pista ciclabile con una soletta<br />

alla stessa quota di quella esistente sotto il viadotto, tale soletta servirà<br />

anche da puntone alla struttura, mentre dove sarà realizzata la paratia di pali<br />

la pista ciclabile sarà a mensola sul cordolo dei pali stessi.<br />

- Il fosso Vallerano a monte della ferrovia è oggetto di interventi di<br />

risagomatura/innalzamento arginale e di ampliamento delle luci dei manufatti di<br />

attraversamento ed in particolare:<br />

- Innalzamento delle quote di coronamento arginale per gran parte della<br />

lunghezza delle esistenti arginatire con creazione del franco idraulico della<br />

protezione che comporta rialzi di 1,00-1,40 metri. Considerando l’impossibilità<br />

di allargare l’impronta arginale per effetto della presenza di strutture ed<br />

infrastrutture prospicienti il corso d’acqua si è optato per l’utilizzo di manufatti<br />

di terra rinforzata, in modo da poter realizzare scarpate con inclinazioni di 60°-<br />

70° sull’orizzontale. La sistemazione del Vallerano non riguarda le golene che<br />

attualmente sono concesse per coltivazioni orticole alla ASSOCIAZIONE<br />

ORTO XII ONLUS comprese tra Via Delogu e Via dell’Oceano Indiano.<br />

- Il fosso Acquacetosa dalla confluenza con il Vallerano fino alla zona a<br />

monte dell’attraversamento della via Cristoforo Colombo è oggetto di interventi<br />

di risagomatura/innalzamento arginale e di ampliamento delle luci dei manufatti<br />

di attraversamento ed in particolare:<br />

- Costruzione di argini classici con geometria a trapezio in un segmento dove<br />

l’insediamento urbano non è prospiciente l’asse fluviale, mentre nelle rimanenti<br />

zone si è ricorso a rilevati con terre rinforzate su un paramento e su entrambi<br />

i paramenti.<br />

- L’arginatura, in destra ed in sinistra, verso monte si andrà ad attestare sul<br />

rilevato della Via Cristoforo Colombo. In particolare in destra, dove è presente<br />

un sottopasso di Via Carlo Levi, sarà necessario impermeabilizzare il terreno<br />

del rilevato per evitare allagamenti del sottopasso stesso o sifonamenti. Mentre a<br />

monte della Cristoforo Colombo l’arginatura continuerà solo l’argine di destra<br />

parallelamente a Via Carlo Levi per altri 400 metri.<br />

Per tutti gli attraversamenti, ad esclusione di quello sulla Via Ostiense e di uno di<br />

recente costruzione su Via Delogu, è stata prevista la demolizione e la<br />

ricostruzione con luce libera di 22 - 26 m con la quale si hanno rigurgiti<br />

dell’ordine decimetrico. L’antico ponte Romano sotto l’Ostiense provoca, in<br />

caso di piena, un rigurgito di circa 2 metri, ma non è possibile la sua<br />

demolizione, pertanto si è ampliata la luce del fornice sinistro come<br />

appena descritto. La tipologia strutturale degli attraversamenti è costituita da<br />

travi precompresse di dimensioni 70 x 60 cm, che poggiano su spalle in cemento<br />

armato fondate su pali profondi 20 metri del diametro di 800 mm.<br />

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