STADIO DELLA ROMA – TOR DI VALLE Generale Relazione Descrittiva
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EURNOVA srl <strong>–</strong> Stadio TDV SpA<br />
Stadio della Roma- Tor di Valle<br />
15.4.<br />
Impianto TVCC <strong>Generale</strong>- Videosorveglianza<br />
Il sistema di Videosorveglianza (TVCC o CCTV) pensato per il progetto risponde a<br />
quanto richiesto in Delibera, anzi andando oltre, in quanto include, oltre allo Stadio,<br />
alle opere private, ai Parchi e ai parcheggi, tutte le Opere Pubbliche circostanti<br />
(ponti, pontili, stazione,passerelle, piste ciclabili).<br />
Il Proponente ha sviluppato la strategia sulla Sicurezza (v. all. 7 del Vol. 2 di questa<br />
<strong>Relazione</strong> <strong>Generale</strong>), si è interfacciato con gli organi di sicurezza e ha quindi<br />
sviluppato un Progetto completo ed esteso.<br />
Nella ipotesi comunque che il privato gestisca poi tutto il sistema, si è sviluppata la<br />
progettazione in modo che tutte le predisposizioni impiantische (cavidotti, pozzetti,<br />
pali etc.) siano all’interno delle opere di urbanizzazione standard, mentre la parte<br />
impiantistica è stata estrapolata in modo che, sia come partita economica sia come<br />
opera, possa essere realizzata in modo autonomo anche in una fase successiva e,<br />
possibilmente, dal Proponente che dovrà poi gestire il sistema integrato con quanto<br />
già previsto per le Opere Private.<br />
Da un punto di vista funzionale, il sistema consta di 3 sale operative principali.<br />
Il VOC (Venue Operating Center), SCR (Security Control Room) nello Stadio. Il<br />
VOC si trova al quarto livello dello stadio, dove può operare il GOS (Gruppo<br />
Operativo Sicurezza) con ampia visibilità sugli spalti e sistema video. La SCR è<br />
invece la sala operativa con server e addetti h24, mentre il VOC è attivo durante gli<br />
eventi. Il PCR si trova nel Podio della Torre 1 nel B1, attivo h 24, direttamente<br />
collegato al VOC/SCR, con la possibilità di agire con l’esterno (autorità di sicurezza<br />
locali, questura, prefettura..).<br />
I due sistemi (quello dedicato allo Stadio e quello “distrettuale”) possono tra loro<br />
interagire, scambiare informazioni e trasferirle all’esterno in modo ridondante.<br />
Il Progetto TVCC<br />
Il Progetto è stato sviluppato in base a:<br />
· il documento progettuale preliminare denominato “SECURITY<br />
STRATEGY” redatto dalla società internazionale ICSS e la strategia di<br />
sicurezza generale del progetto definitivo sviluppata dalla società italiana<br />
GAE (all.7 vol.2);<br />
· le risultanze di diversi incontri di coordinamento e<br />
concordamento con rappresentanti della proprietà, delle forze dell'ordine<br />
e con i diversi altri progettisti interessati all'intervento;<br />
· quanto preliminarmente concordato con la società ACEA Illuminazione,<br />
che presumibilmente realizzerà e gestirà l'impianto d’illuminazione<br />
pubblica delle aree in oggetto, i cui supporti (pali), come quelli privati delle<br />
aree esterne, saranno utilizzati per l'installazione degli apparati di ripresa<br />
video del presente sistema CCTV, ferma restando la separazione fisica tra<br />
i diversi impianti (installazione verificata anche dal punto di vista fisico<br />
come riscontrabile dal pre- dimensionamento strutturale riportato in<br />
appendice);<br />
· la normativa di sicurezza sugli impianti sportivi per il gioco del calcio (D.M.<br />
18/03/96 e D.M. 06/06/05), visto che comunque tutta l'area è stata<br />
considerata (dai consulenti della società) come parte del nuovo stadio<br />
della Roma, con particolare riferimento i cosiddetti Decreti Pisanu di cui al<br />
D.M. 06/06/05 e s.m.i.;<br />
· le linee guida dell'osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive del<br />
Ministero dell'Interno;<br />
· la norma CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non<br />
superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua;<br />
· la norma CEI EN 60950 (CEI 74-2) Apparecchiature per la<br />
tecnologia dell'informazione <strong>–</strong> Sicurezza;<br />
· la norma CEI EN 50132-7 (CEI 79 -10) Impianti di allarme - Impianti di<br />
sorveglianza CCTV da utilizzare nelle applicazioni di sicurezza.<br />
ANALISI DEL SITO<br />
Come già indicato in precedenza, il sito oggetto di valutazione è composto di<br />
diverse realtà e strutture che hanno finalità e obiettivi diversi ma complementari tra<br />
loro. L’intervento complessivo, intendendo ricompresa sia la parte pubblica sia<br />
quella privata, come indicato nella Security Strategy, ha tre modalità operative:<br />
· presenza di evento sportivo (la gestione è sostanzialmente demandata al<br />
VOC <strong>–</strong> gruppo operativo della sicurezza <strong>–</strong> con la PCR che svolge funzione<br />
di supporto ed eventualmente integrazione o sostituzione);<br />
· non presenza di evento sportivo ma con attività in funzione (la gestione è<br />
sostanzialmente demandata alla PCR per le aree esterne private e per le<br />
aree pubbliche e alla SCR per le aree del comparto A1, fermo restando<br />
che la PCR per qualsiasi motivo può gestire l'intero sistema);<br />
· diversa dai due punti precedenti, ossia al di fuori dal normale orario di<br />
lavoro e quando non c’è evento l’evento sportivo (ad esempio di notte),<br />
dove la gestione è sostanzialmente demandata alla PCR.<br />
In funzione della modalità operativa il sito è esposto a rischi diversi, per cui<br />
l’operatività dei sistemi e delle policy di security deve rispondere a requisiti di<br />
sicurezza diversi, garantendo in tutti i casi, un ambiente sicuro per gli ospiti dell’area<br />
e per le strutture.<br />
La tipicità dei rischi è diversa in funzione della tipologia del pericolo, dell’area in cui<br />
può avvenire e dell’impatto che può avere sulle persone e sulle strutture.<br />
Atti di teppismo, ordigni esplosivi, vandalismo gratuito, violenze di matrice politica,<br />
attacchi premeditati, sviluppo di fuoco sono solo alcuni dei rischi possibili che sono<br />
stati attentamente valutati nello sviluppo del progetto per individuare apparati,<br />
funzioni e algoritmi in grado di rispondere prontamente a tali rischi, facilitando al<br />
contempo la gestione dell'impianto con un numero di persone limitato grazie<br />
all'implementazione di funzioni di analisi video di supporto agli operatori.<br />
DESCRIZIONE GENERALE DEL SISTEMA E DELLE SCELTE<br />
ADOTTATE<br />
La proposta tecnica per la soddisfazione degli obbiettivi di progetto, prevede un<br />
sistema basato su tecnologie digitali di ultima generazione in grado di fornire:<br />
· un elevato livello qualitativo delle immagini<br />
· una copertura completa dell’intera area<br />
· un eccellente livello di dettaglio delle zone sensibili<br />
· un infrastruttura di collegamento altamente performante<br />
· elevati gradi di scalabilità del sistema<br />
· un elevato grado di flessibilità<br />
· un interfaccia per quanto possibile semplificata ed altamente configurabile<br />
· un elevato grado di ridondanza atto a garantire livelli di servizio elevati<br />
· sistemi di garanzia di funzionamento anche in caso di mancanza di<br />
energia<br />
· un elevato livello di tolleranza ai guasti.<br />
L’intero sistema è basato su un’architettura TCP/IP che connette fisicamente (in<br />
fibra ottica o in rame) i punti di ripresa, i server, i client, il monitor videowall, i sistemi<br />
di storicizzazione delle immagini, e le postazioni di supervisione e gestione delle<br />
immagini e, attraverso una copertura wireless dell’area dedicata al sistema CCTV, il<br />
personale di vigilanza mobile.<br />
La distribuzione dorsale sarà realizzata in fibra ottica e connetterà il centro stella<br />
del sistema, ubicato all'interno delle control rooms, a diversi quadri di<br />
distribuzione di zona che saranno invece distribuiti uniformemente su tutta l'area<br />
dell'intervento.<br />
L'infrastruttura complessiva del sistema CCTV di progetto è in grado di<br />
accogliere, eventualmente in futuro, un numero ulteriore di apparati pari<br />
a circa il 30% di quelli di progetto, senza dover più intervenire sul “cuore” del<br />
sistema CCTV oggetto del presente progetto.<br />
Come già anticipato in precedenza, anche se l'intervento ricade in parte in aree<br />
pubbliche ed in parte in aree private il sistema CCTV è stato pensato come unico, a<br />
gestione privata, e con un'unica Control Room denominata PCR che verrà ubicata<br />
al primo livello della Torre 1 del comparto B1 (Business Park). Tale Control Room<br />
dovrà essere in grado di gestire, all'occasione ed in caso di bisogno, tutte le<br />
telecamere previste nell'intervento complessivo.<br />
Al fine di rendere effettivamente possibile la ridondanza tra le centrali di<br />
controllo sarà realizzato un collegamento fisico adeguato, indicativamente con una<br />
banda passante di circa 40Gb, tra la control room di progetto <strong>–</strong> PCR <strong>–</strong> e la sala<br />
controllo destinata alla gestione degli apparati del comparto A1 <strong>–</strong> SCR <strong>–</strong> (che, si<br />
ripete, è fuori dal presente progetto in quanto sviluppato da un altro gruppo di<br />
progettazione).<br />
Nel presente progetto sono previsti esclusivamente gli apparati da<br />
installare all'interno della control room di progetto e il cavo in fibra ottica per il link.<br />
Affinché il sistema funzioni dovranno però essere replicati all'interno della SCR gli<br />
apparati previsti nella control room del presente progetto.<br />
La compatibilità tra i sistemi di videosorveglianza sarà oggetto di<br />
approfondimento nel successivo progetto esecutivo. entrambi i lati della dorsale<br />
cosicché, un'eventuale rottura di un tratto di cavo in fibra ottica non determinerebbe<br />
l'interruzione della comunicazione del sistema.<br />
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