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STADIO DELLA ROMA – TOR DI VALLE Generale Relazione Descrittiva

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EURNOVA srl <strong>–</strong> Stadio TDV SpA<br />

Stadio della Roma- Tor di Valle<br />

· Viabilità di cantiere<br />

· Servizi di Cantiere (luce, acqua, EE etc.) inclusi quadri elettrici, contatori e<br />

rete telefonica<br />

· Gestione del traffico di cantiere inclusivo di segnaletica<br />

· Gestione del traffico esterno e dell’arrivo dei materiali<br />

· Verifica e Controllo Accessi<br />

· Carico e scarico Materiali, laddove necessario<br />

· Movimentazione materiali con le Gru a Torre<br />

· Servizi vari di cantiere<br />

· Gestione rifiuti<br />

· Controllo polveri in Estate<br />

· Recinzioni temporanee<br />

· Cartellonistica<br />

· Gestione Mezzi e Autorizzazioni<br />

· Fornitura, manutenzione e controllo sistemi antincendio<br />

· Gestione e controllo materiali per impianti consortili<br />

· Aree parcheggio mezzi pesanti<br />

· Aree Lavaggio Mezzi<br />

· Pulizia Strade<br />

· Gestione aree di lavoro con verbali di consegna<br />

· Definizione delle aree per stoccaggio combustibili<br />

· Definizione aree di stoccaggio materiali di scavo e di risulta<br />

· Gestione del Campo Alloggi<br />

Solo una buona organizzazione della Logistica può consentire il raggiungimento<br />

degli obiettivi di tempi, costi e qualità, mitigando nel frattempo l’impatto del cantiere<br />

stesso nei confronti delle comunità.<br />

Alcuni aspetti importanti per il Cantiere Tor di Valle<br />

Oltre agli elementi base della cantieristica generale, particolare attenzione è stata<br />

dedicata nel minimizzare l’impatto delle attività di cantiere sul traffico circostante.<br />

Pur restando critiche alcune lavorazioni per le quali si opera direttamente su nodi<br />

stradali esistenti (in particolare la contemporaneità di lavorazioni del nodo A91 e<br />

della riunificazione dell’ostiense che, pur con le opere provvisionali del caso,<br />

comunque rischiano di mettere in crisi il traffico veicolare del quadrante) si è cercato<br />

di individuare tutte le possibili vie di ingresso e in uscita da e per il cantiere che<br />

fossero il più possibile non interferenti con la viabilità ordinaria.<br />

Come primo aspetto di mitigazione, il Progetto è stato studiato allo scopo di limitare<br />

al massimo il trasporto di materie in uscita, identificando soluzioni progettuali e<br />

tecniche che permettano di gestire i materiali di scavo con bilancio zero,<br />

eventualmente trattando i terreni in sito e utilizzandoli il più possibile per rinterri e/o<br />

modellazioni del terreno stesso.<br />

A lavori propedeutici realizzati, sono poi state identificate tre vie di ingresso<br />

principale non interferenti, per motivi diversi, con il traffico circostante, in particolare:<br />

- da via dell’Ippodromo<br />

- Da via dell’Equitazione (acceso nuova pista e ponte provvisorio proveniente<br />

da Parco de Medici)<br />

- Trasporto fluviale.<br />

Nota: da verificare alcuni vincoli paesaggistici sulle aree<br />

PONTE BAILEY e TRASPORTO FLUVIALE<br />

Per trovare soluzioni non interferenti, uscendo dagli schemi usuali, sono state quindi<br />

analizzate le possibilità sia di realizzare pontili per il traporto fluviale su chiatta che di<br />

installare un ponte Bailey provvisorio in corrispondenza del futuro ponte carrabile.<br />

Ponte Bailey Provvisorio<br />

Per quel che riguarda il trasporto fluviale, quando si passerà alla progettazione<br />

esecutiva e alle scelte finali da parte delle imprese delle tecnologie realizzative, non<br />

è detto che le stesse imprese ne riscontrino l’effettiva convenienza rispetto, ad<br />

esempio, al trasporto notturno su mezzi gommati, ugualmente meno impattante dal<br />

punto di vista del traffico, anche se necessariamente veicolati sull’asse della A91 e<br />

ponte provvisorio, lontani, per motivi di inquinamento acustico notturno, dai recettori<br />

sensibili.<br />

Questo è il motivo per il quale , nelle varie simulazioni, in modo cautelativo, si è<br />

considerata una percentuale relativamente bassa di questo mezzo di trasporto.<br />

Quello che è certo è che sono comunque state poste le basi per una scelta<br />

sostenibile.<br />

A titolo di esempio, una chiatta di 1350 t di stazza è infatti in grado, pur con una<br />

velocità commerciale inferiore, di movimentare l’equivalente del carico di 67 carri<br />

merci standard o di una cinquantina di Tir. Ma per via fluviale il combustibile richiesto<br />

è dell’ordine di 1 litro/t/100 km, circa un quinto di quanto necessario per il trasporto<br />

su gomma<br />

.<br />

In base a un calcolo energetico corretto, la stessa chiatta da 1350 t che abbiamo<br />

preso a riferimento contribuirebbe dunque per ogni giornata di esercizio a ridurre le<br />

emissioni in atmosfera - a parità di merci trasportate - in ragione di 8000 kg di CO2,<br />

10,8 kg di HC (idrocarburi incombusti) e 1,8 kg di frazione PM10.<br />

Le vie di accesso al cantiere<br />

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